Più Yuriti più amore (III)

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Per qualche strano principio, le feste dei film finiscono sempre a mille, senza che una punizione rovini il divertimento. Mi accorgo che la mia vita non è una pellicola, quando alle quattro di mattina il cellulare suona e un coro di strilla esce dall'altoparlante del Nokia: mia madre. Da quanto grida, devo allontanare il telefono dall'orecchio: "Nina!", "A casa!", "Branco di idioti!", "Guai seri!"

Vinco così una punizione di una settimana. Niente Pink, niente televisione, niente torta di compleanno per la festa in famiglia. Suono i campanelli del vicinato e ringrazio le vecchiette per non avere chiamato i carabinieri, pulisco il giardino, disinfesto la casa dalle bottiglie di alcol che Yuri, alla faccia del mago, ha nascosto in ogni angolo disponibile, per paura di rimanere a secco.

Quando torno a scuola, la classe non fa che parlare della festa. Nicola, nel sentire le parole "alcol" e "castigo", libera un sospiro di disappunto e va in bagno, getta un seme nei pensieri, che ultimamente stia vivendo l'adolescenza da sciocca.

Spruzzo quel seme di diserbante, prima che getti un germoglio di dubbio, soprattutto perché è passata una settimana e la punizione è finita.

Meno sette giorni al weekend con Marco.

«Nina, prima di uscire, passi a prendere le pastiglie per la nonna?» mi chiede mia madre, quando capisce che ho finito i compiti. «Ah, porta le ricette. Te le ho lasciate sulle scale.»

Ci vado volentieri, non una parola di protesta, perché adoro mia nonna, mi difende sempre dalle critiche e dalle angherie di zio Damiano, mi sostiene sempre nei battibecchi con Simone.

E poi il pensiero che manchi una settimana all'incontro con Marco...

Anche se la commessa della farmacia è simpatica come la sabbia nelle mutande, entro raggiante e marcio dritta verso la cassa, allungando le ricette mediche.

«Le trovi lì, da qualche parte.»

Oltre che simpatica è anche molto precisa! Ci sono miriadi di scatolette e flaconi, di tutti i colori e di tutte le forme, dalle creme per l'acne, alle pomate per gli strappi muscolari. Inizio a leggere le etichette, nella speranza che i prodotti siano disposti secondo un criterio alfabetico, quando all'improvviso il cellulare suona.

«Stefano, dimmi!»

«Vieni con me da Biagio?»

Ha una strana voce, rauca, cartavetrata che gratta sul legno, il difficile sforzo di cancellare i dislivelli di una superficie disomogenea.

«Non sapevo dovessimo vederci oggi pomeriggio» gli dico. Deve avere preso il raffreddore, colpa di quel bagno nel lago, anche se è passata una settimana. «Sono in farmacia per mia nonna, ma ci metto un attimo e poi sono libera.»

Continuo a cercare i medicinali e intanto il cellulare crepita qualche sussurro, colpa del pessimo segnale.

«Marco non ti ha detto niente?» mi chiede.

«No, non lo sento da ieri sera. Perché?»

Silenzio dall'altra linea. Smetto di cercare i farmaci. Stefano è strano. È come se avesse un segreto, come se stesse cercando di custodirlo e allo stesso tempo di rivelarlo, indeciso sul da farsi.

«In che farmacia sei?»

«Che è successo?» rispondo con una nuova domanda.

Il cuore inizia a battere per l'ansia, una paura sbiadita, senza colori, nome e motivo, un'incognita che mi schiaccia a terra. Blocca i movimenti e manda in panne i pensieri.

«In che farmacia sei?» ripete Stefano. Non è da lui avvolgersi di mistero. Di natura è schietto.

«Quella dietro casa mia, vicino al supermercato» rivelo.

La farmacista mi guarda e anche lei sembra spaventata. Deve aver capito che qualcosa non va. Stefano sospira, lo sento deglutire.

«Aspettami lì.»

Riaggancia.



Note d'autrice:

Lo so, faccio pena a dividere i capitoli. La seconda parte era infinita e questa brevissima. Per giustificarmi... il capitolo sarebbe unico, è solo per Wattpad che li divido in tre parti.

Per il prossimo mi auto-censuro. Credo che aggiornerò giovedì, tanto è già pronto, e poi migrerò in un atollo sperduto in mezzo all'oceano (vi sto dando una meta finta, così non risalirete mai a quella vera). 

Perdonate l'idiozia e l'inutilità del capitolo. A differenza di "Come vento", qui ci sono molte scene di passaggio, ma spero siano risultate comunque gradevoli.

Buona domenica e grazie a tutti <3

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