Lo lasciai lì, sul ciglio della porta di casa sua.
Chiamai un taxi mentre cercavo di ricompormi e ricomporre anche i pezzetti del mio cuore.
Appena misi piede nel taxi, non pensai altro a come sarebbe stato vedere mia madre. Poi capì che non me ne sarebbe fregato più di tanto e non perchè non la volessi bene, semplicemente, in quel momento, le mie priorità, purtroppo, erano altre.
Quando fui finalmente fuori casa di mia madre, scesi velocemente recuperando le mie valigie e pagai il tassista ringraziandolo. Sapevo avesse fatto il proprio lavoro, ma era stato il capire il mio umore a farmelo apprezzare.
Non appena mia madre venne ad aprirmi, non persi tempo buttandomi tra le sue braccia e piangendo come un bambino che aveva perso il suo giocattolo preferito.
"Amore ma cosa è successo? Dov'è Tancredi?" iniziai a singhiozzare più forte di prima quando sentì il suo nome.
"Shh, amore vieni qualunque cosa sia, si può sistemare." raggiungemmo il divano in pochi secondi e e mi calmai non ebbi la forza di guardarla.
"Lele, mi dici perchè stavi piangendo?" mi chiese dolcemente
Sapevo che quel momento sarebbe arrivato, non mi feci quindi prendere dal panico quando fuori ad un passo dal dirle la verità.
"Io te lo dico, ma devi promettermi che non mi giudicherai mamma."
"Non ti giudicherei mai amore." le sorrisi, iniziando poi a parlare
"Un po' di tempo fa, ho capito che sono innamorato di Tancredi, mamma." non riuscì ad alzare lo sguardo per vedere la sua reazione così continuai "Siamo stati insieme per un po', ci sono state litigate, l'ultima è stata pesante. Ho fatto un bel po' il coglione, ma fortunatamente è andato tutto bene. Fino a ieri, dove improvvisamente ad aspettarci alla stazione c'era la sua ex, Giulia. Oggi ha chiesto di vederlo e lui ha accettato, ma lei lo ha baciato mamma, Capisci? Lo ha baciato." mi tremò la voce a quella parole e quando finalmente alzai lo sguardo verso quello di mia madre vidi il contrario di ciò che mi aspettavo: i suoi occhi sembravano essersi addolciti.
"È tornato a casa, io lo aspettavo e me l'ha detto. So che non è stata colpa sua. Lo so per certo, ma non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di loro due attaccati mamma. Proprio non ci riesco." scoppiai di nuovo a piangere nelle sue braccia, mentre lei mi stringeva.
"Lele l'amore è così: viene e ti porta la pace, poi però ci sarà sempre qualcosa o qualcuno che la disturberà. Devi essere tu bravo a non farlo disintegrare."
"Lo ami veramente quel ragazzo, Le'?" annuì leggermente
"Non fartelo scappare amore e non permettere a nessuno di mettersi fra di voi."
"Grazie mamma, ti voglio bene."
"Te ne voglio anche io, amore." mi baciò la fronte con un affetto che solo una madre può avere.
"Non sei arrabbiata perché tra tutti è stato proprio Tancredi?" le chiese intimorito
"Perchè dovrei amore? Perchè è il figlio del mio compagno? Nah, se rende felice te, rende felice me. A me, basta che tu stia davvero bene." tirai su col naso e l'abbracciai ancora una volta annusando il dolce profumo dei suoi capelli.
"Ora cosa hai intenzione di fare Le?" Mi chiese dopo vari minuti passati ad accarezzarmi i capelli
"Per ora nulla mamma, lui tra uno o due giorni viene qui. Quando verrà spero di riuscire a guardare i suoi occhi meravigliosi e non quella fottuta troia che lo bacia."
"Emanuele Giaccari! Il linguaggio!" Per un attimo avevo dimenticato di avere mia mamma affianco e non una mia amica.
"Scusa mamma." dissi imbarazzato e lei scoppiò a ridere
"Ho sempre amato la tua ingenuità." ammise
"Dai vieni, ora andiamo a dormire, Alfonso ancora deve rientrare. Quando rientra ne parliamo anche con lui."
"No mamma, è una questione che deve sbrigarsi Tanche. È suo padre, non il mio. Non ne abbiamo nessun diritto." non ne avrei mai parlato senza aver lui affianco.
"Forse hai ragione Tesoro, meglio che se la sbrighino i Galli. E poi se Tancredi è come il padre, te lo sei trovato bello tosto." ridemmo insieme
Lo so mamma, lo so, oltre ad essere bellissimo, ha anche un carattere di merda.