Mi accorsi che dovevamo partire per Milano solo quando Tancredi mi disse che dovevamo incontrare la sua famiglia.
Era passata abbastanza in fretta quella settimana, nonostante tutto quello che fosse successo.
Tancredi e mia madre si stavano ancora preparando,mentre io giocavo ad among us al telefono. Magicamente ero io il primo ad essere pronto quella giornata, non avevo tutta quella gran voglia di arrivare tardi e fare brutta figura.
Ma evidentemente, Tancredi non doveva pensarla così. Dato che eravamo in ritardo già di dieci minuti buoni.
Ero quasi riusciuto nel mio intento, non farmi scoprire, m persi quando sobbalzai sentendo due mani sulle mie spalle, così distratto, mi feci vedere mentre uccidevo un giocatore.
"Ma vaffanculo." mi girai verso la persona e vidi che non era altro che il coglione del mio ragazzo.
"Che ho fatto?" chiese confuso
"Stavo vincendo e tu mi hai fatto perdere Tanche."
"Vabbe dai andiamo, non è importante questo." lo fulminai con lo sguardo
"Mamma?" la chiamai, mancava solo lei all'appello.
"Eccomi." la vidi scendere dalle scale
E cazzo era bellissima.
Le andai incontro e la presi per mano
"Sei bellissima, mamma." l'ammirai
"Anche voi siete bellissimi." ci sorrise
Ed io solo lì mi ricordai di non aver ancora guardato il mio ragazzo.
Spostai lo sguardo su di lui e lo vidi in jeans e camicia bianca; si era vestito come me."Sei bellissimo amore." gli andai vicino e lo abbracciai
"Sei troppo bello anche tu Le, dovrò rinchiudere le mie sorelle nei cessi." scherzò
Lo spinsi amichevolmente e risi con lui.
"Andiamo dai, che è tardi." mamma interruppe il nostro momento di gloria e ci richiamò all'ordine.
Andammo in macchina e ci trovammo a casa di Tancredi in meno di dieci minuti.
Lui mi prese per mano e io gliela strinsi, bussò e dopo nemmeno due minuti ci venne ad aprire sua mamma.
"Ciao amore." salutò il figlio tirandolo in un abbraccio
Mi ero divertito un mondo nel vederela faccia del mio ragazzo quando l'ha abbracciato:
Sembrava andare al patibolo.
"Salve." sorrisi imbarazzato non appena i due si staccarono
"Ciao Lele." inaspettabilmente tirò anche me in un abbraccio sua mamma e dopo di lei le sue sorelle
Che erano spuntate in un battibaleno.
"Lasciatemelo stare." Tanc mi tirò da sua
sorella Berenice"Geloso?" lo sfottè sue sorelle
"Si, pure troppo. Quindi stategli lontano." arrossì fin troppo e mi nascosi nell'incavo del suo collo
Mi girai e trovai le nostre madri parlare, per poi abbracciarsi.
Si saranno chiarite, a modo loro.
"Ci sono le ultime patatine da friggere, chi ci da una mano?" si avvicinarono a noi le nostre mamme
Le ragazze scomparvero e noi fummo 'costretti' ad andare con loro.
"Vieniamo noi dai." mi feci avanti e trascinai quel brontolone di Tancredi