Amalie - 34

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Le giornate ad Oslo passano in fretta, ma senza alcun tipo di risultato.
In compenso il mio rapporto con Mina, però, si fa' sempre più solido. Spesso mi chiede di raccontarle storie o cantarle delle canzoni, che sceglie per lo più lei. La maggior parte di esse ha tematiche tristi, sono poche quelle allegre. Canto solo con e per lei, anche se sono certa che Lydia ci abbia filmate e fotografate in svariate occasioni, mandando ogni cosa a Derek, probabilmente.
Raziel, Derek..
Mi manca così tanto.. e in più sono sette giorni ormai che non lo sento, cioè da quando siamo arrivati qui ad Alicante, e più di undici che non lo vedo fisicamente.
Ogni sera gli mando dei messaggi di fuoco, ma comunque non avere risposta è terribile.
Per di più le ricerche continuano a dare risultati nulli e stiamo tutti quanti perdendo sempre più le speranze e la pazienza. Veniamo aiutati anche da altri cacciatori, specialmente da Victor, un Nephilim che conosco da quando entrambi avevamo rispettivamente 3 e 5 anni, ma che non vedevo ormai da 6. Non ho avuto il tempo per parlarci davvero e sapere cosa ha fatto in tutto questo tempo, ma il fatto che sia gentile come sempre e ci aiuti senza remore, mi ha fatto davvero felice.

Alloggiamo nella tenuta della mia famiglia, fortunatamente poco distante dalla Sala degli Accordi, dove dobbiamo recarci ogni giorno per analizzare una quantità di volumi che sembra infinita.
Stanotte, per di più, ho dormito poco e malissimo.
Non so' cosa mi succede.
All'alba sono già sveglia e operativa, così, stanca di rigirarmi nel letto e spaventata dal poter svegliare la piccola, mi vesto, scrivo a Lydia e Stiles che vado a riprendere le ricerche e ricordo loro di portare Mina con sé quando mi raggiungeranno, poi mi dirigo nella grande Sala e ricomincio a sfogliare l'ennesimo libro.
Dopo circa mezz'ora vedo arrivare Victor, che mi sorride subito, raggiante di prima mattina. Mi sono sempre chiesta come facesse ad essere così attivo da appena sveglio.
«Vedo che ti ci sei proprio messa d'impegno eh.»
Sbuffo un piccolo sorriso e faccio una leggera smorfia.
«Sono qui così presto soprattutto perché non riuscivo a dormire, quindi mi sono detta: approfittiamone!»
Lui annuisce sorridendo e si mette davanti a me prendendo subito a sfogliare a sua volta un grosso volume.

Continuo ad avere questa brutta sensazione alla bocca dello stomaco che non mi fa quasi nemmeno riuscire a concentrare per tutto il tempo.
Quindi mi alzo per andare a prendere una bocca d'aria.
Una volta fuori vedo arrivare Lydia. Da sola.
Subito le corro in contro, provando ancora quella maledetta sensazione, e la sua faccia non mi aiuta. Ora mi sto preoccupando davvero.
«Lydia?! Che succede?!» la guardo, in ansia.
Lei ingoia piano e sospira «Ho sognato Beacon Hills, Amalie.. andava tutto a fuoco e Derek e gli altri.. erano tutti completamente fuori controllo. E c'era sangue.. tanto sangue.»
Inizio a camminare avanti e indietro, continuando a tenermi lo stomaco, che peggiora ad ogni secondo che passa.
«Non credi sia solo un sogno, vero? Raziel, Lydia, lo percepisco anche io! Qualcosa non va', e noi non abbiamo niente, ancora. Assolutamente niente! Non possiamo tornare senza niente in mano, sarebbe un suicidio!» urlo arrabbiata con praticamente ogni cosa.
Mi prende per le spalle e mi costringe a guardarla.
«Okay, lo so, però ora calmati, va bene? Per favore. Dobbiamo pensare subito a qualcosa e non andare nel panico.»
Annuisco, so' che ha perfettamente ragione. Così inizio a pensare e dopo qualche secondo la fisso, dritta negli occhi, esponendole la mia idea.
«Io e te siamo svelte e sappiamo bene cosa cercare. Facciamo partire Vic, Stiles e Mina. Facciamo lasciare loro la piccola dai nonni fuori città, in modo che sia al sicuro, poi Vic e Stiles andranno a Beacon Hills così che Victor possa aggiornarci sulla situazione attraverso i messaggi di fuoco. Che ne pensi?! Penso sia l'unico modo.» la osservo nervosa.
Ho pensato davvero più in fretta che ho potuto, so che non è un piano perfetto, ma servirebbe a capire la situazione.
«Sì. Possiamo fare così, è fattibile.» annuisce.
«Perfetto, allora tu va ad avvertire Stiles e prepara Mina, per favore. Io parlo con Victor e con il console. Ci rivediamo qui appena abbiamo fatto ciò che dobbiamo.»
Ci annuiamo a vicenda e ci separiamo, dirigendoci ognuna dove di dovere.

Mi ci vuole un po' a convincere il Console, ma alla fine ci riesco. Victor, invece, mi appoggia fin da subito, per fortuna.
Appena Lydia e Stiles arrivano, lui con le sue cose e quelle di Mina, la piccola mi corre incontro, abbracciandomi.
«Perché vuoi mandarmi via?» mi chiede con gli occhietti lucidi. Subito la prendo in braccio e stringo forte a me.
«Oh, nono, tesoro mio, è solo una cosa temporanea, okay? Salviamo la città, poi io e papà veniamo a prenderti, insieme. Promesso.»
La riempio di piccoli baci e attenzioni. Voglio che sia calma e tranquilla, non terrorizzata.
E ci riesco, fortunatamente. Si fida abbastanza di me per credermi, così la passo a Stiles e la guardo.
«Voglio farti un regalo, okay?» mi sfilo una collanina in oro che indosso sempre e gliela metto intorno al collo, guardandola.
«Questa, per me, è davvero molto importante. E' l'unica cosa di mia madre che ho. Voglio che la tenga tu. Mi sentirai vicina e saprai che tornerò per riprendermela, per quanto ci tengo. Va bene?»
Lei guarda la collanina, poi me e sorride, annuendo.
Mi rimetto a parlare con Victor, dicendogli di stare molto attento e avvertirmi subito di qualsiasi cosa, poi lui, Stiles e la piccola attraversano il portale, che viene subito richiuso.
«Ora, mettiamoci a lavoro.» mi dice la rossa.
Annuisco ed entriamo dentro, fiondandoci su più volumi possibili

Passano circa due ore.
Io e Lydia abbiamo visto e rivisto circa un decina di volumi, senza però una soluzione utile.
Poi finalmente arriva il messaggio di fuoco di Victor, che leggo ad alta voce così che anche Lydia possa ascoltare.
«Amalie,
abbiamo messo Mina al sicuro, ma qui a Beacon Hills la situazione è davvero grave. Alpha e beta non sono più loro stessi. La Sirena li tiene in pugno come burattini, così come con i mondani. La cittadina è mezza distrutta e ci sono parecchi cadaveri e resti di incendi. Io e Stiles restiamo nascosti e cerchiamo di raccimulare più informazioni possibili, ma non so cosa potrebbe accadere se dovessero trovaci.
Ci sentiamo presto, Victor»
«Dannazione!» sbotta nervosa Lydia.
Mi porto la mano sul petto pensando a Derek nelle mani di quella megera. Forse è dovuta a questo la mia terribile sensazione.
«Non è possibile che non abbiamo trovato ancora nulla..»
Lydia mi guarda affranta, quando il Console Herondale entra nella stanza e ci raggiunge.
《Potrei avere io qualcosa per voi.》dice serio, con qualcosa tra le mani.
Subito io e Lydia ci mettiamo ad ascoltarlo, pronte a tutto per salvare la città e i nostri amici.

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora