Derek - 36

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Sento le voci intorno a me, ma non le ascolto davvero.
Gliel'ho detto.
Le ho detto che la amo.
Dopo averla uccisa.
Non so nemmeno se mi ha sentito.
Ed ora la tengo stretta tra le mie braccia, morta. Un guscio vuoto ricoperto di sangue. Il suo sangue. Che io ho versato.
Io.
L'uomo che la ama. Il suo compagno. Quello che ha promesso di proteggerla da tutto.
Io sono stato la causa della sua fine, e non potrò perdonarmelo. Mai.
Non riesco a smettere di guardarla: i lunghi capelli biondi sono sporchi e impregnati di rosso, la ferita sul collo è profonda e i suoi bellissimi occhi verde/azzurri sono maledettamente chiusi. E' fredda, sempre più fredda, e il suo cuore è fermo, piatto.

 E' fredda, sempre più fredda, e il suo cuore è fermo, piatto

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Sento la mano di Stiles sulla mia spalla. Prova a darmi conforto.
Lo lascio fare. Al momento non ho la forza per allontanarlo e sinceramente non mi dispiace averlo vicino.
Stringo e coccolo piano la bionda che ho tra le braccia.
E' così bella.. anche se non respira più.
《Derek.. ehi, Derek.》
Alzo appena lo sguardo su Lydia che mi si è avvicinata e mi sta richiamando. Ha gli occhi rossi e gonfi. Ha pianto, cosa che io non riesco a fare. Non ci riesco.
《Dammela.. la prendo io..》
Fa per prenderla lei, levarmela, seppur con delicatezza, dalle braccia. Ma io la stringo più forte e le ringhio.
《No.. no. Aspetta. Lasciamela tenere ancora un po'.. solo un po'.》
Non so nemmeno come sto riuscendo a parlare.
La voragine che ho nel petto diventa sempre più grande, mi sta inghiottendo.
Lei sospira appena e mi guarda con una strana dolcezza negli occhi. Piano mi tocca il viso, un gesto dolce, che mai mi aveva riservato.
《Non è colpa tua, Derek. Non lo è.》
Non rispondo.
Perché invece è solamente colpa mia. Non l'ho protetta. L'ho uccisa.  
Lei sospira affranta.
《Ti ripeto quello che stavamo dicendo, okay?》 sospira appena, tirando su col naso, poi prosegue, senza aspettare una mia risposta.  
《Dobbiamo lavarla e cambiarla, poi Victor si occuperà di lei, riportandola a casa. Ad Oslo. Così potranno celebrare il loro rito funebre.》
Alzo lo sguardo sul ragazzo che le somiglia tanto, principalmente per i vestiti neri e i disegni sul corpo, che mi annuisce.
《Sei un suo amico..?》
Lui mi guarda e annuisce ancora 《Si lo.. lo ero.》 poi guarda Lydia.
《Hai un vestito bianco da metterle? Penso abbiate la stessa taglia, più o meno..》  
《Bianco..?》 mormoro confuso. Ad un funerale si indossano abiti neri, non bianchi.
《Loro hanno un colore per ogni cosa.. il bianco è quello per il lutto.. l'ho sentita mentre lo raccontava a Mina..》
Alzo la testa di scatto.
Come ho fatto a non pensarci prima?!
Mina! Dov'è la mia bambina?! Dio, come farò a dirle che è morta..? Che io l'ho uccisa..?
Stiles pare capire che sto pensando a lei, perché dice 《Amalie ce l'ha fatta portare dai nonni, fuori città.. perché fosse al sicuro.. le ha promesso che sareste andati a riprenderla, insieme..》
Lo fisso e sento il gelo impossessarsi di me.
《C'è anche la più remota possibilità che torni da me? Come mannara?》
Stiles pare illuminarsi.
《Come Kate Argent! Anche lei si era trasformata tramite graffio, senza morso!》
Fissiamo tutti Victor, in attesa di conferma, ma lui scuote il capo.
《Per lei sarebbe stato già parecchio difficile trasformarsi con il morso, per la su ingente quantità di sangue angelico, figuriamoci con gli artigli..》 sospira ancora 《Penso di poter affermare con il 100% di sicurezza che non ci sono possibilità che si trasformi.》
La guardo ancora, solo per evitare gli sguardi pietosi degli altri. Poi prendo la mia decisione.
La afferro e mi alzo.
《Tu. Vieni qui.》 dico al Cacciatore, freddo. Appena si avvicina gli metto piano tra le braccia il corpo di Amalie, che guardo per l'ultima volta, dicendole silenziosamente addio.
《Cora, occupati tu di Mina, per favore.》
《Derek, no! No. Avrete bisogno l'uno dell'altra, lo sai. E poi devi dirglielo tu, lo vorrà sapere solo da te.. crederà solo a te.》
《Cora.》 dico serio, 《Ho detto occupati di Mina.》
《Piangerti addosso non servirà assolutamente a nulla, Derek. Non la riporterà indietro.》 mi dice piano Scott, ma non voglio ascoltarlo.
Non voglio ascoltare nessuno.
Li lascio tutti lì e vado via, scappo, lontano da tutto quanto.
Tutto il dolore, tutte le lacrime che non riesco a versare, tutta la colpa che sento e so' essere solo mia.
Mi trasformo in lupo e vago per i boschi senza una meta. Voglio solo starmene per conto mio, non avere nessuno intorno, elaborare il lutto.
Dovrei partecipare al suo funerale?
No, non ce la farei, esattamente come con Paige.
E poi probabilmente non mi permetterebbero nemmeno di essere lì presente.

Corro finché non ho più abbastanza fiato per farlo, se non per ululare più forte che posso, disperato.
L'unico sfogo che riesco a concedermi.

Mi rendo conto che sono passate ore ormai, da quando è successo tutto. Da quando l'ho persa
Ma comunque non riesco ancora a capacitarmene, non penso che ci riuscirò mai.
Non riesco a capacitarmi che non la vedrò più.
Che non la vedrò più sorridere, o mordersi le labbra.
Che non la potrò più baciare, o fare l'amore con lei.
Che non sarà più presente nella mia vita, né in quella della mia bambina, che tanto l'ha adorata, come fosse stata lei la sua mamma.
Questo vuoto che sento, questa volta so' che è incolmabile.
Non potrò mai amare nuovamente così. Anzi, non voglio più amare così.
Ho perso la mia compagna, oggi, e ne sono l'unico, diretto responsabile.
Nessuna potrà mai sostituirla o prendere il suo posto. Nessuna sarà mai all'altezza.
E soprattutto non voglio più nessuna.
D'ora in avanti mi limiterò ai tanto odiosi rapporti occasionali che mi soddisfino unicamente fisicamente, ma che non riusciranno mai e poi mai a riempiermi e rigenerarmi nuovamente. Colmarmi come solo lei ha saputo fare.

Finalmente trovo il coraggio di tornare al loft.
In casa non c'è nessuno, ma è perfettamente pulita.
Credo Cora sia andata a prendere Mina solo ora.
Mi siedo sul divano e attendo le ultime due donne della mia vita che mi sono rimaste, pensando a cosa dire, a come dirlo, sprofondando in un baratro di depressione.

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora