My little secrets

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-Beh, dunque mi chiamo Kim Taehyung, ho quasi 25 e ho vissuto per un periodo a Daegu...- Iniziò a raccontarmi, con un'espressione buffa sul viso.

- Sii serio, queste cose già le so Hyungie.- Dissi, alzando gli occhi al cielo.

Sembrava stesse prendendo la mia richiesta in modo superficiale; lo capivo dal tono in cui, mi stava parlando.
Ma, quando lo guardai dritto negli occhi, compresi che in realtà avesse timore di qualcosa a me sconosciuto.

Cosa mi stava nascondendo?
La sua espressione sul volto cambió, all'improvviso; prese un respiro profondo e si schiarì la voce.
D'altro canto, io ero estremamente curioso di conoscere la sua vita prima d'incontrarci.

-Promettimi che, anche dopo averti raccontato la mia storia fra noi non cambierà nulla.- Mi disse, con un leggero tremolio nella voce.

Era di questo che aveva paura?

-Non cambierà nulla.- Gli risposi con calma; poi, afferrai una sua mano e la strinsi fra le mie.

-Va bene allora ti dirò la verità.- Disse con un sospiro talmente forte, da far spostare leggermente i capelli.
In un'altra occasione, sarei scoppiato a ridere; ma in questo caso, decisi di trattenermi dal farlo.

Era davvero così terribile quello che si portava dentro?

Tanto,da dover pensare ad una probabile rottura fra noi due?
Più, andavo avanti con questa storia; più una parte di me, se ne stava pentendo.
Ma, dovevo scoprire chi era il padre di mio figlio a tutti i costi.

Nell'esatto momento in cui lo guardai, Taehyung boccheggiò come un pesce fuor d'acqua, poi abbassò lo sguardo cercando di non far incontrare i nostri occhi.

- Hai uno sguardo troppo limpido e cristallino. Non riesco a sostenerlo perché, sento di avere la coscienza sporca nei tuoi confronti.- Mormorò, continuando a tenere il viso basso.

- Avanti Hyung se, non parli mi arrabbio seriamente e me ne vado, lasciandoti qui.- Gli dissi leggermente irritato.

Non rispose, ma in compenso tirò fuori un porta lenti a contatto, lo svitò e si tolse quelle che portava, rivelando così due occhi chiarissimi;erano così belli che restai a contemplarli per tutto il tempo.
Poi, prese dell'acqua da un bicchiere e,si bagnò due ciocche di capelli. Il colore nero, se ne andò svelando questa volta dei ciuffi dalla tonalità bionda, così chiara da sembrare quasi innaturale.
- Sono affetto da una forma di albinismo parziale.
I miei genitori sono persone molto all'antica e, hanno una mentalità davvero chiusa, facendomelo sempre pesare.

Mi hanno sempre rinfacciato, quanto io sia sbagliato per loro.

Sanno anche che sono omosessuale e, sono stato minacciato innumerevoli volte che se, mi sarei fidanzato con un ragazzo, mi avrebbero rovinato la vita in ogni modo possibile. Perciò, una sera incontrai tua sorella e mi ci fidanzai dopo poco tempo.

Loro erano entusiasti, stravedevano per lei poiché, pensavano che fossi "guarito".

Ma alla prospettiva di una vita infelice, con una persona orrenda al mio fianco che, non mi avrebbe neanche dato la gioia di diventare padre, non mi piaceva per niente.

Avevo paura di loro perché, sapevo di cosa sono realmente capaci.

Ma, allo stesso tempo volevo fuggire da quella vita che, mi calzava stretta come un abito troppo vecchio.

Tutto questo, prima di conoscere te.
Mi sei piaciuto sin dal primo momento che ci siamo visti.
Ti confesso che: in un primo momento ero davvero geloso dei tuoi amici perché, avevano la fortuna di stare con te tutti i giorni.
Non volermi male, ma sapevo già che potevi avere dei figli; mi è stato detto da tua sorella per prenderti in giro.
L'ho scoperto proprio quel giorno in cui, sei scappato via dai tuoi genitori; non ti nascondo di aver preso sin da subito le tue difese, perché non sopportavo il fatto che si rivolgesse in quei toni sprezzanti nei tuoi confronti.

A malapena la sopportavo, da quel momento in poi cominciai seriamente ad odiarla. Successivamente, decisi di tentare la fortuna e provarci con te, però eri così distaccato alcune volte che, pensavo addirittura di non piacerti affatto; quando ci siamo baciati la prima volta, mi sono tolto ogni dubbio e ho provato cosa significasse amare ed essere amati per la prima volta.

Quando mi hai detto che aspettavi un bambino, ero felicissimo Kookie.
Ma, non avrei mai pensato che sarebbe successo così presto.
In un primo periodo ho pensato addirittura di averti rovinato la vita; mi sono sentito in colpa ogni giorno.
Poi, ho visto il tuo immenso coraggio nell'affrontare tutto questo, decidendo di diventare forte con e per te.

Ultimamente, stiamo vivendo un periodo davvero stressante e, ho quasi dimenticato di avere una famiglia. Quindi, ti chiedo scusa per averti trascurato; ci sono gli amici, ma hai anche bisogno di me come io ne ho di te.-

Quando Taehyung, finii di raccontarmi tutto restai senza parole; non ero arrabbiato con lui. Non m'importava neanche che soffrisse di una malattia che lo avrebbe solo reso più unico.
Gli feci un sorriso e, strinsi la sua mano più forte.

- Se é solo questo, spiegami per quale motivo dovrei cambiare le cose fra noi?- Gli chiesi con dolcezza.

-Perché non sono normale.- Mi rispose e scoppiai a ridere nervosamente.

-Hyungie, ti sembra normale che un ragazzo possa avere dei bambini come una donna? Andiamo su. Se i nostri bimbi nasceranno albini o come me, saranno solo unici come noi due. Non ti lascerò per questo motivo.- Dissi cercando di tranquillizzarlo.

-Come tu hai accettato me, io lo farò con te ; fa anche questo parte dell'amore.- Continuai.

Taehyung, in quel momento mi guardò negli occhi; aveva uno sguardo dolce anche se pieno di lacrime. Mi alzai, andai a sedermi sulle sue gambe e, lo strinsi in un abbraccio che durò molto tempo.

- Resterai con me Kookie? - Mi domandò di nuovo.

- Fino alla fine Hyungie.-

Dopo aver detto ciò, le nostre labbra si unirono in un lungo e dolce bacio.
Ora che sapevo e avevo le certezze di cui avevo bisogno, non lo avrei più lasciato andare.

Angolo cottura:

Oggi mi sento dolciosa, perciò volevo trasmettere questo Mood anche a voi.
Schifate i genitori fittizi di Taehyungie.

E buona lettura 😉❤️

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