Amalie - 11 *

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«Io ti ascolto sempre, credimi. Ti ascolto più di quanto tu possa immaginare.»
Mi mordo le labbra alle sue parole, e lui me le guarda.
«Smetti di mordertele, ti prego..» sembra quasi una supplica, la sua.
Sospiro liberando le labbra e la sua mano mi solleva il viso dal mento.
 «Capisco che non vuoi avere niente con e da me, davvero, non sappiamo nulla dell'altro e sappiamo allo stesso tempo di essere completamente diversi, ma, ti prego, promettimi che non ci sarà mai niente tra te e Scott.. Promettimelo Amalie. Lui non ti merita, e sicuramente nemmeno io.. ma..»
Metto la mano contro la sua, sotto il mio mento, e gliela stringo forte.
«Ci sono così tante cose che non sai di me, Derek..»
«E tu di me, bionda, ma se lui ti avesse..»
<Etu no? Raziel, Derek..>
Faccio una faccia schifata e sospiro, scuotendo il capo e liberandomi dal suo tocco.

«Anche se volessi avere una relazione con qualcuno, Derek, non sarebbe con Scott.. Credimi.»
Lui annuisce e mi abbraccia, dal nulla. Oggi è già la terza volta che mi stringe a se con questa intensità, e ogni volta io perdo sempre più di vista l'obiettivo che mi sono prefissata.
Non posso farci nulla, le sue braccia sono così accoglienti e sicure, e i suoi occhi mi conoscono anche senza conoscermi. Mi ci perdo e mi lascio stringere in silenzio, aggrappandomi ad un suo braccio
E che braccio!

Arrivati a casa i due fratelli Hale sono affamati, come me del resto, così mi propongo per cucinare qualcosa mentre loro sono in doccia.
Derek è il primo a tornare, io ho già apparecchiato e sono davanti ai fornelli ad armeggiare.
Mi sorride e si avvicina, affiancandomi. 

«Vedo che hai trovato tutto»
Annuisco sorridendo e lo guardo con la coda dell'occhio.
Lui e questa mania di stare senza maglia mi faranno impazzire. O lo fa solo perché vede l'effetto che mi fa? Mi mordo il labbro girando la pasta e lo sento sussurrarmi fin troppo vicino «Le labbra, Amalie..»
«Raziel.. scusa, non lo faccio apposta..»  mormoro nervosamente, indecisa se allontanarmi o meno da lui. 
Mi scosta i capelli dal collo, sfiorandomelo con le dita, e io provo a far finta di non essere pervasa da quei brividi che tanto mi ero rigiurata di non dover più provare con nessuno. E che nessuno mi ha più fatto provare.

Cora entra nella stanza e si schiarisce la gola, facendo scostare il fratello da me senza poi troppa fretta, mentre io sussulto appena.
«Sono di troppo?» chiede la bruna, ed io arrossisco.
«Cosa? No, no, ovvio. Sedetevi, è pronto.» 
Sto parlando troppo veloce, e sono nervosa, e mi sto sentendo stupida. Dannazione a Derek Hale!
Faccio velocemente i piatti e li metto a tavola, poi mi siedo con loro a mangiare, tenendo lo sguardo fisso sul mio piatto. Siamo tutti e tre poco loquaci.

Dopo cena vanno entrambi a dormire presto, io invece resto appositamente in piedi fino a tardi, con la scusa dei piatti da lavare, approfittandone per cercare di ricordare al mio corpo il vero motivo per cui sono qui.

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora