Amalie - 13 *

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Dormire con Derek è stata una cosa stranamente appagante.
Le sue braccia mi hanno stretta tutta la notte, facendomi sentire tranquilla, e stamattina ero proprio delusa dal non vederlo accanto a me al mio risveglio. Mi ero alzata principalmente per andare in bagno, ma la sua porta aperta ha potuto farmi vedere altro.

Sta baciando quella ragazza, con tutta quella foga, e sono sorprendentemente schifata da questa visione.
Lui si stacca da lei e mi guarda, come sorpreso. Deve avermi sentita entrare.
«Amalie..» mormora «Non.. voglio dire, lei.. io..»
Paro la mano davanti a me per fermarlo, non voglio che dica altro.
«No, non farlo. Non mi devi nessuna spiegazione. Vi lascio soli.»
Faccio per chiudere la porta, ma lui la blocca e blocca me contro di essa.
«Derek!» la ragazza mi fulmina, visibilmente irritata.
Io metto le mani sul petto del ragazzo e lo spingo piano, ma lui non si smuove.
«Vattene Erika. E non provarci mai più. Mai.»
Mentre parla si gira a guardare lei, sembrando veramente arrabbiato. Ma non so' se credere a questa scenetta.
Di certo so' che non voglio stare qui, con loro, con lui. Mi sfilo dal suo tentativo di trattenermi, ma lui si rigira, ed io mi ritrovo ancora una volta contro la porta, ad occhi chiusi.
Sento la porta sbattere, segno che sicuramente la ragazza, Erika, se n'è andata, e rilascio un sospiro esasperato.
«Guardami..» mi sussurra il lupo, così vicino da farmi sentire in trappola.
Apro lentamente gli occhi, sentendomi a disagio, e lui mi fissa con uno sguardo strano.
Sembra sollevato, ma io sono confusa. Poi affonda il viso nell'incavo del mio collo, stringendomi forte.
«Voglio portarti in un posto.. per favore..» sussurra sulla mia pelle.
Per me è impossibile non rabbrividire se fa così, però. Dannazione.
Mi guarda sorridendo, se ne sarà accorto? Spero di no. Ma sono praticamente sicura di sì.
«Non vengo da nessuna parte con te. Scordatelo.»
Il suo sorriso si spegne subito, ma il suo sguardo è così intenso, e vicino.. e.. giro il viso di lato velocemente. Lui mi bacia la guancia, dove però poco fa c'erano le mie labbra.
Arrossisco di botto mentre lui si stacca.
«Perché fai così..? Perché..»
Ha uno sguardo ferito, che mi fa sentire quasi in colpa. Mi avvicino e sospiro, osservandolo, con le mani sui fianchi.
«Va bene, andiamo dove vuoi, ma non provare a baciarmi, per favore..»
Lo guardo seria, lui mi sorride e velocemente fa per baciarmi, ridacchiando appena si ferma poco distante dalle mie labbra. Resto con il naso arricciato e immobile.
Poi lo spingo sorridendo appena «Sei un cretino» dico scuotendo il capo e tornando in bagno.
Lui mi segue e, quando sono davanti allo specchio a legarmi i capelli, lui arriva e mi abbraccia da dietro.
«Te la sei presa?»
«Non vedo perché dovrei..» faccio spallucce «Ora posso prepararmi?»
«Vieni con me?» sorride come un bambino, ed io annuisco, felice di aver procurato questo suo sorriso. Non sembra uno che sorride spesso.
Mi bacia la guancia e sussurra «Vestiti comoda.»
Lo sento pizzicarmi il fianco e ridacchio urlandogli dietro.
Sono ancora confusa e irritata per la scena di prima, ma cosa posso pretendere? Non è mio. Ed io non sono e non voglio essere sua. O almeno questo è quello che mi dico. Ma sono bene che ogni volta che mi è vicino, il mio corpo prende fuoco in modo strano.

È quasi l'ora di pranzo quando arriviamo a destinazione.
Siamo appena fuori Beacon Hills, in una villetta isolata nascosta dai boschi. Il giardino è ben curato e la casa, non molto grande, sembra nuovissima.
La vista da' sulle montagne ed è fantastica.
«Wow.. questo posto è bellissimo»
Mi guardo ancora intorno sorridendo, poi guardo lui che mi osserva soddisfatto.
«Vedrai più tardi.. questo è il mio posto segreto, sai? Sei la prima, oltre me, a venirci»
Lo guardo sorpresa e mi mordo forte il labbro, sorridendo.
«Bionda...» dice dopo un po', osservandomi le labbra. Si avvicina lentamente e subito libero le mie labbra dal morso.
«Raziel, sì, scusami.. è automatico»
«Perché lo fai così spesso?» mi guarda scostandomi dei capelli dal viso.
«Non lo so.. ogni cosa quasi, penso..»
Derek annuisce e sorride, poi mi porta in giardino, dove prepara il tavolino e ci mettiamo a mangiare dei tramezzini che deve aver preparato mentre io mi vestivo.
Ci guardiamo in silenzio, un silenzio non troppo imbarazzante, e dopo tanto tempo sto finalmente bene accanto ad un uomo, senza nessun timore.
Ammetto che anche io vorrei baciarlo, ma non so se ci riuscirei. E poi ho paura che si faccia un brutto pensiero su di me, se lo bacio subito. Vero è, anche, che non bacio un ragazzo da anni, e stranamente questa voglia non era mai stata così forte.
Lo osservo, guardo le sue labbra e lecco le mie di istinto, poi scuoto appena il capo per riprendermi e mangio osservando gli alberi e le montagne.

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora