- Che ti prende, Ivan, è un normalissimo giro armonico! - dico esasperato dal suo ennesimo errore di oggi.
- Stavo andando bene, perché mi hai interrotto? - risponde scocciato.
- Ti prego, sei diventato sordo?
- Senti, ho solo fatto un paio di errori, adesso ci riprovo.
- Che cos'hai? Non è da te suonare in questo modo. - mi sembra evidente che ci sia qualcosa che non va e mi piacerebbe che me ne parlasse.
- Non ho niente. - china il capo sulla chitarra e posiziona le dita sulle corde.
- Hai litigato ancora con Tania?
- Mia sorella non c'entra. - dice.
- Allora chi? - insisto.
Sbuffa guardandomi male.
- Senti, non possiamo semplicemente suonare? - mi chiede.
Ok, d'accordo, se è quello che vuole, suoneremo di merda visto che lui non ha voglia di provare a risolvere i suoi problemi.
- Io sto suonando, Ivan, sei tu che stai strimpellando come uno che ha iniziato a suonare ieri! - esclamo cercando di spronarlo.
- Non sei d'aiuto! - mi fa notare.
- Vorrei esserlo. - ribatto. - Sei strano da quando hai detto di dover passare il pomeriggio con... Aspetta, è successo qualcosa con Vanessa?
- No! - nega con decisione, fin troppa perché sia un no veritiero.
- Sei sicuro?
- Ermal, mollami! - dice tagliando il discorso.
- Come vuoi! - mi arrendo. - Ripartiamo da dove hai sbagliato. - dico.
Ivan riposiziona le dita sulla chitarra, ma sbaglia subito il primo accordo e sbuffa frustrato.
- Ci siamo baciati! - annuncia.
Sgrano gli occhi, davvero?
- Davvero?
Annuisce in silenzio e si toglie il cappello, lanciandolo sul divano.
- Non so che mi è preso, lei stava controllando che svolgessi bene un'equazione, eravamo vicini, così l'ho baciata e lei sembrava starci. Poi ha iniziato a dire delle cose... - racconta.
- Che cosa ti ha detto?
- Niente, le solite stronzate! - dice irritato, alzandosi in piedi e raccogliendo la sua roba.
- Quali? E poi perché te ne vai?
- Ho bisogno d'aria, qui dentro non si respira, fumi di continuo! - mi accusa, come fa tutte le volte che è nervoso.
- Io? Hai fumato tre sigarette nell'ultima mezzora. - gli faccio notare.
- Ma c'era già puzza. - dice.
- Beh, apri la finestra, hai le mani! - odio quando fa così.
- No, me ne vado!
- Ivan, che cosa ti ha detto? - gli chiedo ancora.
- Perché ti interessa tanto?
- Perché questa cosa ti turba al punto da farti suonare di merda!
- Ha detto che era sbagliato, contento? - sbotta.
- Cos'era sbagliato?
- Il bacio, mi ha baciato a lungo e poi ha detto che è stato uno sbaglio. - spiega.
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Voce del verbo Sbagliare
Hayran KurguERMAL META FANFICTION Cosa accadrebbe se il destino facesse in modo che due persone apparentemente lontane, si rincontrassero dopo anni? Una storia piena di sbagli, a volte commessi per il semplice terrore d'amare. N.B.: La storia non parla dei Meta...