2.
When I say I'm sorry
Will you believe me?
Listen to my story
Say you won't leave me
When I say I'm sorry
Can you forgive me?
(Daughtry-Sorry)Non poteva crederci. Non era possibile. Con tutti i locali che c'erano, proprio in quello dovevano entrare? Si precipitò in bagno, cercando di risultare il meno sconvolta possibile. Si appoggiò al muro e scoppiò a piangere a dirotto, scivolando sul pavimento. Non avrebbe mai pensato di poterlo rivedere e invece lui era lì e lei gli avrebbe addirittura portato la cena. Non era mai stata così terrorizzata in tutta la sua vita.
«Che diamine ci fai tu qui?». Si voltò. Alycia la fissava, furiosa. La ragazza deglutì.
«I-io...» provò a dire, ma le parole le morirono in gola. Lo schiaffo arrivò, doloroso. Se lo meritava, dopotutto.
«Pensavo fossi morta quella sera. Ho visto la finestra aperta, il sangue sull'asfalto. Poi, quando hanno detto che non ti avevano trovata, ho immaginato il peggio. Sono passati tre anni, Rachel. Tre anni!»
«Cosa vuoi che ti dica? Mi dispiace.» replicò la ragazza. Alycia scoppiò a ridere.
«Ti dispiace? No, la verità è che non te ne può fregare di meno. Né di Christian, né di me.» asserì.
«È proprio perché mi interessava il vostro bene che me ne sono andata. Ma cosa ne vuoi sapere tu?» ribatté Rachel. Alycia avrebbe voluto tirarle un altro schiaffo.
«Glielo dirai?» domandò improvvisamente Rachel. L'australiana sospirò.
«Dovrei.»
«Già.». Alycia le si sedette accanto. Restarono in silenzio per un po'.
«Pensavo ti avessero tagliata fuori dalla serie.» esordì poi Rachel.
«È una sorpresa per la prossima stagione. Lo è stata anche per me.» spiegò Alycia.
«Sono contenta che tu sia viva.» confessò poi, di getto. Rachel annuì in silenzio.
«È cresciuto. Assomiglia a mia mamma.». Alycia deglutì. Iniziava a sentire un groppo in gola.
«Ti conviene tornare di là, si staranno chiedendo che fine hai fatto.» disse infine Rachel.
«Io non...»
«Devi. Vi porterò la cena.». Alycia annuì, alzandosi da terra. Tornò al tavolo di malavoglia, sforzandosi di mostrarsi serena.
«Alla buon'ora, dov'eri finita?» chiese Eliza.
«Scusate, non mi sentivo troppo bene con lo stomaco. Avrò preso freddo.» mentì. Nessuno dei suoi amici sembrò veramente credere a quella bugia, ma lasciarono correre. Solo Eliza si voltò verso di lei, insistendo con lo sguardo. Non se l'era bevuta e sembrava abbastanza preoccupata.
«Sto bene.»
«Dopo ne parliamo.» non mollò la bionda. Alycia fece una smorfia e prese un pezzo di pane, spostando il suo sguardo sugli altri. Lindsey le sorrise.
«Ragazzi, davvero, sto bene.» provò a convincerli.
«Debnam-Carey, se lo dici tu.» ribatté Richard. Alycia roteò gli occhi, seccata. Non fece in tempo a replicare però, perché Rachel arrivò con il cibo. La osservò. La ragazza cercava di mantenere il sangue freddo, ma era palese che fosse agitata. Quando arrivò il momento di servire Eliza e Christian incespicò. Fu un attimo, l'attrice si trovò cosparsa di cibo. Rachel indietreggiò, nel panico più totale.
«Io... Mi dispiace, glielo giuro.». Eliza le sorrise, facendole segno di non preoccuparsi.
«L'aiuto a pulirsi.»
«Non ti preoccupare, tanto era da lavare.» minimizzò Eliza. Rachel si diede mentalmente dell'idiota. I suoi occhi incrociarono quelli di Alycia. L'australiana le fece cenno di calmarsi, ma ormai la frittata era fatta. Rachel non resistette oltre e scappò via. Alycia avrebbe voluto alzarsi e correrle dietro, ma avrebbe dovuto dare troppe spiegazioni e non se la sentiva.
«Al diavolo.» imprecò Eliza, alzandosi e lanciandosi all'inseguimento. La trovò fuori, tremante. Di fronte a lei un energumeno le stava urlando addosso.
«Lo sai cosa succederà ora!» abbaiò. La ragazza teneva il capo chino. L'uomo l'afferrò per un braccio, violentemente. Elizà decise di non aspettare oltre. Doveva intervenire.
«Ehi, lasciala in pace!». Rachel si voltò. Questa era l'ultima cosa che avrebbe voluto accadesse. L'energumeno grugnì e le lasciò il polso.
«Ti è andata bene, ma sappi che il signor Franklin non sarà clemente come me.» sibilò, infine. Rachel sentì un brivido salire lungo la sua schiena. Restò immobile, con gli occhi ancora chiusi. Di colpo, le gambe cedettero. Attese l'impatto con l'asfalto, ma non avvenne. Aprì gli occhi. Eliza l'aveva presa al volo. L'aiutò a sedersi in un luogo appartato. Mentre Rachel riprendeva fiato, la studiò. Era una ragazza giovane, molto più di lei. Probabilmente, era più giovane anche di Alycia. Aveva lunghi capelli scuri e i suoi occhi nocciola facevano trasparire un velo di tristezza e profondo dolore.
«Ma tu stai morendo di freddo. Vuoi tornare dentro?» domandò preoccupata. Rachel fece segno di no con la testa.
«I-io...» esordì, ma fu interrotta, dall'arrivo di Alycia e Bob.
«Va tutto bene?» chiese la mora. Rachel capì che era seriamente preoccupata per lei, ma che non poteva di certo parlarle in modo diretto. Annuì, senza dire una parola.
«È ora che vada. Devo tornare al lavoro, scusatemi.» asserì. Provò ad alzarsi in piedi, ma le gambe le cedettero di nuovo. Alycia la prese al volo.
«Eliza, resto qua io. Tornate da Chris, vi starà aspettando.»
«Ma...» protestò la bionda.
«Prima stava chiedendo di te, Eli. Bob, ti prego, portala dentro.». Il ragazzo confermò quanto detto e Eliza non poté fare altro che cedere. Si sporse verso Rachel e le accarezzò una guancia. Prese un fazzoletto pulito dalla tasca della giacca e, trovata una penna, ci scrisse sopra.
«Questo è il mio numero, non esitare a chiamare se hai bisogno.». Rachel sobbalzò.
«Ah, io sono Eliza, comunque.».
«E io Bob.» si intromise il ragazzo, presentandosi pure lui.
«Aly, non ti presenti?» chiese poi. La ragazza avrebbe voluto prenderli a schiaffi. Inspirò profondamente e poi espirò.
«Io sono Alycia, piacere.». Rachel si lasciò sfuggire un impercettibile sorriso divertito. Sotto sotto, quella situazione stava assumendo tratti surreali. Chissà se Eliza le avrebbe mai dato il suo numero se solo fosse stata a conoscenza della sua vera identità.
«Io sono R... Roxy.-. Alycia scosse il capo. Non poteva crederci. Dalla padella alla brace. E la serata non era ancora finita.

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Crying Over You
Fanfiction«Ehi, no!» esclamò Eliza, ma non poté fare nulla. La vide gettarsi giù. «Eli, la polizia è qui. Ma che succede? Dov'è?» chiese Alycia, entrando improvvisamente. Quando intuì cosa era successo, si portò le mani davanti alla bocca, inorridita. Eliza s...