XXXXI

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<< Jungkook sei un cretino. Pensi veramente che funzionerà?>> 

Jin, non era arrabbiato; ma bensì furioso.
Gli avevo raccontato di Taehyung quella sera stessa e, non l'aveva presa molto bene.

Ha ragione, ma non posso semplicemente perdonarlo e far finta che vada tutto bene.

<< Appa, clettino!>> Ripeté a pappagallo Jongho, ridendo come un matto; si ribaltò sul vecchio divano color pesca, rotolandosi più e più volte da un cuscino all'altro.

<< Jongho! Non ripetere quello che dice zio Jin!>> Lo rimproverai.
Smise subito di ridere, sul suo visetto allegro si formò un magone e poi iniziò a piangere.
Mi sentivo in colpa, ma non mi piaceva quando mi mancava si rispetto perché influenzato da quello che diceva il mio migliore amico.

Ah, che pazienza essere genitori!
Non è  un lavoro per tutti.

<< Dai Kook, neanche sa cosa vuol dire quella parola, non sgridarlo..>> Disse Jimin prendendolo in braccio;  si avvicinò al suo orecchio e, gli sussurrò qualcosa che gli fece tornare immediatamente il sorriso poi, si allontanarono.

<< Hyung, non ho detto che lo sto accogliendo a braccia aperte. Gli permetto solo di passare del tempo con nostro figlio...>> Dissi, ritornando sul discorso di poco prima.
Jin fece un cenno con la testa, segno che avesse capito dopodiché, si scusò dicendo di aver compreso male quello che intendevo e, ritornò in cucina  a controllare il cibo sul fuoco.

<< Perché fissi? Mi dà fastidio. Vai di lá a parlare con Hoseok.>> Brontolò infastidito.

<< Stavo pensando...che secondo me, hai sbagliato a scegliere chirurgia; dovevi fare il cuoco.>>  Gli risposi ridacchiando.

<< Dillo ancora e, ti metto in forno con le patate.>>  Minacciò con il cucchiaio di legno alzato e, scappai in salotto saltando sulle spalle di Hoseokkie per abbracciarlo.

<< Ciao Biscottino!>> Salutò entusiasta e, subito ci stringemmo in un abbraccio; era da molto che non lo vedevo.
In seguito, alla rottura fra me e Taehyung lui, si era trasferito ufficialmente in un altro appartamento insieme a Kai, il  suo fidanzato.

<< Hoseokkie !! Almeno tu, dimmi che mi vuoi bene e che non sono un cretino.>> Dissi, mettendo il broncio.

<< Perché, cos'hai combinato per meritarti questo titolo?>> Mi chiese con curiosità.
Sospirai leggermente e, gli raccontai  per filo e per segno i fatti accaduti in quei due giorni.

<< Si, sei un cretino...>> Disse quando finii di aggiornarlo.
Notai  solo in seguito, che sulle sue labbra era spuntato un piccolo sorriso.

<< Sai perché? Perché, adesso dobbiamo trovare un ragazzo disposto a corteggiarti.>> Aggiunse ridacchiando.

<< Scusa, hyung ma non sono più un cosetto striminzito e mingherlino. Quindi, sicuramente  un ragazzo disposto a corteggiarmi, lo troverò in un paio di giorni.>> Gli dissi, storcendo il naso.

<< Se hai bisogno, posso sempre presentarti qualcuno.>>  Rispose facendomi l'occhiolino.

Annuii in risposta e, lo ringraziai sperando di trovare quello che cercavo in meno tempo possibile.
Volevo essere credibile agli occhi di Taehyung e, desideravo farlo pentire amaramente di avermi lasciato in quel modo con un bimbo piccolo da curare; ma al tempo stesso, non volevo sembrare così disperato da andare col primo che capitava.

Poco dopo, Jin ci chiamò per apparecchiare in cucina dicendoci che in cinque minuti era pronto; arrivarono anche gli altri con i rispettivi fidanzati ed in quel momento mi sentii incredibilmente solo.

My Little Secret |Taekook|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora