Capitolo 7

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Era passato un mese dalla mia rivelazione.
Ed io, ero dannatamente felice con i miei amici.

Quello a cui non avevo mai accennato è il canale Youtube che io e Diego condividevamo. Canale che avevamo scoperto avere anche Tancredi e Gianamarco.

Decidemmo di far dei video insieme per divertimento e si, forse anche per qualche soldo in più che facevano sempre bene. Ovviamente però, quello che avevamo programmato non andava per niente ai livelli di quello che si era avverato.

Eravamo cresciuti di follower su YouTube, tiktok, instgram e Twitter.

Non mi sembrava vero.

Come non sembrava vero quel tratto di strada che sttavamo facendo per raggiungere uno studio che ci aveva contattato per un contratto con esso.

Eravamo maledettamente sicuri che il giorno dopo avremmo dovuto dare un nome al nostro gruppo.

Ci eravamo basati sulle nostre stronzate e cercando nelle stories insta, avevamo notato il nome che poi avremmo scelto dopo: Q4.

"Siamo arrivati." ci avvisò il taxista, che ringraziammo doverosamente prima di pagare e scendere.

"Entriamo?" chiesi

A prima vista il palazzo sembrava essere enorme, con tante finestre e pieno di gente che andava avanti ed indietro.

"Voi chi siete?" Ci chiese una ragazza che sembrava andar di fretta.

"Si noi siamo, uhm.. abbiamo un appuntamento con una certa Corinne." parlò Diego imbarazzato.

"Ah si voi siete i misteriosi, venite seguitemi." storsi il naso a 'misteriosi', ma cercai di non parlare e di seguirla in silenzio.

Da uno studio passammo ad un'altro. Questo però era molto più tranquillo e sopratutto, era frequentato solo da una ragazza al computer.

Alzò lo sguardo e ci sorrise

"Voi dovreste essere Tancredi, Gianmarco, Emanuele e Diego giusto?" domandò

Sorridendo, annuimmo gentilmente.

"Sedetevi,forza." mi balenò in testa l'idea di sedermi addosso a Tancredi come mio solito, ma pensai che forse non gli andava bene. Mi mollai così su una delle sedie messe a disposizione.

"Allora,avete già deciso il nome di questo gruppo?"

"Si. È Q4." confermò Tancredi

"Oh, come mai? Da cosa è dovuto?" non seppi decifrare se tutto quell interessamento era dovuto alla prassi o perchè era davvero curiosa.

"È tutto nato da una storia instagram di Lele
" mi indicò Gianmarco ed io sorrisi

"Ti fai chiamare Lele?" Mi chiese

"Si e per favore fallo anche tu." le chiesi quasi supplicandola e lei ridendo, annuì.

"Ok ragazzi, allora ora vi spiego un po' in cosa consiste questo contratto. E dopo vi lascerò qualche minuto per capire cosa fare va bene?"

3 ore dopo

"Aiamo finalmente i Q4!" Uscimmo da quello studio che eravamo tutti tutt felicissimi.

"Dobbiamo festeggiare" propose sorridendo il mio migliore amico.

"Si va a ballare e a bere? Ditemi di si vi prego." ero al settimo cielo, avevo gli occhi a cuoricino.
I ragazzi risero, sapevano come diventavo quando ero ubriaco.

"Va bene dai."

Decidemmo prima di tornare a casa per lavarci e poi uscire e divertirci come dei forsennati.

Una volta a casa uno alla volta ci andammo a fare la doccia, visto che io per età ero il terzo, avevo tutto il tempo di decidere cosa indossare.

Andai avanti all'armadio e decisi di mettere una maglia rosa, un jeans nero e una giacca di jeans strappata dello stesso colore.

"Lele, Gianmarco è uscito. Va' a lavarti!" Sentì urlare Tancredi

Non mi preoccupai di prendere il telefono. Non volevo fare tardi e se lo avessi recuperato, oh, avrei fatto tardi eccome.

Entrai in bagno, feci la pipì e poi mi infilai sotto la doccia calda.

Ci misi 10 minuti.

Record.

Mi legai un'asciugamano in vita quando fui uscito, andai nella stanza e mi vestì. Recuperai dal comodino comodino il mio profumo preferito e andai in salotto.

C'era Tanc seduto sul divano.
Decisi di mettermi vicino a lui e appoggiai la testa sulle sua spalla.

"Che vuoi Lele?" Mi chiese tenendo lo sguardo al cellulare

"Mi fai le coccole?" Feci la faccia da cucciolo, che non poteva resistermi.

Mi guardò negli occhi.
Verde contro nocciola, mi ci potevo perdere in quelle pozze verdi.

Sentì la sua mano nei capelli, e automaticamente sorrisi prendendomi il labbro tra i denti.

"Piccioncini andiamo?" Diego era uscito dal bagno e ora assieme a Gian ci aspettavano sul ciglio della porta.

Ci alzammo ed uscimmo dalla porta, chiudemmo la porta e salimmo nel van che ci avrebbe portato in discoteca.

"Ragazzi non ci perdiamo,teniamoci vicini." c'era un motivo se Diego era considerato la mamma del gruppo; esattamente quello.

"Si ragazzi,facciamo in modo di ritrovarci tutti." Parlò Gian e io risi.

Pensai che stessero bene insieme, Diego la mamma e Gian il papà.

"Tu perché ridi? anzi no, non lo voglio sapere. Non fare lo stupido Lele." io annuì.

Diego era Diego.
Sapeva come mi sarei comportato.

"Cosa vuoi dire?" parlò il mio fratellastro ma fortunatamente il van si fermò ed aprì la porta.

Scendemmo tutti insieme ed entrammo.

Ci avvicinammo al tavolo che avevamo prenotato ed ordinammo subito dei drink.

"Chi vuole ballare?" chiese Gian

"Vengo io." mi alzai e lo raggiunsi

Con un mojito in mano cominciai a ballare come un pazzo,con qualsiasi persona avessi affianco. Da Gian, ad un ragazza che conobbi li dentro. Disse di chiamarsi Cecilia, ma non capì tanto. Fino ad arrivare ad un ragazzo che mi baciò.

Non mi volli staccare, infondo era un bel ragazzo ed io non ero occupato con nessuno.

"Che cazzo fai?"

Fratellastri- Tankele Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora