Pianificazione

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Quando Hange si risvegliò, era ormai mattinata inoltrata. Involontariamente si strofinó entrambi gli occhi, incluso quello bendato, e ciò le procurò una intensa fitta di dolore. Nonostante fossero passati molti giorni da quella battaglia, non riusciva ancora ad abituarsi all'idea che ormai gliene restava solo uno.
Nella sua mente apparve di nuovo Moblit, che con quella spinta le aveva salvato la vita, a discapito della sua. Insieme, ne avevano passate tante, incluso l'aver scoperto che qualcuno riusciva a trasformare gli esseri umani in Giganti. Il volto le si fece cupo e triste.

<<Oh, Moblit... >>

Scostò la coperta e si mise seduta, sospirando e massaggiandosi una tempia. Ad un tratto, il suo sguardo cadde sul suo comodino e, proprio accanto agli occhiali, vi era posato un fiore bianco. Lo afferrò delicatamente e lo osservò: era una camelia bianca. Hange sapeva quasi tutto su piante e fiori: la sua mamma era una botanica e quando era bambina le insegnò tutto ciò che potette. Conosceva il significato dei fiori e le camelie si donano ai propri innamorati.
Adesso ricordava ogni cosa.

<<Levi!>>

Il viso le andò letteralmente in fiamme e istintivamente se lo coprì con entrambe le mani, come se temesse che qualcuno potesse vederla. Ancora non riusciva a credere che lui le avesse esternato i suoi sentimenti. Era sempre così presa dalle sue ricerche, che non si era mai accorta che anche lei gli voleva bene. Un bene che andava oltre il sentimento di amicizia e di cui solo adesso si era resa conto. Il cuore le batteva all'impazzata, come un tamburo.
Levi è sempre stato un uomo per cui le ragazze andavano letteralmente in estasi: tutte le volte che passavano per le strade, per compiere le spedizioni di ricerca, le sentiva urlare a squarciagola pur di attirare la sua attenzione. Ma lui è un uomo introverso e, davanti a certe scenate euforiche, manifestava sempre un evidente disappunto, come se tutto ciò gli recasse seriamente fastidio. Così lei, puntualmente, non perdeva l'occasione per prenderlo in giro sul suo carattere e sulle sue manie di pulizia.
E nonostante tutto, Levi si era innamorato di lei. Non riusciva a spiegarsene il motivo. Avevano due caratteri totalmente opposti: lei sempre sorridente, solare allegra e decisamente pazzoide, mentre lui apparentemente freddo e distaccato ma estremamente sensibile. Già, apparentemente freddo e la dimostrazione della sua sensibilità era quel bellissimo fiore che stringeva tra le sue dita. Lo portò verso il naso, per sentirne il buonissimo profumo e le scappò una risatina divertita.
Le tornò in mente la lettera che Ymir scrisse ad Historia: quando la lesse, per verificarne i contenuti, rimase molto colpita da quei sentimenti di amore puro che le due ragazze provavano reciprocamente, e adesso stava accadendo lo stesso tra lei e Levi.

<<Già...chi l'avrebbe mai detto!>> esclamò allegramente alzandosi dal letto e stiracchiandosi la schiena, consapevole di questa nuova situazione.

Quindi, posò il fiore sul comodino ed indossò gli occhiali.

<<Accidenti, oggi c'è la cerimonia della consegna dei distintivi!>> esclamò istericamente, dopo essersi improvvisamente ricordata dell'evento.

Come un fulmine, si tolse gli indumenti che aveva addosso dalla sera precedente e indossò l'uniforme da cerimonia. Corse in bagno, cercò di pulirsi il viso, si lavò i denti e raccolse i capelli come al solito. Indossò l'impermeabile ed entrò nell'anticamera che le faceva da studio. Sul tavolo c'erano posati ancora quei biscotti di due giorni fa. Avvertì brontolare lo stomaco: non aveva fatto in tempo a fare colazione. Li guardò ancora: in fondo, non sarebbe successo nulla se ne avesse mangiato solo uno prima della cerimonia, pensò mentre allungava la mano per afferrarlo.

<<Ehi, Quattrocchi!>>

Hange rimase letteralmente pietrificata nel sentire la voce di Levi provenire dalle sue spalle. Si voltò lentamente e lo vide appoggiato alla libreria, a braccia conserte, che la guardava con espressione severa e minacciosa.

Offri il tuo cuore - A Levihan Story.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora