Capitolo 18

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Sono passati diversi giorni da quando sono riuscita a raccontare a Jongdae del bambino. La gioia di aver un ragazzo come lui al mio fianco mi fa passare tutto l'angoscia che avevo verso questo futuro incerto e spaventoso, eppure ci sono alcune cosa che ancora mi preoccupano. Prima o poi dovrò parlargli di Junmyeon e del fatto che ho avuto rapporti anche con lui. Non oso pensare a come potrebbe reagire eppure è giusto che lui sappia. E poi dovrò parlare con mio padre, anzi quello dovrei farlo prima che se ne accorga da solo.

Oggi ho la prima visita dal medico e Jongdae ha insistito per volermi accompagnare. Sembra più agitato di me, e mentre aspettiamo non riesce proprio a stare fermo. La dottoressa Park è coreana ed è sempre stata la migliore amica di mamma, anche lei è venuta in Italia per amore. "Sharon, se penso che ti ho visto crescere mi sembra assurdo vederti qui..." mi dice emozionata, mentre mi fa sdraiare sul lettino. Jongdae è ancora sulla porta "Dottoressa.... Quindi?". Gli fa segno di entrare e di tranquillizzarsi. Nel frattempo inizia a mettermi uno strano gel appiccicoso sulla pancia e a farmi l'ecografia. "Ti chiami Jongdae, giusto? Vieni qui e stai tranquillo... Guarda" gli mostra qualcosa sul monitor. Ha gli occhi lucidi. "E' così piccolo..." la dottoressa gli sorride. "Ha più o meno tre settimane, al momento non possiamo capire esattamente, è davvero piccolissimo" gira il monitor anche verso di me. L'emozione di vedere questo esserino è qualcosa di indescrivibile. "Dovete stare attenti ragazzi, è un momento molto delicato questo. Sharon, non stressarti mi raccomando!" fosse facile, sorrido e annuisco.

Stiamo tornando a casa, Jongdae si è fissato che deve guidare lui. "Che ne dici se ci fermiamo a mangiare qualcosa?" gli chiedo, la cosa più bella è che quando sono con lui mi torna sempre l'appetito! Mi guarda sorridendo "Cosa vuoi mangiare?" ci penso un po'. "Crepes con il gelato!" mi guarda stranito ma nel giro di pochi minuti ci troviamo davanti al negozio di Crepes più grande di Milano. E' un negozio enorme dove puoi creare da sola la tua crepes con topping, creme... insomma il posto ideale dove salutare la dieta...

Ho sempre adorato questo posto. Fin da bambina, la domenica, con la paghetta venivo qui con Minseok per mangiare la crepes con il gelato. Jongdae mi continua a guardare stranito "Cucciola, ma sei sicura che dopo non stai male? Insomma hai mischiato tre creme diverse e poi anche gli Smarties?". Scoppio a ridere "Nono, è l'abitudine e tu smettila di fingere di essere a dieta e assaggia" scoppio a ridere e gli metto in bocca un po' della mia crepes.

Passiamo il pomeriggio insieme e verso sera decidiamo di andare a farci una passeggiata in un centro commerciale vicino a casa mia. Solitamente non vengo mai nelle mie zone con Jongdae, per paura di occhi indiscreti. Ho deciso che, dopo che anche la dottoressa Park mi ha dato l'ennesima conferma di questo bambino, questa sera parlerò con mio padre. Ho bisogno di togliermi almeno questo peso.

Stiamo passeggiando per mano all'interno del centro commerciale, quando vengo attirata dalla vetrina della Chicco. Ormai la stagione invernale è alle porte e sono esposte tanti piccoli giubbotti e maglioncini azzurri e rosa carinissimi. "Guarda che belli!" mi dice Jongdae spingendomi all'interno del negozio. "Amore, guarda che quando nascerà il bambino sarà primavera e queste cose non servono!" mi guarda sorpreso. "Mi hai chiamato amore..." arrosisco. E' la prima volta che lo chiamo così in effetti. Mi dà un bacio a stampo e continuiamo il nostro giro nel negozio. Mi imbarazza un po' stare qui dentro.

Rimango colpita da un vestito da bambina, è tutto bianco con un piccolo tutù rosa e un fiocco alla vita. Lo faccio vedere a Jongdae quando qualcuno di fianco a me lo da mano prende. "Scusi...lo stavo guardando!" alzo lo sguardo. Non ci posso credere, davanti a me mi ritrovo Lisa insieme a mio padre che mi stanno fissando. "Papà..." il suo sguardo è tutto tranne che tranquillo. "Sharon... dovrei chiederti cosa stai facendo qui?" mi giro verso Jongdae... sono nei guai...

Sento il cuore battere talmente forte che quasi mi manca il respiro. Tutto avrei immaginato tranne che ritrovarmi davanti mio padre in un posto come questo. E ora che faccio? Non ho il coraggio di parlare, guardo Jongdae nella speranza di un aiuto. Non parla italiano e mio padre si ricorda ben poco di coreano quindi non può nemmeno dir niente. Faccio un respiro profondo. "Papà, che ci fai in un negozio del genere?" cerco di rompere il ghiaccio, ridacchiando, ma il suo sguardo severe mi mette ansia. "Ti ho fatto la stessa domanda io, rispondi Sharon... che ci fai qui? E chi è questo ragazzo?" squadra prima me e poi Jongdae. Lisa nel frattempo mi sorride, forse a capito! Adoro la compagna di papà proprio per questo, riesce sempre a capirmi con un solo sguardo. Mi fa cenno di parlare e lo stesso fa Jongdae.
"Ti posso spiegare tutto, però usciamo da qui..." dico, sentendomi in imbarazzo. "Va bene, Lisa intanto prendi tu il regalo per tua nipotina che esco a farmi quattro chiacchiere con mia figlia!" ah già, e pensare che questa mattina me l'avevano detto che sarebbero venuti qui per il regalo di battesimo della nipotina di Lisa. Mi ero completamente dimenticata... "Ehm da dove comincio...". Non ho mai avuto così ansia di mio padre come in questo momento. Quanto vorrei che mio fratello fosse qui in un momento come questo, lui è sempre stato bravo ad affrontare papà. Ha un espressione visibilmente arrabbiata. Jongde sta guardando qualcosa sul cellulare quando prende improvvisamente parola "Piacere, sono Kim Jongdae! Sono il ragazzo di Sharon!" mi sorprende che riesce a dire questa frase in un italiano quasi perfetto. Papà lo guarda e sorride "Piacere mio, ma ora vorrei sentire da mia figlia le cose come stanno...". Mi faccio forza "Si, papà, lui è il mio ragazzo. Ci siamo conosciuti a Seoul e canta nello stesso gruppo di Minseok. Sono grandi amici... insomma..." gli racconto di come ho conosciuto Jongdae e di quello che ha fatto per me venendo qui in Italia.
Fin qui è tutto tranquillo ma "Sai, mi sembra tanto un bravo ragazzo e poi mi fido di tuo fratello... ma che ci facevate alla Chicco?". Ecco, faccio un respiro, ho il cuore che batte all'impazzata "Papà... sono incinta! Non l'abbiamo cercato ma...". Lo sguardo di papà cambia "Cosa? Ma vi rendete conto di quello che avete fatto? Sharon... sei un irresponsabile come sempre! E adesso cosa avete intenzione di fare?" ecco, come immaginavo la sua reazione non è delle migliori...

Indovinate un po'? Papà mi ha ufficialmente cacciata di casa, proprio come mi aspettavo e oltretutto, dice che vorrà fare i conti anche con Minseok appena ne avrà occasione. Ho cercato di spiegargli che si è arruolato ma, non credo che mi abbia dato ascolto. Fortunatamente Lisa ha capito la situazione e mi ha dato una mano a farlo un po' ragionare, promettendomi che mi aiuterà lei al momento del bisogno e che farà presto cambiare idea a papà. E poi, non è così male l'idea di andare a vivere nell'appartamento con Jongdae, lui è al settimo cielo! Peccato che ha preso un po' troppo alla lettera quello che aveva detto la dottoressa Park e non mi lascia far nulla. "Dai, lasciami almeno cucinare!" si è messo in testa che vuole imparare pure a cucinare italiano. "No, cucciola..." lo guardo imbronciata, nella speranza che capisca "Possiamo almeno cucinare insieme?" mi sorride e mi fa segno di raggiungerlo. "E va bene!" mi stringe da dietro abbracciandomi e dandomi dei piccoli baci sul collo.

Nonostante il fatto che mi sono tolta il peso di papà mi manca ancora una cosa importante da fare, dire a Jongdae di Junmyeon. Lui si sta comportando benissimo con me ma io mi sento tanto egoista nei suoi confronti non affrontando completamente la realtà dei fatti. Devo solo capire come e quando dirglielo. Ho promesso alla dottoressa che non mi sarei stressata e una litigata in questo momento potrebbe mettere a rischio tutto, i primi tre mesi sono i più difficili e già ho subito abbastanza pressioni nel giro di così poche settimane.

Dopo aver cenato siamo sul divano accoccolati a guardare un drama. O meglio io sto guardando un drama mentre Jongdae non stacca gli occhi dal suo cellulare. Non capisco cosa stia facendo, in Corea è mattina presto e non credo che stia massaggiando con qualcuno. Cerco di buttare l'occhio sul suo cellulare ma senza risultato. "Amore che guardi?" chiedo all'improvviso. "Nulla, stavo leggendo il notiziario, mi piace rimaner informato su quello che succede" eppure non lo vedo tanto sincero. Cerco nuovamente di buttare l'occhio su quello che sta guardando... noto una foto. Quello è Junmyeon, ma non riesco a leggere altro perché Jondae appoggia il telefono sul divano e mi inizia a baciare. Mi stacco. "Dai amore, dimmi che c'era scritto! Ho riconosciuto la foto del leader... Era un articolo sugli Exo?" mi accarezza il viso e mi sorride. "Davvero cucciola non è niente, dai andiamo a dormire" ricambio il sorriso e lo seguo... eppure ho la sensazione che non me la racconta giusta...

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