46.
Let you go
Drift away into nothing
Cause I don't know you, I don't know you now
(Boys Of Fall-Distance)Alycia raggiunse Eliza, Bob e Lindsey in giardino. Sembrava irritata.
«Rachel si è addormentata, spero non si svegli. Posso sapere cos'è successo?» esordì. Lindsey si morse il labbro.
«Niente di che. Stavamo chiacchierando del più e del meno.» rispose Bob.
«Te l'hanno mai detto che per essere un attore menti davvero da schifo, Morley?» lo zittì Eliza. Anche lei si stava innervosendo. Nonostante tutto, aveva a cuore il bene di Rachel. Lindsey e Bob si scambiarono un'occhiata d'intesa. La statunitense prese coraggio. Accese il computer, mostrando alle due australiane i dati rubati dal computer di Jason.
«Ci ha aiutato a decriptare i file. Non so, probabilmente ripensare a Franklin deve averle fatto male. Mi dispiace.». Alycia scosse il capo. Ritornò dentro casa, sbattendo la porta. Lindsey provò a dire qualcosa, ma Eliza le fece segno di tacere.
«Ma cosa pensavate di fare? Non siete in un film! Certe cose non passano in cinque minuti, Rachel aveva appena cominciato a stare meglio!» li rimproverò.
«Eli, noi stiamo facendo di tutto affinché Christian possa tornare a casa. Mi dispiace per la ragazza, ma noi abbiamo agito nel tuo interesse.» cercò di essere ragionevole Bob.
«Il mio interesse non è più solo mio. Il giorno che lo capirai sarà troppo tardi. Ho Alycia, adesso. E lei tiene a Rachel come se fosse una sorella. Non posso ignorare questa cosa, spero che tu sia d'accordo con me.» replicò Eliza, fuori di sé. Si passò una mano fra i capelli.
«Volevamo solo aiutarti. Perché devi essere sempre così egoista?»
«Se non volere che una ragazza già sofferente di suo abbia un'ulteriore crisi rende di me un'egoista, non so che dirti.»
«Adesso basta, smettetela!» urlò Lindsey, afferrando i due australiani per le orecchie e costringendoli a fermare quell'assurdo litigio. A nulla valsero le loro suppliche, la statunitense teneva saldamente i loro lobi fra le mani.
«Ascoltatemi bene: avete ragione entrambi. Bob, noi avremmo dovuto essere più accorti e, magari, parlarne con Eli e Alycia. Eliza, tu invece devi però capire che noi abbiamo agito spinti dal desiderio di aiutarti a riprenderti Christian. Perciò, ora smettetela.»
«Va bene, però mollaci le orecchie.» mormorò Eliza, dolorante. Lindsey li lasciò andare e li osservò divertita massaggiarsi i lobi.
«Vi chiedo scusa per la mia reazione. Non accadrà più.» dichiarò Eliza.
«Scusaci tu.» disse Bob, mettendosi a sedere sul prato. Eliza lo seguì poco dopo, affondando il volto fra le mani.
«Vorrei fosse tutto più facile, soprattutto con Aly. Va a gonfie vele fra noi, ma è come se non riuscisse a staccarsi definitivamente dal suo passato, come se ne fosse costantemente risucchiata. Ho paura per lei, temo che non porterà a nulla di buono.» spiegò. Lindsey le si accucciò di fronte.
«Eli, non puoi pretendere che cambi da un momento all'altro. Le ci vuole tempo.». Eliza annuì. L'amica le baciò con tenerezza la fronte e si sedette accanto a lei. Prese il portatile e fece per scorrere i file, quando una ancora infuriata Alycia aprì di colpo la porta. Lo sguardo era duro e, per un attimo, i suoi tre colleghi ebbero l'impressione di trovarsi di fronte a Lexa. Eliza si alzò e le andò incontro, ma Alycia le fece cenno di fermarsi.
«Sono ancora arrabbiata. Se sono qui, è solo perché ho a cuore il bene di Chris, nient'altro.» asserì. Eliza avrebbe voluto capire come mai ora sembrava essere arrabbiata anche con lei, ma lasciò perdere. Le due australiane raggiunsero Bob e Lindsey. La statunitense cominciò a mostrare i file.
«Cosa sono?» chiese Bob.
«Altre transazioni, a quanto pare, sia in entrata, che in uscita. E i nomi sono belli importanti.» osservò Lindsey, indicando lo schermo. Gli altri tre attori sgranarono gli occhi.
«Politici, attori, cantanti, giornalisti, finanzieri... Qui ce n'è da far saltare il Paese e non solo.» commentò Alycia, sconvolta da quella scoperta.
«Beh, portiamo tutto a Campbell?» propose Eliza.
«Non possiamo.». Si girarono tutti verso Bob. Aveva una mano sul volto, l'altra serrata in un pugno.
«Ma cosa stai dicendo?» si innervosì Alycia.
«Ragazze, se salta Franklin, implode tutto. È questo che volete?». Eliza vide le pupille di Alycia farsi sempre più sottili.
«Ma ti senti, Morley? Hai la minima idea di quello che ha fatto Franklin a me, Eliza e Rachel? Ho perso un amico per colpa sua!». Teneva l'attore per il colletto della camicia e l'aveva costretto al muro. Era fuori di sé.
«Io voglio disintegrare lui e questo lurido sistema. Se non sei con me, puoi benissimo andare a quel paese, Bob. Ma restaci, perché se ti dovessi vedere in giro ti spaccherei la faccia!». Eliza la strattonò, allontanandola da Bob. L'attore si sistemò la camicia. Scosse il capo.
«Non sto dicendo che non voglio fare nulla. Desidero quanto te che quel bastardo vada in galera. Io sto dalla vostra parte, devi credermi. Semplicemente, gradirei non vedere il mondo dissolversi sotto i miei piedi. Non ti sto chiedendo di continuare ad accettare il sistema in cui siamo immersi, ma di andarci piano.» si spiegò. Alycia parve calmarsi. Le doleva ammetterlo, ma Bob aveva ragione.
«E cosa pensi di fare?» domandò Alycia.
«Il nostro primo obiettivo è riprenderci Christian. Perché non usiamo questi file per indurlo a ridarcelo?»
«Non mi piace, Bob. Franklin è pericoloso.» obiettò Eliza.
«Marie è molto convincente.» ribatté lui. La bionda si voltò verso Alycia. La mora ndossava una canotta e i segni dell'agguato ai suoi danni erano ben visibili sotto la spallina.
«No. Preferisco affondare con tutto questo, piuttosto che mettervi in pericolo.» disse, alzandosi e strappando il computer dalle mani di Lindsey. Corse verso la macchina. Aprì lo sportello e appoggiò il computer sul sedile posteriore. Fece per accomodarsi in auto, quando Lindsey la afferrò per il polso.
I suoi occhi scuri la imploravano di restare.
«Rachel è viva per miracolo, Alycia pure. Non posso più rischiare.» dichiarò.
«Eli, non farlo!» esclamò Bob. Eliza si voltò verso Alycia. La mora cercò di dire qualcosa, ma non ci riuscì.
«Hai appena detto a Bob che gli avresti spaccato la faccia se non avesse portato tutto a Campbell. Cosa è cambiato in questi due minuti?» si irritò Eliza. Alycia chinò il capo.
«È cambiata la responsabilità che ora abbiamo, Eli. Ma ci pensi alle conseguenze?»
«E tu? Come puoi dire una cosa del genere? Hai perso uno dei tuoi migliori amici, quella che consideri tua sorella ha rischiato di morire e io sono stata quasi violentata per strada! Fai come vuoi Aly, fermami, poi però vai da Rachel, guardala in faccia e spiegale bene la storia delle conseguenze!». Alycia non rispose. Chinò il capo, incapace di fare una qualsiasi mossa. E quando Eliza mise in moto la macchina, i tre attori non poterono fare altro che osservarla andarsene.
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Crying Over You
Fanfiction«Ehi, no!» esclamò Eliza, ma non poté fare nulla. La vide gettarsi giù. «Eli, la polizia è qui. Ma che succede? Dov'è?» chiese Alycia, entrando improvvisamente. Quando intuì cosa era successo, si portò le mani davanti alla bocca, inorridita. Eliza s...