XL

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Ad un mese di distanza dalla nascita di nostro figlio, io e Taehyung ci siamo trasferiti nell'appartamento che, ci aveva regalato il mio migliore amico.

Finalmente, si poteva dire che eravamo pronti alla nostra vita di coppia.
All'inizio sembrava tutto così idilliaco e perfetto che, mi sembrava quasi di vivere in un film dove il protagonista, aveva tutto quello che desiderava nella propria vita.
Però, ci sono stati alcuni momenti in cui spesso litigavamo, per via di cose piuttosto stupide; ma si risolveva tutto quasi nell'immediato perché, non riuscivamo a tenerci il muso troppo a lungo.

Le cose, iniziarono a precipitare esattamente quando Jongho aveva appena compiuto il quinto mese di vita: Taehyung, quella sera tornò a casa molto tardi.
Era stato ad un Meeting di lavoro e, si era trattenuto più a lungo del previsto.
Aveva un'espressione indecifrabile sul viso, lo sguardo perso e puzzava leggermente d'alchool.

Non era ubriaco, ma ne aveva bevuto abbastanza da farlo andare fuori di testa; iniziò a gridarmi contro e, mi urlò delle cose tanto orribili da farmi rabbrividire ancora adesso soltanto a pensarci.
Poi uscì dalla porta di casa e, non tornò né il giorno dopo né quelli seguenti; da lì compresi che, ci aveva abbandonati.

Mi sentivo profondamente ferito e mortificato.
Cominciai lentamente a chiudermi di nuovo in me stesso, lasciando da parte gli altri e isolandomi.
Fuori casa, ero la persona più serena e tranquilla del mondo; ma una volta tornato nel mio appartamento, la tristezza e il senso di vuoto s'impadronivano di me.

Avevo persino smesso di andare dai miei amici e vicini di casa; tutto questo, finché Jin non mi fece una strigliata di quelle sensazionali.
Mi stette accanto, senza mai lasciarci soli, aiutandomi a riprendere in mano la mia vita.

Passò un anno e Jongho, era cresciuto diventando un bellissimo bambino dal temperamento vivace.
Aveva due guanciotte paffute e i capelli leggermente mossi e lunghi, il sorriso quasi squadrato e lo sguardo sognante; tutto mi ricordava costantemente, la mia unica relazione finita ma non dimenticata perché, non smisi mai, neanche solo per un istante di amarlo, desiderando ogni giorno che tornasse.

Una parte di me, non riusciva ancora a realizzare quello che successe quella notte; mentre, il mio raziocinio continuava a dirmi di andare avanti.
La vita, non si sarebbe fermata per farmi un piacere.

Fu un periodo molto duro per me; ma cercai comunque di risollevarmi e, presto si videro anche i primi risultati:
Mi laureai in cinematografia e, ben presto trovai il mio primo lavoro come regista di spot pubblicitari.
Guadagnavo abbastanza bene per potermi permettere una baby Sitter
part-time, ma comunque cercavo lo stesso di essere una figura presente nella vita di mio figlio.
Tutto sommato, me la passavo anche abbastanza bene nonostante non fossi del tutto felice.
Perché mancava qualcosa nella mia vita; o meglio qualcuno ed era proprio Taehyung.

Era come il pezzo mancante di un puzzle per avere il quadro completo.

Mi sembrava di vivere sempre di più una vita a metà; ma nonostante questo, cercavo di essere forte per me ed il mio piccolo.

Un pomeriggio, però le cose cambiarono di nuovo: era il mio giorno libero e fuori, il tempo era splendido.
Decisi, di uscire per fare una passeggiata in compagnia del mio migliore amico.
- Appa dove andiamo?- Mi chiese, notando che prendevo il passeggino.

- Zio Jin vuole portarci a mangiare il gelato.- Gli risposi in tono dolce e, su quel faccino paffuto spuntò un sorriso felice.
Il campanello della porta suonò e, andai ad aprire con un Jongho incredibilmente contento al seguito.

- Come sta il mio nipotino preferito?- Gli chiese Jin, dandogli un bacio sulla guancia.

- 'To benne! - Rispose il piccino, ridacchiando.

My Little Secret |Taekook|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora