Don't touch me

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-No, Taehyung. Non toccarmi.- Gli dissi freddamente, allontanandolo.

- Sei sparito per un anno intero dopo avermi insultato. Non pretendere che io ti accolga a braccia aperte.- Aggiunsi, con lo stesso tono di voce mentendo spudoratamente.
Non volevo fargli capire che lo avrei perdonato così facilmente; forse mio figlio, aveva ragione.
Dovevo fargli capire cosa aveva perso.

- Mi dispiace Jungkookie...-  Mormorò, abbassando lo sguardo.

- Ah, ti dispiace adesso. Hai abbandonato me e tuo figlio. Non ti sei nemmeno fatto sentire al suo compleanno. Un messaggio sei capace di mandarlo?-  Gli chiesi, alzando leggermente la voce.

Lo guardavo dritto negli occhi, senza distogliere  lo sguardo, mentre lui iniziò a tremare come una foglia.
Non mi scomposi, nemmeno quando cominciò a piangere cadendo in ginocchio; volevo soltanto conoscere la verità.

-Non é possibile...non ti sono mai arrivati i pacchi che ti ho mandato?- Disse, dopo un po' lasciandomi confuso.

- No, non mi è arrivato proprio un bel niente.- Gli risposi acidamente.
Non volevo credere a quello che mi stava dicendo e, parve capirlo.

- Lo sapevo che non mi avresti creduto, quindi ho conservato le ricevute.- Disse in tono calmo.
Poi si alzò in piedi, prese dalla tasca il portafoglio, tirò fuori dei foglietti e me li porse per leggerli.

- Okay. Ma questo non ti giustifica comunque.- Tagliai corto.

- Senti, Kook... sono consapevole di aver fatto un'immensa cazzata.  Ci eravamo promessi di restare insieme, ma in quel periodo mi sentivo troppo pressato dalle  responsabilità e non ce l'ho fatta più.-
Mi disse con tono profondamente dispiaciuto.

- Ma quali responsabilità che in casa e col bambino facevo tutto io!! - Gli risposi irritato.

Dunque era questo?
Allora, aveva ragione Jin a dirmi che dovevo dimenticarlo se, non ci ha pensato manco due volte a piantarmi in asso.

- Lo so...penso di averlo capito troppo tardi.- 

- Infatti sei arrivato troppo tardi. Esco già con un altro.-  Dissi entrando in casa.
Ovviamente stavo mentendo di nuovo ma, pensai che fosse quello che più si meritava.

- Jungkookie... Mi dispiace. Se non vuoi tornare con me posso capirlo ma, almeno permettimi di conoscere nostro figlio...-  Mormorò, con lo sguardo basso.

- Non so se te lo meriti. Potevi parlarmene dei tuoi problemi, anziché tornare a casa mezzo ubriaco e gettare nel cesso due anni di relazione. Ma, nostro figlio ha comunque bisogno di te.
Quindi te lo farò vedere. Ora vai via.- Dissi, chiudendogli la porta in faccia.

Quasi, mi stavo pentendo di quello che gli avevo detto.
Desideravo uscire di nuovo e dirgli che volevo soltanto capire se, ci tenesse davvero a noi; ma non lo feci.
Ero ancora profondamente ferito dalle sue parole e, scoprire che la ragione per cui, me le ha dette fosse di natura egoistica mi fece ancora più male.

Mi allontanai dalla porta soltanto, quando lo sentii andare via e crollai fra le braccia di Jin, scoppiando in un pianto silenzioso.

Da bravo migliore amico, questa volta non mi fece nessuna ramanzina ma, provò a consolarmi dicendomi che, avevo fatto bene.

-Resta qui per piacere...- Lo supplicai.
Ero devastato ma, non sapevo fino a che punto sarei riuscito a guardarlo in faccia, fingendo che non me ne importava più niente.

Sperai con tutto me stesso che, non sarebbe tornato all'attacco tanto presto ma, mi sbagliai.

Dopo quella serata finita da schifo, me lo ritrovai davanti la porta di casa nei giorni seguenti: aveva preso la colazione  al bar per tutti e, un pensierino per il bambino.
Lo feci entrare in casa e dopo averlo fatto accomodare sul divano, gli feci segno di stare in silenzio mentre andavo a svegliare Jongho e prepararlo.

My Little Secret |Taekook|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora