Capitolo 39

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Stava andando tutto bene, o quasi.

Mi ero svegliato, lavato ed improfumato.

L'unica cosa negativa era che, a quanto pare, una pazza donna ciclata, si era impossessata del corpo del mio ragazzo.

Erano venti minuti che Lele andava avanti ed indietro in preda al suo solito panico, per motivi futili.

Il problema?
Non sapeva cosa indossare.

Aveva pure iniziato a piangere dicendo che fosse un problema perché rovina sempre tutto.

La verità è che era bello così Lele.

"Madonna Le', hai rotto il cazzo vieni qua ora ti dico io cosa indossare." lo trascinai nella nostra stanza ed aprì il suo armadio.

Visionai attentamente tutto decidendo di tirare fuori la salopette di jeans, che amavo su di lui, e una mia maglia della Nike.

Glieli consegnai e lui li diede un bacio sulla guancia a mo' di ringraziamento e corse in bagno.

Non avrei più lavati quella maglia che era impregnata del suo profumo.

Diego mi aveva dato una copia delle chiavi di casa di sua nonna e mi aveva assicurato che prima che uscissero sarebbero passati lui e Gian e avrebbero acceso tutte le candele che avevamo aggiustato la mattina.

Spero che vada tutto bene, anche con un occhio nero e un labbro gonfio avevo intenzione di dare al mio ragazzo tutte le attenzioni che meritava e se potevo, anche di più.

"Hey, andiamo?" mi risvegliò dai miei pensieri, proprio lui

Lele bellissimo Giaccari

"Questa salopette ti sta proprio bene Le'." gli spostai una mano sul culo strizzandolo leggermente

"Dai Tanc, facciamo tardi." arrossì e mi tirò con lui

Fortunatamente Gian mi aveva lasciato la macchina di un suo amico, così da non andare a piedi fino casa di Diego.

Una volta in auto, partimmo ed accesi la radio.
Stava suonando Best Song Ever dei One Direction, ed era tipo favoloso vedere ed ascoltare Lele gasatissimo che cantava.

"Fai schifo a cantare Lele." lo presi in giro una volta finita la canzone

"Oh ma davvero? Dai signor sofaretuttoio Tancredi fammi vedere tu come canti." mi sfidò sorridendomi

Ah Lele, dovrai ancora trovare qualcosa che non so fare

"L'hai voluto te Lele." iniziai a cantare la canzone successiva, ossia Call me Maybe di Carly Rae Jepsen

"C'è qualcosa che non sai fare Tanche?" mi chiese una volta finito

Risi di gusto e parcheggiai

"Dai scendi." scesi dal lato mio e andai dal suo, recuperai dal suo polso una bandana e gliela posai sugli occhi.

"Che fai Tanc?Non ci vedo." iniziai a guidarlo con le mie mani sui suoi fianchi

"Tranquillo amore, ti guido io."sussurrai

"Tanc ma se cado e mi rompo una gamba?" alzai gli occhi al cielo

Ma quanto poteva essere infantile e drammatico?

"Madonna Le cammina e sta zitto, non ti succederà nulla di male, sei con me." lo sentì tranquillizzarsi e continuò a camminare

Una volta arrivati alla porta gli tolsi la bandana

"Dai apri" lo incoraggiai ad aprire la porta

Mi dedicò un ultimo sguardo e fece ciò che gli avevo detto.

Fratellastri- Tankele Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora