Si parte! Destinazione Gardaland. Questa mattina sono più euforica di una bambina, pronta trascorrere una bellissima giornata. Siamo in macchina e mentre i ragazzi parlano di alcune cose loro piuttosto incomprensibili io e Miyoung cantiamo le sigle dei cartoni animati. "Giuro che se non la smettete vi lasciamo giù" sottolinea Chanyeol, totalmente inascoltato. Scoppiamo a ridere e continuiamo a cantare. Jongdae, invece, è piuttosto pensieroso, non parla molto e non riesco a capire cos'ha. Ci siamo ripromessi che oggi avremo vissuto la giornata spensierati.
Finalmente siamo arrivati e dopo aver fatto i biglietti ci catapultiamo dentro il parco. Miyoung trascina Chanyeol a far la coda per salire sullo Space Vertigo, una torre altissima che scende a tutta velocità. Io l'adoro, anche se non so se posso salire. Prendo Jongdae per me "Amore, voglio chiedere se posso salire su quella giostra!". Mi fissa con fare perplesso "Non se ne parla nemmeno Sharon, tu su queste giostre non sali!" lo guardo triste con espressione di disprezzo. "Tu sali... sto qui ad aspettare, non ti preoccupare!" ma le mie parole non servono a nulla perché rimane seduto vicino a me.
Finita la giostra Miyoung e Chanyeol scendono entusiasti e dopo aver fatto una passeggiata ad esplorare il parco ci spostiamo verso il Blue Tornado, la sua giostra più famosa. Ricordo che da bambini Minseok, nonostante fosse più grande di noi aveva paura fino a quando un giorno siamo riuscite a farlo salire e da lì gli è piaciuta talmente tanto che era diventata una fissa salirci di continuo, tanto da averla rinominata "Baozi Tornado". Quanto vorrei salirci. "Quindi questa è la giostra di Minseok?" dice Chanyeol ridendo. "Esattamente, e qui sfido sia te che Jongdae a salire davanti. E' fantastico. Dai Sharon chiedi se puoi salire anche tu. In memoria del baozi!" sto per andare a chiedere se posso salire quando Jongdae, piuttosto nervoso mi ferma "Sharon non sale da nessuna parte! Salite voi, noi stiamo qui!".
E' la prima volta che lo sento così strano. Ho portato pazienza del suo comportamento fino ad ora ma ora non ne posso più. "Smettila! Sono stufa di sentirmi dire cosa posso e non posso fare, non sono malata! E poi sono anche stanca di vederti scazzato qui! Alza quel culo e vai a fare la giostra con loro, che cosa siamo venuti a fare qui se nemmeno fai le giostre?" ci lanciamo uno sguardo di sfida e iniziamo a discutere fino a che Jongdae si alza e si siede nella panchina poco distante con un espressione piuttosto incazzata.E' la prima volta da quando ci conosciamo che io e Jongdae litighiamo. Il suo atteggiamento non mi piace, e non riesco nemmeno a capire perché si deve comportare in questo modo. Per fortuna vedo che Miyoung e Chanyeol se la stanno passando meglio di noi, ridono, scherzano e si fanno i dispetti. Mi piacerebbe davvero che capitasse qualcosa tra di loro, sono una bella coppia di pazzi. Stiamo camminando verso la zona delle giostre acquatiche, queste le faccio e me ne frego totalmente di quello che pensa Jongdae. Se ne può stare anche seduto sulla panchina tutto il tempo se è quello che vuole ma di certo non mi deve rovinare la giornata anche a me.
Siamo in coda per salire sulla giostra quando sento il cellulare vibrare. Oh cavolo, mi sono dimenticata di lasciarlo nella borsa. Chiederò al tizio se prima di salire sui gommoni me lo tiene. Guardo chi mi ha scritto, è una mail dal ospedale. Sento in cuore battere forte, cerco Jongdae tra la folla. E' rimasto fuori dalla coda. Oddio non mi sento di guardare da sola il risultato. "Sharon che hai? C'è qualcosa che non va?" mi chiede Miyoung. "Sono arrivati i risultati del test! Dov'è Jongdae?" anche Chanyeol si avvicina a noi sorridendomi. "Dai apri... quello scemo è rimasto alle panchine fuori dalla coda!" io non mi sento di aprili senza di lui. Ho le mani che tremano, passo il cellulare a Miyoung "Apritela voi, non mi sento di guadare".
Entrambi si guardano e mi prendono il telefono tra le mani. Aprono la mail e sorridono. Ho il cuore che batte a mille. I nostri sguardi si incrociano mentre i due mi mostrano lo schermo del cellulare. Non ci posso credere. Fregandomene totalmente della folla mi spingo verso l'uscita, devo assolutamente trovare Jongdae. Mi guardo attorno, ma dove si è cacciato? Eccolo, è di spalle e ha il cellulare in mano anche lui.
Rimango alcuni istanti ferma a guardarlo. Sembra un bambino spaesato che sta cercando qualcosa, si gira lentamente e noto i suoi occhi lucidi. Non riesco a far altro che correre verso di lui e saltargli in braccio baciandolo dolcemente. Mi mette giù e ci guardiamo fissi negli occhi, prima ho sbagliato a prendermela con lui ma senza ammetterlo eravamo talmente nervosi per questo risultato che non riuscivamo nemmeno a capirci e ci siamo comportati come due ragazzini. "Ora ho ufficialmente tutte le ragioni del mondo di prendermela con te ogni volta che metterai a rischio la vita di mio figlio" mi dice mentre entrambi scoppiamo a ridere. "Nostro figlio amore... " sottolineo mentre ci diamo un altro bacio...Se qualcuno mi chiedesse un aggettivo per descrivere il mio stato d'animo potrei finalmente rispondere felice. Si, finalmente sono felice! In realtà da quando Jongdae è entrato nella mia vita io sto bene ma ora sono davvero felice. I risultati del test hanno dato i risultati che tanto speravamo e tra meno di otto mesi potrò stringere il mio piccolo Exo tra le braccia. Magari è una piccola Sharon, chissà!
Poco dopo Miyoung e Chanyeol ci raggiungo e incredula vedo che stanno camminando per mano, mi giro verso Jongdae e ci scambiamo un sorriso d'approvazione. Missione compiuta! Mi sa tanto che oggi c'è più di un motivo per festeggiare. "Ma ragazzi che ne dite se rimaniamo qui per questa sera?" propone all'improvviso Miyoung ottenendo da subito l'approvazione dei ragazzi. Chanyeol tra pochi giorni dovrà tornare in Corea e capisco pienamente il fatto che vogliano passarsi almeno una serata "insieme". Gardaland si trova sul lago di Garda e la cittadina che ospita questo parco è davvero un piccolo gioiello. Decidiamo quindi di fermaci qui e troviamo un hotel dove poter trascorrere la notte.
Troviamo un ristorante molto carino che si affaccia sul lago dove fanno ottimi piatti di pesce e ci fermiamo a mangiare. Jongdae non mi leva gli occhi di dosso nemmeno un momento e continua a darmi baci e carezze davanti a tutti. "Dai amore basta, mi vergogno!" ripeto di continuo, ma è testardo e sembra proprio non capire. Chanyeol continua a prenderlo in giro "Quando racconterò ai ragazzi di Jongdae versione innamorato non mi crederanno mai! Soprattutto tuo fratello" scoppio a ridere immaginandomi le loro facce. A proposito, Minseok non sa nemmeno che diventerà zio, mi piacerebbe tanto andare a trovarlo e raccontargli tutto.La cena prosegue in maniera tranquilla anche se non ho mangiato praticamente nulla dal momento che è ritornata un po' di nausea. Dopo l'imbarazzo iniziale ci siamo iniziati ad accarezzare a vicenda le mani sotto il tavolo. Poco dopo propongo a Jongdae di tornare in hotel in modo da lasciare soli Miyoung e Chanyeol e soprattutto stare un po' da sola anch'io con lui.
"Cucciola, ora stai meglio? Non hai mangiato nulla e ora ti mangi quelle schifezze!" mi chiede mentre ci sdraiamo nel letto e apro un pacchetto di marshmallow. Li ho sempre adorati ma ora sono diventati i miei compagni di vita. "Si amore, sto decisamente meglio! Se li vuoi prendi pure" mi ruba la caramella che stavo mangiando e si avvicina. "Ma in realtà io non voglio loro, voglio te!" ci iniziamo a baciare con passione. Da quel giorno a Daejeon non abbiamo più avuto rapporti, ci siamo sempre molto trattenuti ma oggi proprio di trattenerci non ci va...Il sole è sorto da un pezzo ma ne io ne Jongdae abbiamo la minima voglia di alzarci dal letto. Dopo aver passato la notte a fare l'amore mi sono addormentata con la testa appoggiata sul suo petto e ci siamo svegliati esattamente nella stessa posizione. "Amore ancora non ci posso credere che tra pochi mesi diventerò mamma!" gli dico mentre mi accarezza dolcemente la testa. "Pensa a me. Mi hai completamente stravolto la vita ed ora, sei diventata una delle mia priorità!" gli sorrido, nessuno aveva mai usato dei termini tanto belli per definirmi. Mi sporgo verso di lui e gli do un bacio. Ogni volta che le nostre labbra si sfiorano è un'emozione unica, lui nemmeno si rende conto quanto lo stare con lui sia per me la vera priorità. "Non te l'ho mai chiesto, ma tu vuoi un maschio o una femmina?" non ne abbiamo mai parlato e sono molto curiosa di saperlo. Jongdae si tira su appoggiandosi alla schienale del letto "Una femmina e un maschio, in questo ordine!". Mi tiro su anch'io "Io voglio un maschietto bello come te invece! Non so se sono in grado di crescerne uno, figurati se penso già al secondo" gli faccio la linguaccia e gli tiro un piccolo schiaffo sulla spalla. Ci mettiamo a bisticciare scherzosamente come due bambini, chissà se saremo davvero pronti per fare i genitori . In realtà poco importa se sarà un maschio o una femmina, l'importante è che sarà sano e soprattutto che prenderà le caratteristiche più belle del suo papà, il ragazzo che con la sua semplicità e i suoi modi da principe mi ha fatto innamorare.
All'improvviso il suono del mio cellulare ci distrae. Fisso lo schermo e vedo il nome della persona che mi sta chiamando. Non ci posso credere, è come se mi si gelasse tutto il mondo intorno per un istante. Kim Junmyeon! Questo è il nome che compare sullo schermo del mio cellulare. E ora che cosa vuole? Distruggere la mia felicità ora che l'ho raggiunta? Mostro lo schermo a Jongdae. "Cucciola rispondi, stai tranquilla..." mi sorride e mi fa l'occhiolino. "Pronto..." rispondo con voce tremante. "Ciao Sharon... posso parlarti?" la sua voce, quella maledetta voce che non sentivo da ormai tanto tempo mi spiazza, faccio un sospiro e mi giro verso il mio ragazzo che mi fa segno di non preoccuparmi e di ascoltare quello che mi deve dire...
Nota Bene:
Miyoung è un personaggio di Haneul9497 potete leggere la sua VERA storia nella dolcissima "Il Mio Nuovo Vicino".
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Le stelle della mia vita
Fanfiction"... quanti ricordi, quante cose che sono successe. Una lacrima mi riga il viso, quasi mi manca il respiro nel pensare che questa normalità da domani sarà solo un lontano ricordo".