Mi sveglio tra le braccia di Derek, e per quanto sia bello fa anche terribilmente male.
Sollevo lo sguardo sul suo viso, sereno nel sonno, e sospiro piano, provando lentamente ad alzarmi senza però volerlo svegliare.
Lo sento lamentarsi un po', ma continuare a dormire, e ne sono lieta, perché così posso avere un po' di tempo per me, per farmi una doccia e soprattutto piangere un po' in santa pace.
Questa notte è stato il nostro addio, quello di cui probabilmente avevamo bisogno, per lo meno di cui io avevo bisogno.
Potrò andare avanti, ora, nonostante il vuoto che sento sempre più insistente nel petto, e che fa terribilmente male.
Entro in doccia e mi ci accovaccio per terra, lasciando che l'acqua calda mi scorra addosso.
Ripenso al suono del mio nome pronunciato dalle sue labbra, a come mi ha detto che mi ama.
Dovrei, vorrei essere semplicemente felice, con lui, e con Mina. Come avremmo dovuto già essere. Ma me lo ha detto che sarebbe durato solo per questa notte questo suo strappo, e ho deciso di godermela totalmente. Anche se non con poca sofferenza. E ora devo rimettermi in piedi e trovare la forza di andare avanti con la mia vita. Senza badare ai sentimenti che nutro per lui, ora misti un dolore bruciante che non accenna a smettere, ma diventa sempre più forte, intenso, smorzante.Perdo la cognizione del tempo e dello spazio, e quando esco dalla doccia, non ho ancora deciso bene come comportarmi, di sicuro però mi sento strana, più calma e controllata di quanto possa mai essere stata, quasi un'altra persona, e quasi vedere Derek venirmi in contro con solo i boxer addosso mi lascia completamente impassibile, non mi fa nessun effetto.
<Buongiorno> sorride, tranquillo, e mi abbraccia, lasciandomi un bacio sulla clavicola.
Lo guardo, confusa, e mi scosto appena. Non deve starmi così vicino.
<Buongiorno.> accenno, riuscendo a non far trapelare nessuna emozione. Molto meglio di quanto mi aspettassi o mi sia stato insegnato.
Lui mi guarda, improvvisamente perplesso.
<Va tutto bene? Ti.. ti sei già pentita di questa notte, vero?>
Mi acciglio un attimo: è preoccupato. Ma di cosa?
<Cosa? No. Non ti capisco, certo, visto che mi aspettavo un altro Derek, sinceramente. Più.. burbero.>
Lui si mette a ridere e mi stringe a se.
<Ho appena passato la notte più bella della mia vita, con la mia donna, perché dovrei essere burbero?>
Lo scosto piano da me, evitando il bacio che sta provando a darmi e convinta ormai di avere un alieno davanti e non Derek Hale.
<La tua donna? Okay, adesso siamo nel paradossale. Solo perché abbiamo passato la notte insieme, Derek, non significa che io sia tua. Per di più sei stato tu stesso a dirmi che sarebbe successo solo stanotte, quindi questo comportamento ora è totalmente inutile.>
Serro le braccia sotto al seno e lo fisso.
Non immaginavo avrebbe cambiato idea, ma ormai io non ci posso più stare con lui. Anzi, sento che dovrebbe proprio starmi alla larga.
Lui si irrigidisce appena, poi scuote il capo e mi guarda serio.
<Quello che è successo stanotte mi ha fatto capire che non posso stare senza di te. Quindi voglio che torniamo insieme. Voglio stare con te.>
Non so perché, ma esplodo in una sonora risata. Mi sento strana, certo, ma più sicura di me, più consapevole, e non mi farò mettere i piedi in testa da lui.
<Tu davvero credi che le persone stiano ai tuoi ordini? Solo perché tu hai cambiato idea e hai deciso che ora possiamo stare insieme, dovrei essere remissiva e accettare la tua decisione? Beh, ti ringrazio, ma no.>
Lo supero, diretta in camera, e frugo tranquilla tra i miei vestiti puliti mentre lui mi segue poco dopo.
<Amalie.. okay, hai ragione. Cosa posso fare per convincerti? Hai bisogno di tempo?>
<Non devi convincermi di niente. Io e te non stiamo insieme, stanotte è stato un addio. Un incontro occasionale.>
<Ma.. ma io ti amo, e anche tu mi ami. Che senso ha.> è sempre più allibito.
<Lo so. E non cambia niente. Come non lo è cambiato per te prima.>
Il suo sguardo si incendia, furioso. Si riveste velocemente.
<Perfetto, se è quello che vuoi. Ma non tornare da me disperata, perché non ci saranno altre possibilità.>
Le sue parole nemmeno mi feriscono. Non sento niente, non ho nessuna reazione.
Piego appena la testa e lo guardo, totalmente tranquilla e a mio agio con me stessa e con le mie parole successive.
<Sta tranquillo, non accadrà che io ritorni da te.>
Lo dico come se fosse una promessa.
Lui sembra essere investito da una miriade di turbamenti, io sono sempre impassibile.
<Congratulazioni, sei appena diventata una beta di Scott.>
Afferra le sue cose e se ne va, sbattendo la porta.Trascorro tranquilla il resto della mattinata. Cambio le lenzuola, sistemo casa, cucino.
Quando decido di controllare il telefono - che durante la notte avevo spento-, trovo diverse chiamate e messaggi: principalmente sono di Lydia, poi ci sono 2 messaggi da Scott, 5 da Styles e uno da un numero sconosciuto.
Decido di aprire subito l'ultimo.
"Ho chiesto il tuo nuovo numero a Lydia. Volevo solo sapere come stai e se ti andava di parlare un po' da soli, dopo. Vic"
Salvo immediatamente il suo numero e lo richiamo.
<Ehi, perché non vieni a pranzo qui da me?>
Lui sembra un po' perplesso.
<Ehm.. e Derek? Ci sarà anche lui? Gli sta bene?>
Scoppio immediatamente a ridere.
<Non gli devo alcun tipo di spiegazione! Ti mando l'indirizzo, e ti aspetto!>
Chiudo, poi scrivo a Lydia.
"Stai bene? Ho Vic a pranzo, ci vediamo nel tardo pomeriggio!"
Due secondi dopo mi sta già chiamando.
Rispondo già ridendo, pronta a sentirla urlare.
<Amalie?! Sei impazzita?! Stai bene?! Sono io che dovrei chiederlo a te! Però ti sento di buon umore, quindi presumo tu e Derek siate tornati insieme! Anche se mi aspettavo avresti trascorso l'intera giornata con lui.>
Rido ancora mentre le rispondo.
<Io e Derek non staremo mai di nuovo insieme, Lydia. È successo solo questa notte, ma è finita. Ora però devo finire di cucinare! Ci sentiamo più tardi?>
Lei resta in silenzio per qualche secondo.
<Vediamoci, magari, ma.. sei sicura di stare bene?>
<Mai stata meglio, ciao!>
Rido ancora chiudendo la chiamata, poi mollo il telefono e corro in cucina a terminare il pranzo mentre aspetto Vic.Pranziamo proprio come ai vecchi tempi, ricordando spesso episodi di quando eravamo piccoli, come quella volta che ho dovuto difenderlo da un gruppetto di bulletti mondani nel parco giochi dove eravamo soliti andare.
Ad un certo punto lui però mi guarda, estremamente serio, e mi chiede per l'ennesima volta <Amalie.. con me puoi essere sincera, lo sai.. mi dici davvero come stai? Come ti senti..>
<Raziel, Victor, smettila di chiedermelo. Smettetela tutti quanti. Sto bene! Sto benissimo, anzi. Non si vede?!>
Mi alzo, esasperata, e comincio a raccogliere e lavare i piatti.
Lui mi raggiunge e mi abbraccia da dietro, posando il mento sulla mia spalla.
<Okay, scusami.. è che sei un po' strana, e sono preoccupato per te. Tutto qui.>
Mi appoggio a lui, ma restando stranamente rigida.
<Vic... credimi, se avessi qualche problema, te ne parlerei. Ma non è così.>
Poi decido di cambiare argomento.
<Ho pensato molto ad Oslo, in questi giorni, sai? Se fosse il caso tornare a viverci o meno.>
I suoi occhi si illuminano e mi volta verso di se per guardarmi.
<Dici sul serio? Sarebbe fantastico, sarebbe giusto, come lo è sempre stato.>
Gli sorrido e lo scosto da me.
<Già, ma non sarebbe quello che fa per me. Quello di cui ho bisogno. Ora sono una cosa diversa, sono così rara che ci sarà sempre qualcuno che vorrà me, il mio sangue, o parti del mio corpo. Ho solo una soluzione possibile, una salvezza, e per ora è a Beacon Hills.>
Vic mi fissa un po', poi annuisce e mi abbraccia. Lo lascio fare per qualche secondo, poi mi stacco e vado verso il tavolo, proprio nel momento in cui il mio cellulare suona.
Guardo prima l'orario: sono quasi le 16; poi rispondo a Lydia.
<Sto venendo da te, non ti muovere!>
Brontolo appena, poi rispondo <Okay, ho capito, caccerò Vic e ti aspetto - come se avessi altra scelta-.>
<Derek?> mi guarda, preoccupato.
Scuoto il capo perplessa ma anche divertita <Peggio: Lydia.>
Vic ride piano, poi mi sorride dolcemente mentre poso il telefono e mi si avvicina, per salutarmi con due baci sulle guance.
Accenno un sorriso anche io e lo guardo uscire da casa mia, poi finisco di sistemare prima che l'uragano Lydia si precipiti qui.
STAI LEGGENDO
Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}
FanfictionFan-fiction basata su Derek Hale e un personaggio inventato, Amalie, legato mondo di Shadowhunters. Derek ed Amalie saranno legati fin dal primo momento da un legame particolare, che si manifesterà con sempre maggiore intensità a mano a mano che si...