Avevo smesso di andare all'università, ma non di studiare: ogni giorno, Kendra passava a darmi gli appunti delle lezioni. Spesso,mi forniva anche delle spiegazioni per le cose più difficoltose.
La maggiorparte delle volte, finiva che restava anche a pranzo o addirittura a cena, quando gli altri tornavano chi dal lavoro e, chi per motivi accademici si fermava all'università fino a tardi.
Le fui molto grato per il supporto e l'aiuto che mi stava dando.Arrivai all'ottavo mese di gravidanza; la pancia era diventata veramente ingombrante.
Di notte, facevo molta fatica a dormire perché, non trovavo mai la posizione giusta per poter prendere sonno.
Nonostante tutte le notti passate in bianco e, le occhiaie che mi arrivavano fino al mento, non riuscivo a smettere di pensare al giorno in cui, avrei stretto fra le braccia il mio bambino.
La stanchezza,era quasi nulla in confronto all'emozione che provavo ogni singolo momento ; ma ero ben consapevole che, le cose sarebbero diventate più difficili con la sua nascita.La sessione invernale, era già terminata da un pezzo .
Gli esami si stavano avvicinando e, in casa si respirava aria di tensione, soprattutto per chi come Jin e Jasmine , avrebbero conseguito la prima laurea.
Difficilmente riuscivamo a concederci un giorno per rilassarci , poiché tutti volevamo passare all'anno successivo.-Non riuscirò mai a ricordare a memoria tre libri interi di anatomia.- Disse sbuffando il mio migliore amico.
Aveva un aspetto a dir poco orribile e, di quel ragazzo sempre attento al proprio aspetto non c'era nessuna traccia: due occhiaie profonde e violacee, gli solcavano il viso dalla pelle di solito, perlacea e priva d'imperfezioni.
I suoi capelli rosa , sempre tenuti in ordine quasi maniacale , erano talmente scombinati che sembrava avesse in testa un nido di rondini .
Indossava la stessa maglietta bianca da giorni , macchiata in più punti dalla salsa delle pizze che si ostinava ad ordinare perché non aveva tempo di cucinare e, un pantaloncino corto dalla tonalità verde pino.La situazione doveva essere davvero disperata se,era arrivato al punto di trascurarsi così tanto; ma non era l'unico a viverla in questo modo. Persino Hobi e Jimin che , frequentavano una facoltà artistica erano preoccupati per gli esami.
-Hyung , prova a dormire un' oretta , se ti sforzi così tanto poi non riesci ad andare avanti.- Gli dissi con preoccupazione.
-Perché ,ho deciso di complicarmi la vita così tanto entrando a medicina? Io non voglio più fare il chirurgo. Mi fermo al sesto anno .- Mi rispose esasperato; tutto quel carico di studio lo stava facendo decisamente ammattire.
- Avanti , vai a farti una doccia e dormi un po' . Hai un'aspetto peggiore del mio.- Gli dissi con schiettezza, mentre massaggiavo le sue spalle.
Sbuffò di nuovo e, chiuse il libro.
- Hai ragione, dovrei proprio riposare ...- Mormorò stancamente.
Poi , si alzò e andò verso il bagno.
"Finalmente , sono riuscito a convincerlo." Pensai tirando un respiro di sollievo.
Quando , riuscii ad udire lo scroscío dell'acqua sorrisi soddisfatto e, mi misi sul divano a revisionare gli appunti di storia del cinema; era una delle materie più interessanti del corso e, avrei dato l'esame poco dopo il parto.
-Non vedo l'ora di vederti .Basta che non decidi di nascere proprio il giorno dell'esame..- Dissi abbassando lo sguardo sul mio pancione.
Il piccino in tutta risposta si mosse e, riuscii a notare distintamente un minuscolo gomito contrarsi.
Poggiai istintivamente la mano in quel punto e,restai ad accarezzarlo per un paio di minuti; dopodiché, colto da un sonno improvviso , mi addormentai sul divano con il quaderno sopra la faccia.Ma questo momento di relax, durò poco ; mi svegliai bruscamente , a causa del campanello che suonava con insistenza e,con la lentezza di un bradipo mi alzai dal divano ,poi raggiunsi la porta.
- Chi è ?- Domandai indispettito , sbirciando dallo spioncino; da quello che riuscii a vedere era una ragazza.
- Sono Park Jihyo, vorrei parlare con Jungkook. É in casa?- Mi chiese.
Io non conoscevo nessuna persona con questo nome.
-Sono io.- Risposi, leggermente spaventato; cosa voleva da me questa sconosciuta? E soprattutto come aveva fatto ad avere il mio indirizzo di casa?
- Non ti chiederò di farmi entrare, d'altronde ci siamo visti solo una volta. Però vorrei parlarti. Puoi uscire qui fuori?- Domandò di nuovo, con gentilezza.
Sospirai ed aprii la porta, facendo timidamente capolino con la testa.
In quel momento,riuscii a fare un primo collegamento; era la ragazza con cui avevo scambiato due parole, l'ultima volta che sono andato dal ginecologo.- Finalmente ci rivediamo!- Esclamò sorridente. Era vestita come l'ultima volta; una gonna a tubino nera e, una camicetta rosa a maniche corte.
- Sono impresentabile ma , siamo tutti sotto esami universitari . Ti prego di non badare al mio pessimo aspetto. Ma puoi entrare, così siamo più comodi.- Le dissi aprendo la porta; poi , la feci accomodare sulla poltrona.
- Ci sono passata anche io , non preoccuparti. Ti starai chiedendo come mai sono qui vero?- Mi domandò, mettendosi seduta con le gambe incrociate.
- Si , come hai preso il mio indirizzo?- Le chiesi , con curiosità.
- Dunque , io sono una giornalista ho chiesto i tuoi dati all'università. All'inizio , volevo cercarti lì , per non essere invadente. La tua storia é davvero interessante e volevo fare un articolo su di te , sperando di sensibilizzare le persone. Quel giorno , quando ci siamo parlati mi hai dato la forza necessaria per portare avanti la mia gravidanza e, ora sono veramente felice di aver fatto la scelta giusta. Quindi, sono qui anche per ringraziarti .-
Quando finì di spiegarmi tutto , Jihyo mi rivolse un sorriso sincero e , compresi che non aveva brutte intenzioni.
- Posso pensarci un po' ? Se mi lasci un recapito riuscirò a farti sapere quando ho un po' di pace . - Le dissi , con perplessità.
-Certo , ovviamente é una cosa senza impegno. Se vorrai, censurerò anche il tuo nome per non ricevere ulteriori seccature.- Rispose ,lasciando muovere la frangetta in modo buffo.
- Era la cosa che più mi preoccupava. In caso dovessi accettare , vorrei che il mio nome non venga menzionato.- Le dissi soddisfatto.
Poi,le chiesi se desiderasse qualcosa di fresco prima di andare; accettò volentieri ed andai in cucina, per prendere due bicchieri con del succo d'aloe vera. Chiaccherammo ancora un po' , come due vecchi amici e,le diedi alcuni consigli per la gravidanza.Dopodiché se ne andò,ringraziandomi ancora per essermi reso disponibile e, mi lasciò un biglietto da visita con il suo numero di telefono.
Angolo cottura :
Ciao fanciulli , scusatemi se non ho postato ultimamente :')
Ma ho deciso, che seguirò uno schema di pubblicazione piuttosto rigido dalla prossima settimana poiché, parteciperò ad un contest di scrittura che si terrà sul profilo di rememberyourlife .
Se siete interessati anche voi a partecipare , andate a dare un'occhiata al suo profilo !!Ritornando a noi , aggiornerò questa storia una o due volte alla settimana così posso dedicarmi ,alla storia che parteciperà al contest.
Per il resto, buona lettura 😉❤️
E alla prossima!
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My Little Secret |Taekook|
FanfictionJungkook é un ragazzo molto maturo per la sua età. Da sempre dedito allo studio si trasferisce a Seoul, la capitale della Korea del sud , per continuare i suoi studi e coronare così, il suo sogno di diventare regista. Ma per Jungkook le cose non son...