Ci sono ragazze che per cambiare vita tagliano chilometri di chiome fluenti in un orrendo caschetto alla Fantaghirò. Ce ne sono altre che corrono in profumeria a comprare un'inguardabile tinta blu Puffo o rosa Big Bubble.
Sarà che i miei capelli sono sacrosanti, sarà che un colore insolito già lo hanno, il parrucchiere non è la soluzione adatta a me. A quelle ragazze vorrei invece suggerire un metodo infallibile per dare una svolta alla monotonia: prendersi la propria migliore amica in casa. Perché è quello che la migliore amica in questione sta facendo con me!
Ho sempre saputo che Valentina fosse un tornado di disordine: reggiseni dimenticati in bagno, trousse di trucchi aperte sul marmo accanto al lavandino, scarpe non allineate fuori dall'uscio di casa.
Valentina vive con me da due giorni e nell'arco di queste quarantotto ore non ho avuto nemmeno il tempo di pronunciare il nome di Marco Zuccato. Sono stati due giorni di shopping online, dolci al cioccolato, smalti sulle unghie, boccoli con bigodini e arricciacapelli.
Fino a quando, con il calare della sera, accoccolate sul divano davanti a Cime tempestose, non abbiamo sentito la stanchezza e la depressione assalirci. È stata la volta del gelato a grandi cucchiaiate e dei singhiozzi davanti alla morte di Catherine Earnshaw. Così mentre Olivier Laurence, nei panni di Heathcliff, pronuncia lo straziante discorso per la sua amata, io e Valentina facciamo fuori una scatola di fazzoletti.
"E io elevo una sola preghiera, la ripeterò fino a che la lingua non si sia seccata" recita l'attore nello schermo. "Catherine Earnshaw, possa tu non trovare pace finché io avrò vita; dicesti che io ti avevo uccisa, perseguitami allora. Sii sempre con me, assumi qualsiasi forma, fammi impazzire! Solo non lasciarmi in questo abisso dove non riesco a trovarti. Dio! Non ci sono parole per dirlo. Non posso vivere senza la mia vita. Non posso vivere senza la mia anima!"
Valentina si soffia il naso con una tale prepotenza che spezza l'atmosfera tragica e cancella tutto il pathos. Ha gli occhi rossi e il moccolo che cola fino al labbro superiore.
«Un giorno capirò perché ti piacciono questi polpettoni strappalacrime, Nin!»
«Ma non lo vedi, Vale?» Punto dito e fazzoletto sporco verso lo schermo della televisione. Heathcliff si sta ormai disperando sul cadavere di Cathy. «Quanto è raro trovare due anime che si completino al punto di augurarsi persecuzione dopo la morte? E soprattutto perché noi non abbiamo le nostre metà di anima?»
Valentina mi tira contro la scatola dei fazzoletti. Crede però sia troppo leggera e per farmi più male mi lancia addosso un cucchiaino sporco di gelato al cioccolato.
«Sei scema?» mi chiede. «Tu ce l'hai la tua metà anima tormentata! E guarda come si sono ridotti questi due poveretti per le loro ossessioni! Questo film...»
«Libro.»
«Chi se ne frega» sbotta. «Questo film è la conferma alle mie parole di sempre. Insegna tutto quel che non si deve fare.»
A me sembra solo una delle più belle storie d'amore di tutti i tempi. Non posso negare di avere desiderato per quelle due povere anime un finale felice, ma, se mancasse la vena tragica, l'intero romanzo sarebbe svuotato di tutta la sua sacralità, di tutta la sua bellezza.
«Quindi?» le chiedo.
Valentina è scocciata e mi guarda come se fossi il suo peggiore incubo.
«Quindi per il lieto vivere, prendi Marco Zuccato, mettici una pietra sopra e impara a stare senza di lui» mi dice, ma poi un sospetto turba la linearità del piano. «O forse non lo puoi fare, Nin?»
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Binomio - 1
Teen Fiction[Teen fiction / Slice of life] Quando Nina varca la soglia del suo liceo, non sa ancora che finirà in banco con Marco Zuccato e che tra di loro nascerà una sintonia istantanea. Vittime della matematica e di un professore dispotico, si auto-definir...