Capitolo 21

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Diego entrò in camera mia sorprendendo mentre preparavo le vigilia mie e di Tancredi. La sera prima avevamo trovago due biglietti andata e ritorno a buon prezzo; li avevamo presi. Il ritorno sarebbe stato dopo una settimana, la partenza invece il giorno dopo.

"Che fai?" doveva essere davvero annoiato per entrare di soppiatto nella mia camera. Evitava sempre di entrare qui dentro, perchè a detta sua questa stanza sembrava un porcile e a lui il porcile innervosiva.

"Sto preparando la valigia mia e di Tancredi, domani mattina scendiamo a Roma per una settimana." risposi buttando velocemente la maglia a caso nella borsa.

"E quando pensavi di dirmelo? Domani mattina mentre dormivo?" per quanto potetti capire la sua reazione, non siamo mai stati distanti per così tanto tempo prima vivevamo in simbiosi, non potetti evitare di pensare che non potevo metterlo al corrente di tutto, almeno non subito.

"Scusa Die, non l'ho fatto apposta, mi è passato di mente." cercai di scusarmi abbracciandolo. Il fatto che fosse più alto di me mi aveva sempre fatto sentire a mio agio.

"Perdonato, ma questo nessuno mi vieterà di farlo... TANCHEEE HO BACIATO IL TUO RAGAZZO." urlò scoppiando a ridere.

"TU HAI FATTO COSA?" in meno di due secondi, Tancredi corse nella nostra stanza. Si calmò quando notò Diego ridere, per lui, come un coglione.

"Scherzavo, non potrei mai baciarlo. Sarebbe come baciare mio fratello, bleah." fece una faccia schifata e io gli tirai un leggero pugnetto nello stomaco.

"Perchè stai ancora attaccato a lui? Scollati." se per un breve istante pensai che Tancredi avesse finalmente passato il periodo di possessività, mi sbagliavo di brutto.

Per evitare altre discussioni inutili, mistaccai da Diego e andai verso di lui con le braccia aperte cercando di abbracciarlo ma ovviamente, si spostò.

Lo guardai male.

"Scordatelo." disse

"Tu mi hai appena fatto staccare dal mio migliore amico ed ora non vuoi prendere il suo posto? Bene, ritorno da lui." Non ebbi il tempo di ritornare sui miei passi dato che mi afferrò l'avambraccio e mi tirò a se.
Lo abbracciai affondando il viso nel suo collo.

"Piccolo imbroglione." mi sussurrò all all'orrecchio, ed io in risposta, gli morsicai leggermente il collo.

"Bleah, ma perchè dovete fare queste cose quando c'è anche una terza persona? Io me ne vado, non voglio un porno." okay, forse avevamo dimenticato l'esistenza di Diego in quella stanza.

Io e Tancredi ci spostammo sul letto e mentre lui si toglieva le scarpe, io lo osservavo.

"Sei un piccolo stronzetto." si avvicinò

"Che ho fatto ora?" imbronciato,. presi la sua mano iniziando a giocarci.

"Sai quanto odio quando stai così attaccato ad un'altra persona Lè."disse guardandomi negli occhi

Era appoggiato su un fianco verso di me, una mano sorreggeva il suo capo e l'altra era tra le mie mani.

"Lo so amore, ma sai che è Diego. Ci sono cresciuto con lui. È inevitabile, mi ha sempre coccolato lui." confessai con la voce rotta

Diego c'era sempre stato, mi ha fatto da padre, fratello, amico, consulente, psicologo e qualche volta anche da madre.

"Lo capisco, è la stessa cosa che ho vissuto io con Gian. Con la differenza che io non sono uno azzeccoso come te." scherzò all'ultimo  strappandomi una risata

"Tanto non hai nulla di cui preoccuparti, Diego e Gian sono solo Diego e Gian. Sono i miei fratelli, lo sai."

"Lo so Lè, ma il fatto è che ho sempre paura che qualcuno ti porti via da me."
Ce ne vorranno di militari che mi porteranno via da te, Tancre'.

"Tanche non possono portarmi via da te, io sono collegato a te, con te. Senza la tua presenza io non valgo." gli confessai

"Ti amo Lele." sigillammo tutto con un bacio che diventò sempre più passionale.

Poco a poco i vestiti giunsero il pavimento e la stanza fu invasa dall'amore che proveniva dai nostri corpi.

In quel momento, nella camera, risuonavano solo i nostri suoni d'amore,  pelle contro pelle e labbra contro labbra.

I segni che ci rimasero addosso quella sera furono poco importanti. La cosa veramente importante era l'amore che ci rimanemmo a vicenda dentro, quello vero che faceva battere il cuore.

"Ti amo."

"Io ti amo di più."

Fratellastri- Tankele Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora