Io e Derek ci siamo baciati, ed io ancora non riesco a credere, né a capacitarmi, di essere finalmente riuscita a baciare qualcuno senza ansie, né paure.
Le sue labbra erano dolci e caute sulle mie, lui era sempre così attento quando mi toccava, in qualsiasi modo esso fosse.
Quando abbiamo, però, avvertito la presenza del demone, io ammetto di essere stata, ahimè, dispiaciuta, e, ammetto, senza maglietta.
Sì, ci stavamo spingendo troppo in là, e quasi non me ne sono accorta. Poi, fortunatamente, mi sono resa conto che non volevo concedermi di nuovo a qualcuno così in fretta, anche se ora non so più come sentirmi al riguardo, dopo quel fantastico bacio.Ora sono in bagno, avvolta nell'asciugamano e con i lunghi capelli biondi umidi sulle spalle, e non posso fare a meno di sfiorare i punti in cui la bocca di Derek si sia posata, questo pomeriggio.
Collo, petto e labbra bruciano quasi per la mancanza di quella sensazione, che ha pervaso ogni fibra del mio essere nel momento stesso in cui lui mi ha semplicemente sfiorata.
Torno in camera così, sovrappensiero, e lo vedo lì, seduto sul mio letto, bello come sempre.Appena mi sente solleva lo sguardo su di me, poi sul mio corpo seminudo, e lo studia con attenzione, mordendosi le labbra.
Inizio a sentire uno strano calore pervadermi il corpo, ma di riflesso mi stringo l'asciugamano più intorno al corpo, come per paura che casa, e mormoro nervosa «D-Derek.. cosa fai qui..?»
Si è lavato e cambiato, ora indossa un pantalone di tuta grigio e una canottiera bianca, che non fa altro che risaltare il suo fisico perfetto.
Mi mordo di istinto le labbra e subito dopo lo vedo avvicinarsi a me.
Io indietreggio, senza un vero e proprio motivo, ma con lui è così, ho sempre la necessità di fissarmi da qualche parte quando si avvicina, per paura che le gambe mi cedano di colpo.
Il suo profumo mi invade le narici, e la bocca mi si secca quando arriva a un palmo dal mio naso.
«Perché indietreggi ogni volta che mi avvicino? Hai paura di me?» mi sussurra lentamente, con quella sua voce che tanto mi fa impazzire ma nella quale noto un briciolo di incertezza.
Ingoio a vuoto e faccio piano di no con il capo, perché non è affatto così.
«N-no, che pensi..? Solo, nulla, sai, sono praticamente nuda, la cosa mi imbarazza un po'..»
Lui mi sfiora le gote, sono sicura di essere diventata bordeaux in questo momento. Sorride e si china a baciarmi piano le labbra, e a quel contatto non riesco a fare altro se non rilassarmi un po'. Poco dopo lo sento sussurrare «Non ti metterei mai un dito addosso senza il tuo consenso, bionda.»
Lo guardo subito a quella affermazione, e sento gli occhi bruciare appena.
Lui non lo sa, ma queste parole per me contano più di quanto si possa immaginare.
Velocemente lo stringo e abbraccio con forza. Lui subito mi stringe a sua volta, passandomi la mano tra i capelli.
«Amalie.. ehi, va tutto bene..?» sento il suo tono chiaramente preoccupato, e mi affretto ad annuire, poi sollevo il viso verso il suo e sorrido appena.
«Mi daresti il tempo di vestirmi, per favore?»
Lui sorride e mi bacia la fronte «Tutto quello che vuoi bionda, ma fai veloce»
Torno in bagno dove mi asciugo un po' i capelli, che restano mossi, e mi vesto, più veloce che posso, ansiosa di tornare da lui.
Metto un paio di pantaloncini grigi e una canotta nera. Infilo di proposito il reggiseno, non vorrei dover pensare anche al contenimento del mio seno mentre sono impegnata a stare con Derek, voglio concentrarmi solo su di lui.
Di colpo mi ritrovo a ringraziare l'Angelo per aver indossato almeno un intimo decente.
Non che io e Derek concluderemo qualcosa stasera, sia chiaro, ma almeno, se proprio dovesse succedere qualcosa, voglio almeno essere sexy, o per lo meno presentabile!
Appena entro in camera trovo Derek seduto sul mio letto con un vassoio. Sopra ci sono due bei panini farciti.
«Ho pensato potessi avere fame» mi sorride e io subito mi metto seduta sul letto di fronte a lui e al vassoio, entusiasta.
«Hai pensato benissimo! Se c'è una cosa che devi sapere su di me è che io amo mangiare, amo il cibo e sono sempre affamata.» ridacchio prendendo il mio panino, e lui scuote il capo divertito mentre prende il suo.
Mentre mangiamo mi fa delle domande personali, così gli racconto che sono nata Oslo, e che quindi sono norvegese, che sono cresciuta da sola con mio padre, senza specificare nulla riguardo mia madre, che il mio colore preferito è il verde e mi alleno con la frusta da talmente tanto da averla fatta diventare un'estensione del mio corpo, difatti non me ne separo mai.
Poi sono io a chiedergli qualcosa su di lui; mi conferma il pezzo di storia che qualche giorno fa mi ha raccontato Scott, dell'incendio alla casa nel bosco, quella dove ci siamo conosciuti, che non ha molta fortuna con le donne e che di recente, come sua madre, è diventato un mutaforma, cosa rara tra i licantropi.
«Riesci già a controllarti facilmente?» gli chiedo sull'ultimo pezzo della storia, curiosa.
«Beh, in realtà..» dice levando il vassoio che ci separa e avvicinandosi pericolosamente a me «.. da quando ci sei tu il mio autocontrollo è seriamente messo a dura prova.»
Nel parlare mi stende e si mette su di me, ed io lo lascio volentieri fare, felice di sentirlo così vicino.
Poi inizia a baciarmi lentamente.
Quando fa così non ci capisco più nulla, davvero.
Lo stringo a me e lo bacio seguendo i movimenti delle sue labbra, e le sensazioni che mi provoca mi fanno rabbrividire, provocandomi uno strano piacere che pensavo represso da un po' di tempo, ormai.
Quando le sue mani mi toccano e stringono le cosce, non riesco a trattenere un mugolio.
Lo sento sorridere appena sulle mie labbra e sussurrare «Posso restare a dormire con te anche stanotte?»
Lo guardo e mi mordo il labbro. Che domande fa? Certo che può restare! Deve!
«Spero manterrai le distanze di sicurezza, lupo» gli dico con un sorrisetto con le mani sul suo petto.
Lui mi stringe di colpo il sedere, facendomi sussultare di sorpresa e premere contro il suo petto, e con un sorriso languido dice «Scordatelo bionda. Ora che ti ho trovata non mi staccherò più da te.»
Riprende a baciarmi, con quella passione lenta e instancabile tipica di lui che tanto mi fa impazzire, e che mi lega sempre di più a questo bellissimo lupo dagli occhi apparentemente di pietra.
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Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}
FanfictionFan-fiction basata su Derek Hale e un personaggio inventato, Amalie, legato mondo di Shadowhunters. Derek ed Amalie saranno legati fin dal primo momento da un legame particolare, che si manifesterà con sempre maggiore intensità a mano a mano che si...