Capitolo 37

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Ero un'idiota totale.

Già partivo dall'essermi svegliato bruscamente e a causa di quei movimenti, avevo sentito le stelle.

Allungai la mano verso il lato di Emanuele e mi accorsi che non c'era. Molto probabilmente si sarà alzato prima di me.

Quando decisi di alzarmi anche io, era già tardi. Ma nonostante questo, andai in bagno, feci i miei bisogni e mi lavai la faccia.
Alzai lo sguardo verso lo specchio e merda, facevo paura a me stesso.
Avevo l'occhio destro completamente chiuso, con sfumature nere e viola e un labbro gonfio.

Quel coglione del cazzo aveva dato due bei colpi, mi duoleva ammetterlo, ma era così.

Uscì dal bagno e andai in cucina, non trovai nessuno, strano.

Decisi di fare un giro per la casa ma l'unico che trovai era Diego che ancora dormiva.

Dove cazzo erano Emanuele e Gianmarco?

Cercai di svegliare Diego ma non ci riuscì. Quello non lo svegliavi nemmeno con una bomba sotto il letto.

Presi il mio telefono che era ancora nella stanza mia e di Lele e lo chiamai.

Mi accorsi però che la suoneria del suo telefono squillava nel salotto sul divano.

Ma chi cazzo esce senza telefono?

Madonna Emanuele se ti prendo non sai che ti faccio.

Preso dalla rabbia cacciai un urlo, per poi ricordarmi che Gianmarco potrebbe essere con lui.

Così chiamai lui ma evidentemente oggi Dio era contro di me, dato che rispose la segretaria.

Decisi di inviargli un messaggio, volevo almeno sapere se stava con lui, quel coglione di merda.

"Gian, Lele è con te?"

Inviai e aspettai una risposta che
non arrivò.

Ero arrabbiato, preoccupato e mi stava salendo l'angoscia.

Dove cazzo era quel coglione? Possibile che non mi aveva detto nulla?

"Hey ma perché urli?" arrivò un Diego tutto dormiente che si stropicciava un occhio.

Vomitevole.

"Perchè il coglione del tuo migliore amico e il coglione del mio migliore amico hanno deciso di sparire e di non farmi sapere niente." sputai arrabbiato

Mi guardò esasperato e scosse la testa buttandosi una mano in fronte

"Che cazzo vuoi?" che cazzo voleva scusa?

"Tanche, sai che giorno è oggi?" era martedì?

"Martedì?" perchè era come se oggi dovesse succedere qualcosa.

Ah, oh merda.

"Non dirmi che oggi è 8." ero un coglione.

Io e Lele facevamo tre mesi oggi e l'avevo completamente dimenticato.

"Già, sei proprio un coglione Tanc." mi buttai sul divano sbuffando.

Dovevo fargli qualcosa, se lo meritava.

Ma cosa? Di certo io non potevo uscire combinato così.

"Cosa posso fargli?" gli chiesi e lo vidi pensare.

"Ho casa di mia nonna che è vuota, nessuno ci va ormai da anni. Se vuoi posso darti una mano ad organizzare qualcosa lì." madonna sei un genio Diego

"Vatti a prepare, dobbiamo uscire." corsi letteralmente nella mia stanza ed infilai qualcosa , misi le scarpe e presi il portafoglio.

Fratellastri- Tankele Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora