Amalie - 25 *

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Alle 20:45 bussano alla mia porta.
Sorrido, precipitandomi ad aprire, ritrovandomi così uno splendido Derek in jeans e camicia sulla soglia. In mano ha un piccolo mazzetto di fiori di campo, che mi porge, quasi timidamente. Evidentemente non è abituato a questo tipo di cose.
《Mina ha pensato che.. insomma, io avrei voluto portarti qualcosa di più..》
Riesco a malapena a trattenere una risata.. sembra così impacciato!
Gli bacio la guancia mentre prendo i fiori e sussurro un grazie sulla sua pelle.
Subito si rilassa un po' e mi guarda meglio, con attenzione, poi mormora 《Sei bellissima.. davvero.》
Arrossisco leggermente e poso i fiori nel bicchiere che ho sul comodino, già pieno d'acqua.
Afferro la borsa tornando alla porta e prendo il braccio che Derek mi sta porgendo, senza riuscire a smettere di sorridere.
Stasera è bellissimo, più del solito se è possibile.
Quando mi guarda sento un tuffo al cuore e distolgo subito lo sguardo dal suo bellissimo viso: deve essersi accorto che lo stavo fissando, o per lo meno l'ha percepito.
Prima di uscire controlliamo insieme Mina, che dorme beatamente tra le lenzuola del padre.
Lui sorride, e una volta alla macchina mi apre la portiera, per farmi salire.
Lo ringrazio sedendomi sul sedile e allacciandomi la cintura, cosa che fa anche lui quando sale al posto di guida.
《Allora, dove andiamo?》 gli chiedo guardandolo.
Ammetto di essere nervosa ed emozionata. Non esco davvero con qualcuno da tanto tempo, e l'unica volta che l'ho fatto seriamente, per me, non è finita troppo bene.
Derek però sembra diverso, sembra maturo.
Lo osservo mentre sorride con fare furbo e non mi risponde, facendo partire la macchina.
Mi mordo le labbra e guardo fuori, mormorando 《Secondo te stiamo facendo bene..? Ad uscire stasera, dico.. dopo quello che è successo al lago..》.
《Ehi, no.》 dice subito, 《Ce lo meritiamo. Prendiamoci solo questa sera okay? Domani ne parleremo con il branco e troveremo una soluzione, ma questa serata è solo per noi.》
Lo guardo, sorpresa. Accenno un sorriso e metto la mano sulla sua, sul cambio.
Lui sorride, intrecciando le nostre dita, e mormora guardandomi con la coda dell'occhio 《Dio, come fai ad essere così bella?》.
Ridacchio in imbarazzo.
《Pensa a guidare e a farci arrivare presto ovunque stiamo andando, perché sto morendo di fame!》

Quando Derek parcheggia siamo davanti ad un ristorante carinissimo, illuminato solo da luci soffuse che rendono l'atmosfera dell'ambiente davvero romantica.
Non so se sono o meno sorpresa che un ragazzo come lui, apparentemente arrabbiato con il mondo, abbia un cuore tanto dolce e possa essere così romantico.
Viene ad aprirmi la portiera prima che io me ne renda anche solo conto, così scoppio a ridere.
《Wow, sei davvero veloce!》
《Solo quando devo essere galante.》 mi fa l'occhiolino ed io scoppio ancora a ridere. Mi fa ridere un sacco, e la cosa mi piace parecchio.
Entriamo nel ristorante con lui che mi tiene stretta a sé grazie alla mano che ha sulla mia schiena.
Raziel, quelle mani.. adoro sentirle su di me, in qualunque modo.
Il cameriere ci accompagna al nostro tavolo, un pochino più isolato rispetto agli altri, ma probabilmente è meglio così: siamo esseri sovrannaturali, parleremo di sicuro di cose sovrannaturali, è meglio che non ci siano orecchie indiscrete ad ascoltare.
Derek mi sposta la sedia per farmi sedere, carbonizzando il povero cameriere che stava provando a fare la stessa cosa, poi si siede di fronte a me mentre io trattengo una risata, divertita dalla sua gelosia, se così vogliamo definirla.
Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi, sorridendo, senza dire nemmeno una parola.
A volte questa cosa un po' mi spaventa, il fatto che non abbiamo quasi nemmeno bisogno di parlare per capirci, ma la maggior parte delle volte amo il fatto che succeda, perché non succede mai con nessun altro ed è un legame solo nostro.
Il cameriere di prima ritorna per le ordinazioni, così Derek ed io decidiamo di prendere due primi diversi - tagliatelle al cinghiale e tagliatelle funghi e panna - da dividerci poi, una porzione per due di carne mista alla brace e una bottiglia di vino rosso.
Lo sento borbottare appena il cameriere si allontana, così lo guardo perplessa.
《Che succede..?》
Lui mi guarda male, come se fossi pazza a non averlo capito.
《Ti ha fissata. Tutto. Il. Tempo.》
Scuoto la testa divertita 《Sta solo facendo il suo lavoro, Derek, dai.. E poi stava sicuramente fissando le rune, mi succede spesso nei luoghi pubblici.》
Lui per tutta risposta mi prende la mano e intreccia le nostre dita.
《Non fissava solo le rune, ma almeno, per fortuna sua o mia, non so, quella sul seno è ben coperta.》
Sorride appena, rilassandosi, ed io ridacchio scuotendo la testa.

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora