Ho fatto l'amore con Jongdae. Si lo so, sono una stupida irresponsabile ragazzina ma in questo momento è quello che mi sono sentita di fare. E' stato bellissimo e credo che mai nessuno mi ha fatto sentire coccolata quanto lui mentre facevo l'amore. L'ho visto felice e questa cosa mi rende contenta anche a me. E' appena tornato nella sua stanza dopo aver sentito i passi dei suoi genitori entrare in casa. Io, sono distesa sul letto a pensare a quante cose mi sono capitate da quando sono arrivata qui in Corea... purtroppo nella mia mente continuano a ripetersi le parole di Junmyeon e il modo in cui mi ha ingannato per ben due volte, e io stupida che mi sono fidata di lui credendo in qualcosa di inesistente... sento a vibrazione del telefono. E' un messaggio. Jongdae. "Cucciola, se è un sogno svegliami! Sono stato benissimo e vorrei tanto passare un'altra serata solo noi due prima di tornare a Seoul. Ti aspetto davanti all'ingresso di casa mia tra un'ora!".
Ma perché questo ragazzo vuole sempre farmi imbarazzare così? Come faccio a staccarmi da lui se poi si comporta in questo modo? Ho sempre pensato che i ragazzi così esistessero solo nelle favole, Jongdae ma sei davvero reale? Ma cosa avrà in mente?
Mi preparo di tutta fretta, non ho molto tempo e scendo all'ingresso. Non vorrei farmi vedere dai suoi genitori quindi cerco di fare meno rumore possibile. Jongdae mi aspetta davanti alla sua macchina, bello come sempre con un mazzo di fiori in mano. Oddio sono delle rose bianche, io le adoro. "Questi sono per te, spero di aver indovinato i tuoi gusti!" sento i brividi, non so che dire. "Oddio come facevi a sapere che mi piacevano le rose bianche?" scoppia a ridere. "Ho i miei informatori" questo è stato sicuramente mio fratello! Sarei curiosa di sapere da quanto tempo Minseok è a conoscenza di tutto questo! Lo abbraccio e saliamo in macchina. Nonostante la mia insistenza non mi vuole dire dove stiamo andando, e mentre guida mi accarezza e mi stringe le mani di continuo. Arrivati a destinazione scopro che siamo in un hotel bellissimo dove Jongdae ha prenotato una cena in una terrazza. "Ho lasciato Mihee!" mi dice all'improvviso mentre stavo guardando il menù...Sono scioccata! Davvero l'ha fatto? Ma non si rende conto che così rischia la carriera? Lo fisso, non so che dire, mi viene solo da piangere. "Jongdae..." mi prende la mano. "Tu non ti devi preoccupare, è stata una scelta mia! Ora non so cosa succederà, ma sai che mi importa? Non sarà di certo Mihee ad impedirmi di essere un componente degli Exo... ti chiedo solo di provare a stare tranquilla..." è pazzo, come posso stare tranquilla in una situazione del genere, eppure più guardo i suoi occhi e più rimango incantata a guardarlo. Davvero questo ragazzo ha fatto una cosa del genere per me? Ho i brividi... è la prima volta nella mia vita che un ragazzo si comporta così nei miei confronti. "Proverò a stare tranquilla, te lo prometto!" gli sorrido. Fosse semplice... chissà Junmyeon cosa potrebbe pensare di questa cosa?
Il bellissimo ristorante in cui mi ha portato è gestito da italiani e ammetto di sentirmi un po' a casa qui, con addirittura le canzoni dei nostri cantanti come sottofondo. E' bello! "Mi piacerebbe visitare l'Italia, mi hanno detto che è bellissima e che molti coreani dove esserci venuti in vacanza se ne sono innamorati..." non sapevo di questo suo desiderio e la cosa mi fa sorridere. "Anche mia mamma ne rimase colpite quando venne in vacanza, e decise di lasciare Seoul per trasferirsi a Milano. Beh sicuramente anche per papà..." mi guarda mentre gli racconto di come si sono innamorati i miei genitori. "Tua mamma doveva essere una grande donna, proprio come te! Sono sicura che sarebbe davvero orgogliosa della sua bambina" mi fa tanto piacere essere paragonata a lei. "Grazie, veramente!" gli sorrido e finalmente si mangia.
Dopo cena, Jongdae ha insistito per rimanere in hotel per la notte e di ritornare l'indomani a prendere i bagagli per tornare a Seoul. Abbiamo fatto l'amore di nuovo, e ci siamo addormentati abbracciati esattamente come quel giorno di qualche settimana fa a Jeju. Ma nel bel mezzo della notte lo squillare del telefono di Jongdae interrompe la nostra favola. E' mio fratello..."Cucciola, devo tornare a Seoul! Subito!" è agitato, inizia a muoversi senza sosta alla ricerca dei suoi vestiti nella stanza. "Che sta succedendo???" cerco di fermalo. "Ti porto a casa dei miei, ma non muoverti di lì per nessuna ragione. Promettimelo! E se ti chiama il signor Kang non rispondere per ora..." non sto capendo nulla, ma ho tanta paura...
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Le stelle della mia vita
Fanfiction"... quanti ricordi, quante cose che sono successe. Una lacrima mi riga il viso, quasi mi manca il respiro nel pensare che questa normalità da domani sarà solo un lontano ricordo".