Se c'è una cosa che ho capito dalla vita è che niente succede per caso. Prima o poi la ruota gira per tutti. Peccato solo che la mia sono anni che gira dalla parte sbagliata.
Sbatto il casco del motorino sul letto, prendo le cuffie e salgo in mansarda. L'ennesima giornataccia, e l'ennesimo colloquio andato male. Ho solo voglia di prendere e mollare tutto. Sono mesi che sono in questo tunnel e non so nemmeno io come uscirci. Probabilmente non ci uscirò mai. Mi dovrò accontentare, forse.
Mi sono sempre definita una persona diversa dalle altre, ma lasciate che mi presenti. Ho 26 anni, mi sono laureata lo scorso anno in Economia e Marketing e vivo in una città del Nord Italia che già definirla città è un parolone. E' un ammasso di case e campi, uno affianco all'altro sperdute nel nulla più totale. Amo la musica e sogno un giorno di sfondare come cantante. Peccato che per ora quello che ho sfondato sono solo le corde della mia chitarra. Oltretutto se lo scopre mio padre sono rovinata. Vivo qui con mio padre. Lui è un giornalista sportivo, di quelli che vanno forte qui. Parla e scrive di calcio tutto il giorno, e mi ripete quotidianamente che è inutile che continuo a sognare e di pensare a trovarmi un lavoro vero. Credo che nell'ultimo mese mi abbia mandato a fare talmente tanti colloqui che ormai ho perso il conto delle volte che mi sono vista sbattere la porta in faccia.
Più passa il tempo e più le mie giornate diventano sempre più monotone. Lasciamo stare che è meglio. "Sharon, è pronta la cena!" E' Lisa, la compagna di mio padre, che sta urlando dalle scale. Che diamine si urla quella. Non ho fame, ma è meglio se scendo e mi preparo psicologicamente per l'ennesima ramanzina. Chiudendomi la porta dietro di me fisso il calendario. Oggi sono 10 anni, esattamente 10 anni da quando la mia vita è cambiata.
Cena in casa mia è sinonimo di discussione. Soprattutto ultimamente. Ma stasera c'è un clima stranamente silenzioso. Papà sta guardando la televisione mentre Lisa mi fissa in silenzio. E' anche lei una giornalista ed ormai sono diversi anni che sta con mio padre. Ho molta stima per lei, è riuscita ad ottenere quello che voleva dalla vita nonostante sia molto più giovane di mio padre e non avesse alcun appoggio economico dalla sua famiglia. Mi sorprende che ancora nessuno dei due mi abbia chiesto come è andato il colloquio, forse si sono rassegnati anche loro.All'improvviso papà spegne la televisione e volge lo sguardo verso di me. "Oggi mi ha chiamato tuo fratello!", spalanco gli occhi e faccio cadere la forchetta a terra alla sola notizia.
Mio fratello è anni che non vive a casa con noi, non sappiamo molto di lui da quando ha rinnegato la nuova relazione di papà con Lisa e se n'è andata a vivere da alcuni zii. Saranno anni che non lo vedo, e risponde solo raramente alle mie chiamate. A quanto so ha un lavoro importante, ma ogni volta che glielo chiedo nemmeno mi vuole dire cosa faccia davvero nella vita. E se tocco l'argomento con papà di solito si arrabbia. Dopo una pausa abbastanza lunga papà continua: "Ti ha trovato un lavoro!". "Cosa? Che tipo di lavoro? e poi perché non mi hai avvertito che ne avevi parlato con lui?" mi alzo di soprassalto.
Papà mi ferma, ci fissiamo per un momento. Mi porge un biglietto aereo, hanno fatto tutto senza dirmi niente a quanto pare. "No, no, no!!! Io non vado da nessuna parte... ma voi siete pazzi!".
Ah dimenticavo... Mio fratello vive a Seoul!
Ecco a voi il primo capitolo, è un'introduzione lo so, ma ci tenevo a spiegare un pò la vita della protagonista.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Che succederà? Andrà a Seoul dal fratello? E soprattutto, che fa il fratello in Corea?
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Le stelle della mia vita
Fanfiction"... quanti ricordi, quante cose che sono successe. Una lacrima mi riga il viso, quasi mi manca il respiro nel pensare che questa normalità da domani sarà solo un lontano ricordo".