Extra 21 - Riferimento a Capitolo 24

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- Che ti prende, Ivan, è un normalissimo giro armonico! - dico esasperato dal suo ennesimo errore di oggi.

- Stavo andando bene, perché mi hai interrotto? - risponde scocciato.

- Ti prego, sei diventato sordo?

- Senti, ho solo fatto un paio di errori, adesso ci riprovo.

- Che cos'hai? Non è da te suonare in questo modo. - mi sembra evidente che ci sia qualcosa che non va e mi piacerebbe che me ne parlasse.

- Non ho niente. - china il capo sulla chitarra e posiziona le dita sulle corde.

- Hai litigato ancora con Tania?

- Mia sorella non c'entra. - dice.

- Allora chi? - insisto.

Sbuffa guardandomi male.

- Senti, non possiamo semplicemente suonare? - mi chiede.

Ok, d'accordo, se è quello che vuole, suoneremo di merda visto che lui non ha voglia di provare a risolvere i suoi problemi.

- Io sto suonando, Ivan, sei tu che stai strimpellando come uno che ha iniziato a suonare ieri! - esclamo cercando di spronarlo.

- Non sei d'aiuto! - mi fa notare.

- Vorrei esserlo. - ribatto. - Sei strano da quando hai detto di dover passare il pomeriggio con... Aspetta, è successo qualcosa con Vanessa?

- No! - nega con decisione, fin troppa perché sia un no veritiero.

- Sei sicuro?

- Ermal, mollami! - dice tagliando il discorso.

- Come vuoi! - mi arrendo. - Ripartiamo da dove hai sbagliato. - dico.

Ivan riposiziona le dita sulla chitarra, ma sbaglia subito il primo accordo e sbuffa frustrato.

- Ci siamo baciati! - annuncia.

Sgrano gli occhi, davvero?

- Davvero?

Annuisce in silenzio e si toglie il cappello, lanciandolo sul divano.

- Non so che mi è preso, lei stava controllando che svolgessi bene un'equazione, eravamo vicini, così l'ho baciata e lei sembrava starci. Poi ha iniziato a dire delle cose... - racconta.

- Che cosa ti ha detto?

- Niente, le solite stronzate! - dice irritato, alzandosi in piedi e raccogliendo la sua roba.

- Quali? E poi perché te ne vai?

- Ho bisogno d'aria, qui dentro non si respira, fumi di continuo! - mi accusa, come fa tutte le volte che è nervoso.

- Io? Hai fumato tre sigarette nell'ultima mezzora. - gli faccio notare.

- Ma c'era già puzza. - dice.

- Beh, apri la finestra, hai le mani! - odio quando fa così.

- No, me ne vado!

- Ivan, che cosa ti ha detto? - gli chiedo ancora.

- Perché ti interessa tanto?

- Perché questa cosa ti turba al punto da farti suonare di merda!

- Ha detto che era sbagliato, contento? - sbotta.

- Cos'era sbagliato?

- Il bacio, mi ha baciato a lungo e poi ha detto che è stato uno sbaglio. - spiega.

Voce del verbo SbagliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora