Per qualche secondo fatico a comprendere dove mi trovo e cosa ci faccio qui, ma non appena lo capisco, ricordandomi di cosa sono venuto a farci qui, inizio subito a muovermi.
Mi trovo in un luogo che conosco molto bene, forse fin troppo: la vecchia tenuta Hale, bruciata.
Non capisco però perché sono proprio qui, visto che sto cercando Amalie. Infatti sono molto titubante sul se entrare o meno. Mi sento molto combattuto.
Sento dei fruscii, nel bosco dietro di me, così mi volto di scatto, ma non vedo niente.
<Amalie!> urlo, sperando di ricevere una risposta che ovviamente non arriva.
Vorrei seguire quel rumore, e addentrarmi nel bosco, che mi sembra essere più macabro del solito, ma qualcosa - quello che intuisco essere il mio istinto- mi dice di non farlo. Mi attrae invece verso lo scheletro della casa. Mi suggerisce di entrare.
Ed è quel che faccio.
La porta cigola mentre la apro, lentamente. Sembra tutto più oscuro del solito, addirittura lo scheletro stesso della casa sembra più decadente di quanto in realtà non sia. E la situazione non fa altro che peggiorare man mano che salgo le scale. Apro quella che un tempo era la porta della mia camera, ed improvvisamente vengo intrappolato in un ambiente indefinito, ma completamente buio e tetro. Mi sento oppresso da questo luogo, e vorrei uscirne. Tornare indietro, almeno.
Ma poi qualcosa attira la mia attenzione.
Vedo, lontanissimo, un piccolo puntino di luce bianca, molto flebile, ma abbastanza potente da potermi attirare.
Mi ci avvicino, più veloce che posso, sebbene sembri davvero talmente lontano da risultare irraggiungibile.
Quando sono abbastanza vicino, dopo un tempo che è sembrato davvero infinito, quel che vedo mi strozza il cuore, e le parole della mia Mina mi rimbombano prepotenti nella testa.
"<Ho sognato Amalie, papà! È in posto molto brutto... è tutto buio lì! Ho urlato tanto, e provavo a raggiungerla, ma non mi sentiva, non arrivavo mai a lei... era legata con delle catene, papà, era in trappola. Ed era così triste... aveva un vestito bianco tutto sporco di.. di carbone, credo. C'era tanta puzza di bruciato... e anche le sue ali erano tutte sporche.. devi salvarla papà, ti prego...>"
Ed è proprio in quel modo che la ritrovo.
Sembra a pezzi, lì rannicchiata sul pavimento con le mani in quei lunghi capelli biondi che tanto amavo. Io sono alle sue spalle.
<Ti prego.. basta.. non ce la faccio più.. basta..> la sento mormorare flebilmente, provocandomi profonde fitte al petto.
Non riesco a sopportare di vederla così.
<Amore mio.. ehi, sono qui.. andrà tutto bene okay? Ti porto fuori di qui.>
<VATTENE! VA VIA!> urla, con forza, disperata.
<Ti sto supplicando, basta! Lasciami in pace! Perché continui a torturarmi così?! Perché continui a farmi credere che lui sia qui?! Basta, ti prego.. non riesco a sopportarlo più.. basta..>
Faccio per avvicinarmi a lei, ma è come se ci fosse una barriera a dividerci, infatti vengo respinto.
<No, no amore mio, no! Voltati, sono io! Sono qui davvero, Amalie, voltati ti prego..> la supplico, ma non sembra funzionare. Come sempre niente sembra funzionare, dannazione!
La sento singhiozzare piano, disperata e in trappola, ed io qui mi sento inutile come lo ero fuori.
Poi una voce e una figura si uniscono a noi.
Fenrir.
Ride, sguainato, e si avvicina a me a grandi passi.
<Amalie!> riesco solo ad urlare, prima che mi afferri.
<Bene, bene, bene. Guarda un po' chi abbiamo qui.. Derek Hale è in trappola.> dice il lupo, sfoggiando un sorriso lugubre e tenendomi a mezz'aria.
<Tesoro,> dice rivolgendosi ad Amalie <perché non ti giri, così puoi guardarmi mentre uccido una volta per tutte il tuo tanto caro Derek?>
Lei non accenna a muoversi, convinta probabilmente che Fenrir stia ancora giocando con la sua mente.
<Sai che se lo uccido qui morirà anche nel mondo reale, vero? Finalmente non avrai più nulla a cui aggrapparti, nulla a trattenerti, ed io avrò il pieno controllo su di te.> ringhia ridendo il bestione.
Io mi dimeno e ringhio, provando a liberarmi dalla sua presa, anche se inutilmente.
<Amalie, ti prego, non ascoltarlo, okay? Sei più forte di lui, lo sai! Ti prego, non mollare, anche se non sarò più accanto a te tu non mollare! Ti amo!> urlo verso di lei.
Piano la vedo girarsi e guardarci, sconvolta.
<Derek..?> mormora debolmente, incredula.
Decido di voltarmi e guardare lei, sorridendole dolcemente.
<Ehi, va tutto bene, okay? Andrà tutto bene, devi solo.. non guardare. Ti prego amore, non guardare.> le mormoro con estrema dolcezza, perché non voglio che sia spaventata. Voglio soltanto che si faccia un po' coraggio.
<No.. no, no, no, no, no, no.. ti prego, no, lascialo andare.. Lascialo! Prendi me! Ti permetterò di controllami come vuoi, ma ti prego, lascialo andare!> urla disperata mentre si tira velocemente in piedi, sebbene si veda che sia stremata.
Fenrir però non la ascolta minimamente e solleva l'enorme zampa artigliata su di me.
Proprio mentre la sta affondando nel mio petto, squarciandolo, sento Amalie urlare fortissimo il mio nome, con le enormi ali pienamente spiegate, e partendo da lei si propaga nell'ambiente un'intensa luce bianca che ricopre ogni cosa.
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Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}
FanfictionFan-fiction basata su Derek Hale e un personaggio inventato, Amalie, legato mondo di Shadowhunters. Derek ed Amalie saranno legati fin dal primo momento da un legame particolare, che si manifesterà con sempre maggiore intensità a mano a mano che si...