Derek - 40

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Sono mesi che vado avanti così, passando di donna in donna, di bugia in bugia.
Bugie per loro, per il branco, per me stesso. Bugie che non mi colmano, ma mi sopraffanno.
Ogni mattina, appena sveglio, mi dico che sto bene, che non penso più a lei, che non fa più male. Ma non è vero. Il dolore che ho nel petto è una voragine così intensa che lentamente sta risucchiando tutto l'amore che riesco a provare.
L'ultima bugia che ho raccontato alle persone che mi vogliono bene è stata quella di un viaggio in Messico, per fare delle ricerche. In realtà non ho mai lasciato Beacon Hills.
Io e Leila, la mia ultima conquista, ci siamo appartati -come faccio sempre- nella casa nel bosco, quella che solo Lei aveva visto, fino ad ora.
Porto lì le ragazze che sfrutto per qualche giorno, probabilmente perché così penso di poter riuscire a cancellare la sua presenza da quel posto, a sminuirla, se possibile. Il suo odore. La sua risata. Tutto è ancora così visibile e palpabile per me, tanto che ne sono oppresso il più delle volte. Cosa che è successa anche questa volta. Mi sono ritrovato a vomitare sul retro, di nuovo, subito dopo aver finito di usufruire del corpo di un'altra ragazza innocente per provare solo a stare un po' meglio. Eppure, dopo aver concluso, continua a non sembrare funzionare, e Lei mi torna in mente, con più prepotenza di prima, giudicandomi anche senza esserci.
L'unica cosa differente di quest'ultima volta sono stati i Calavera.
Mi hanno catturato senza che quasi me ne accorgessi, anche se non so' quanta resistenza avrei posto loro. Mi sono fatto catturare senza lottare semplicemente perché non ne ho più voglia, e quando hanno iniziato a torturarmi, ho quasi provato piacere, pensando di meritarmelo. Tanto da non ascoltarli per la maggior parte del tempo.
《Habla, lobo. Dònde està?! Dov'è la loba?!》 ha urlato un omaccione alto e con la barba.
Per un attimo l'ho guardato sconcertato, avendoli finalmente ascoltati.
Cercano una lupa. Non riuscivo a capire proprio quale, però.
Io credevo fossero qui per punirmi, per aver ucciso una Cacciatrice.
《Di quale lupa state parlando.》 ho ringhiato appena, osservandoli.
A Beacon Hills ci sono solo tre lupe e un coyote: Mina, Cora, Erika e Malia. Chi è che vogliono esattamente? Di certo non consegnerei mai nessuna delle quattro.
《Non prenderci per stupidi, Hale. Sappiamo bene che ce la stai nascondendo. Abbiamo perso le sue orme nei pressi della tua adorabile casetta nel bosco. Vuoi davvero farci credere che tu non la stia nascondendo?》
Ero sempre più perplesso. Ma di che diavolo stavano parlando?
《Credetemi, non c'è nessuna nuova lupa a Beacon Hills, o per lo meno non che io sappia. E di sicuro nessuno è venuto a cercare rifugio da me, pertanto non posso star nascondendo nessuno.》
Araya Calavera mi ha guardato ridendo.
《Probabilmente non hai nemmeno idea di quanto valga quella loba, Derek.. consegnacela e potrai tornartene a casa, altrimenti.. beh, sai quanto siamo ingegnosi nel trovare modi alternativi per farti parlare.》
E visto che io non ho parlato -perché non avevo proprio nulla da dire!- hanno continuato a torturarmi, e interrogarmi. Per i 3 giorni successivi.
Le domande sono state le stesse, anche oggi, il terzo giorno. Sempre a parlare di quella dannata lupa.
Ormai sono ridotto ad uno straccio, sto morendo di fame e ho il corpo intorpidito per aver mantenuto la medesima posizione tutto il tempo, giorno e notte.
《Dicci almeno chi è, Derek. Poni fine alle tue sofferenze. Chi è la loba blanca?! Che senso ha proteggerla così tanto?!》 mi urla furiosa Araya, circondata dalla sua solita schiera di uomini.
Tengo la bocca chiusa, anche perché non posso fare altrimenti. Non so niente, che altro posso fare?
Poi il portone che ho di fronte si apre, facendo voltare tutti i presenti nella stanza, me compreso.
《Scusate ragazzi, stavolta avete chiesto all'Hale sbagliato.》
Mia sorella è sulla porta, gli occhi gialli e la zanne sguainate in un macabro sorriso. Accanto a lei ci sono Scott e zio Peter, anche loro pronti alla lotta.
Subito i cacciatori attaccano, così come i lupi.
Mi dimeno, provando a liberarmi, per aiutarli, ma le catene sembrano indistruttibili. Isaac mi corre incontro, liberandomi.
《Dai, andiamo.》
Quando i lupi sembrano avere la meglio, Isaac mi porta fuori e mi fa salire sull'auto di Peter, dove poco dopo veniamo raggiunti dagli altri.
Appena partiamo guardo mia sorella, accanto a me sui sedili posteriori.
《Come hai fatto a trovarmi? E.. Davvero sai chi è la lupa bianca?》
Lei si irrigidisce e si scambia occhiate fugaci con gli altri, iniziando a farmi irritare.
《Cora.. puoi dirmi cosa sta succedendo, per favore?》 ringhio appena, cercando di mantenere la calma. Odio restare all'oscuro delle cose, quindi il mio pessimo umore è probabilmente più accentuato al momento.
Cora sospira, poi mi guarda con due occhioni enormi, colmi di timore, apprensione e un barlume di quel che sembra essere serenità.
《Derek è.. successa una cosa, ecco.. se te lo dicessi, beh.. probabilmente non mi crederesti.. ed io non so' proprio da dove iniziare..》
《Non possiamo lasciarlo impreparato di fronte a questa cosa, Cora. Lo sai. Dobbiamo dirglielo, prima di mostrarglielo.》 puntualizza Peter guidando.
Devono mostrarmi qualcosa..? La lupa, forse? Non capisco.
《Dirmi e mostrarmi cosa? E dove stiamo andando? Dov'è Mina?》
《Da Lydia. Stiamo andando lì. Mina è lì, con il resto del branco e Deaton..》 mormora Scott.
Mi irrigidisco appena.
《Lei.. sta bene? Si tratta di lei, quello che non riuscite a dirmi?》
Cora mi prende la mano, scuotendo il capo.
《Oh, no, no! Derek, Mina sta benissimo, credimi.. specialmente ora che è arrivata, o meglio, tornata, la lupa bianca..》
Perfetto, si tratta davvero di questa dannatissima lupa bianca. È appena arrivata e mi sta già creando immensi problemi.
Più loro fanno così, più sono irritato e confuso, e se stanno provando a confondermi, ci stanno riuscendo benissimo.
《Volete dirmi o no chi diavolo è questa lupa bianca? Inizio già ad odiarla.》
Peter scoppia a ridere.
《Ti sarà impossibile, nipote. Ne sei già follemente innamorato! Vediamo se riesci a capire seguendo qualche indizio..》 mormora, parcheggiando davanti casa di Lydia.
Cora non la smette di tenermi la mano, rendendomi ancora più nervoso.
《Mh.. bionda, viso e sangue angelico, labbra carnose.. non ti viene in mente nessuno?》
Mi irrigidisco all'istante e gli sguardi che mi sento addosso mi mettono pressione.
Non può essere vero. Non è possibile.
Se è uno scherzo, è di uno spiacevolissimo gusto.
《No.. No.》 ringhio con forza rivolto verso Peter.
《Lei è morta, e quel Cacciatore ha detto..》
《Va' dentro e vedi con i tuoi occhi, Derek.. avrà anche cambiato odore, ma è lei.》 mormora Scott guardandomi.
Mi sento gelare il sangue, pietrificare. Credo di essere appena diventato incapace di muovermi. Ho fatto così tanto -probabilmente nel modo sbagliato- per riuscire a dimenticarla, e poi lei torna. Così, dal nulla. Dopo tutti questi mesi. Non possono davvero pensare che io accetti questa situazione.
Cora esce dall'auto e aspetta che io faccia lo stesso, guardandomi e tenendomi la portiera aperta.
Non può essere vero. Non può davvero essere viva. Un'odore nuovo mi colpisce in pieno, proveniente dritto dal salone di casa Martin, ma non mi da' l'effetto che dovrebbe.
Lentamente esco dall'auto e guardo mia sorella negli occhi, raccogliendo e usando tutta la freddezza che riesco a trovare in me, così tanta che non credevo nemmeno di possedere.
《Va a prendere Mina e andiamo a casa. Non voglio vederla. Non fatela avvicinare a me per nessuna ragione al mondo. E non voglio che si avvicini più nemmeno a Mina, chiaro? Adesso va dentro a prendere mia figlia e andiamo via. Per me continua ad essere morta.》
Cora mi guarda allibita per qualche secondo, poi il suo sguardo si infuria, e mi ritrovo la sua mano spalmata sul viso.
Mia sorella mi ha appena tirato uno schiaffo. Lo ha fatto davvero.
La guardo allibito, tenendomi la guancia. Che diavolo le è preso?
《Lurido bastardo.. il tuo morso l'ha trasformata! è la tua beta! Dovresti occupartene tu! Vattene, se proprio vuoi. Ma da solo! Né io né Mina verremo con te. Sai quanto tua figlia sia legata a quella ragazza, quanto abbia sofferto quando l'avete persa! Non meriti di averla riavuta indietro. E non la vedrai, tranquillo. Te la terremo il più lontano possibile, ma per il suo bene.》
Il suo sguardo deluso e schifato, insieme al ringhio profondo che le esce dalle labbra, sono come una lama conficcata nel mio petto. Mi volta le spalle e va dentro, sbattendosi la porta alle spalle, lasciandomi inerme ad osservarla.
Mi giro a guardare Scott e Isaac, ma anche i loro sguardi sono contro di me. Dopo la mia famiglia, anche il mio branco mi è contro.
《Voi.. non potete capire.》
《Avanti, nipote, andiamo..》 dice Peter ancora al volante 《Ti accompagno a casa.》
Guardo Scott e Isaac scuotere il capo ed entrare in casa Martin furiosi nei miei confronti, mentre zio Peter parte, diretto al loft.

Per tutto il tragitto mi sento morire dentro. Non riesco a dire una parola, né a formulare una frase completa nella mia testa.
Peter sospira, fermandosi davanti a quella che considero essere ormai la mia casa.
《Derek, sei sicuro di quello che stai facendo? Davvero vuoi metterti contro tua figlia, la tua famiglia e il tuo branco per uno stupido capriccio personale?》
Tiro un pugno al cruscotto, sfondandolo e guardandolo con gli occhi incendiati di rabbia.
Supido capriccio personale?! Pensate davvero che sia questo il problema?! Cazzo! Avete idea di quanto sia stato difficile anche solo riuscire a respirare in questi fottutissimi mesi?! Di quanto facesse male?! L'ho uccisa io, cazzo! IO! L'unico che avrebbe dovuto proteggerla! E adesso è.. è non so' nemmeno cosa! Tenerla a debita distanza è un favore che le sto facendo, non una punizione.》
Peter mi guarda e si subisce il mio sfogo in totale silenzio. Solo qualche secondo dopo che ho smesso di parlare, mentre riprendo un fiato che non credevo di aver perso, inizia a parlare lui.
《Non allontanarla, Derek.. lei non è Paige, è diversa.》
《No.》 mormoro fissandolo 《Lo è già, a causa mia. È successo ancora, a causa mia.》
Lo guardo, e per una volta tanto nel suo sguardo trovo comprensione.
《Ma non è morta. Comprendi questo.》
Sospira, poi continua《Ascolta, non deve necessariamente tornare ad essere tutto come lo era prima, nessuno ti obbliga a farlo. Ma è una tua beta, che ha passato mesi difficili, che è ancora confusa dalla propria nuova forma, e che ha bisogno di un mentore, di un Alpha. Possibilmente di quello che l'ha trasformata. Non precluderti nulla, prova a parlarci, almeno una volta. Poi deciderai se è il caso di escluderla completamente dalla tua vita, o no.》
Le sue parole, per quanto mi costi ammetterlo, non sono del tutto sbagliate.
Infondo so' bene di essere maledettamente curioso di rivederla, di capire cosa le sta succedendo, sapere cosa ha passato e aiutarla, perché l'amore che provo per lei non è mai cessato, quindi mi lascio convincere che magari, una sola, breve chiacchierata, non potrà nuocere a nessuno dei due poi così tanto quanto io voglio costringermi a credere.
Guardo fuori dal finestrino e faccio un grosso sospiro, ripensando alla mia auto ancora bloccata lì, nel bosco. Sono quindi a piedi, per il momento.
Alla fine mi rivolto verso zio Peter, che ha continuato a fissarmi per tutto il tempo senza dire una parola. Sospiro ancora, poi annuisco, forzatamente.
《D'accordo,》 mormoro 《riportami lì. Riportami da lei.》

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora