Amalie - 21 *

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Quando Derek mi ha mollata lì da sola, in mezzo alla strada, mi sono sentita un idiota.
Perché deve essere sempre così pragmatico?
Prima mi dice che è solo sesso, per lui, poi mi bacia e stringe come se fossi la cosa più preziosa del mondo, e alla fine quella che non ci capisce nulla sono io.
Esco dalla doccia pensando a dove sia, ora, o se tornerà a casa, stanotte.
E se fosse già con un'altra..?
Sono ancora molto arrabbiata, ma se non dovesse nemmeno provare più a parlarmi per davvero?

Mentre penso e sospiro, tra me e me, sommersa dai miei dubbi e dalle mie insicurezze, sento un rumore provenire dalla mia camera. Sto sperando che sia Derek, anche perché non ci sono molte persone che possano entrarvi facilmente, ma nell'aprire la porta mi ritrovo una bambina di circa 4 o 5 anni, che fruga tra le mie cose. Mi schiarisco la voce, stringendo l'asciugamano intorno al corpo, e lei sobbalza voltandosi piano.
《Che stai facendo?》chiedo autoritaria, osservandola a lungo. Sembra familiare, ma non capisco dove posso averla vista
Lei mi guarda, poi si guarda intorno.
《Non sapevo che qualcuno usasse questa camera.. in genere è chiusa e vuota.. e la tua roba ha un buon odore, come te.. sono stata praticamente attirata qui!》
Mi sorride, con i suoi occhietti verdi che mi scaldano il cuore.
Accenno un sorriso a quella che credo proprio essere una lupacchiotta 《Come ti chiami?》
Lei mi si avvicina, porgendomi la manina come se fosse un'adulta, e la stringe vigorosamente 《Io sono Mina, e tu?》
《Amalie,》dico stringendogliela dolcemente 《piacere di conoscerti.》
Sorride arrampicandosi e sedendosi sul letto che ormai mi ospita, poi mi guarda.
《Posso restare con te fino a quando la zia non torna con il mio cibo?》
Dondola piano i piedini osservandomi.
Io le sorrido e mi guardo, ancora in asciugamano. Sembra così dolce..
《Devo vestirmi, ma certo che si, puoi restare.. però.. tua zia sarebbe Cora?》
Le dico, mentre inizio a vestirmi.
《Certo, e mio padre è l'Alfa.. Non ti ha parlato di me?》
Piega la testa di lato. Deve aver evidentemente notato lo stupore sul mio viso.
DEREK HA UNA FIGLIA. CAZZO.
Osservo la bambina ancora un po', collegando quelle somiglianze che mi erano subito sembrate tanto familiari..
Raziel, quegli occhi.. come ho fatto a non pensarci prima?
Mi sento una stupida.. Derek ha tradito la mamma di questo piccolo angioletto venendo a letto con me..?
La bile mi sale in gola provocandomi nausea per il disgusto.
Come ha potuto farlo?! Non credevo fosse quel tipo di uomo.
《Dove.. dove sei stata, fin'ora? Sai, sono qui da qualche giorno ormai..》
Lei sorride, sembra felice che io glielo abbia chiesto 《I nonni mi hanno portata con loro nella casa che hanno in una cittadina poco distante da qui! .. così ho potuto far visita anche alla mamma..》
Il suo sorriso si rattrista un po' ed io mi avvicino subito a lei, preoccupandomi.
Ha i capelli biondissimi, mi ricorda me alla sua età.
《Ehi, tesoro.. che succede..? Non sei felice di aver visto la tua mamma?》le accarezzo piano il viso, e lei non si ritrae, anzi, sembra apprezzare il mio gesto.
《La mia mamma è morta quando sono nata io..》 mormora piano, e immediatamente mi ritrovo a condividere il dolore di questa piccola lupacchiotta, sapendo che questo grande dolore che il suo piccolo cuoricino deve e dovrà sopportare per sempre, può essere opprimente ed infinito.
《Raziel, piccolina.. vieni qui..》
Subito me la porto al petto, accarezzandole dolcemente i capelli e la schiena.
Lei mi stringe a sua volta e si lascia coccolare.

Restiamo così fin quando non sentiamo Cora che la chiama, cercandola.
《Vieni a mangiare con me e la zia?》 dice prendendomi piano per mano《Mi piaci.. mi piace il tuo odore e mi piace il fatto che tu abbia addosso e intorno quello di papà.. sono in pochi quelli che ne hanno l'onore, visto il suo caratteraccio》
Mi sento arrossire dopo questa affermazione e sorrido imbarazzata, mentre lei ridacchia divertita, poi la prendo in braccio e la porto in cucina da Cora.
Nel vederci insieme, l'una stretta all'altra, sembra quasi sorpresa.
《Cosa fate voi due, insieme? Come hai fatto?》
La seconda domanda è palesemente rivolta a me, così quando faccio spallucce sento la lupacchiotta che ho tra le braccia ridacchiare ancora.
Cora scuote il capo, sospirando, poi ci serve la cena osservandoci con attenzione.
La piccola non fa altro che parlare e parlare del suo viaggio e di come si sia divertita, tra nonni e cuginetti puzzolenti, e noi possiamo solo ascoltarla in silenzio, con dolcezza e divertimento.
《Avanti, a lavare i denti e poi a letto. Tuo padre sarà felicissimo di vederti, appena sarà tornato.》dice Cora a fine cena, sospirando piano.
Lei annuisce e sorride come un soldatino obbediente, poi mi guarda.
《Posso restare ad aspettare papà con te?》
La guardo un po' restia, spostando poi lo sguardo su Cora come per chiederle aiuto: non so se voglio ancora vedere Derek.. Insomma, gli ho chiesto di starmi lontano.. ma Cora annuisce e quasi mi supplica con gli occhi di acconsentire alla lupacchiotta.
《Beh, sì, certo.. lava i denti, io recupero il tuo pigiama》 torno a guardare la piccola bambina bionda a cui sorrido e che esulta appena, correndo poi verso il bagno.
《Non so come tu ci sia riuscita, né cosa stia succedendo tra te e mio fratello, non voglio nemmeno saperlo. Voglio solo che tu stia vicina alla mia piccola nipotina.. nei suoi 5 anni di vita non si era mai fidata così in fretta di nessuno, mai. Ma di te si fida, e tanto. Quindi, ti prego, non tradirla, o dovrò davvero ucciderti, stavolta.》
Cora mi guarda seriamente, parlandomi praticamente con il cuore in mano.
《Non lo farò, credimi.. abbiamo così tanto in comune che se la tradissi, sarebbe come tradire una parte di me stessa, e non potrei mai.》

Quando entro in camera con il pigiamino di Mina, che Cora mi ha gentilmente dato, la trovo ad osservare il mio Stilo, in mutande sul letto.
Mi avvicino sorridendo 《Sai a cosa serve?》
Lei mi guarda e scuote il capo. Sorrido ancora.
《Ti vesto e te lo faccio vedere》
Veloce le metto l'adorabile pigiamino rosa a righe, con le fragole, per non farla raffreddare, poi mi faccio un taglietto sulla mano 《Guarda bene, ora》
Lei segue attentamente il movimento dello Stilo sulla mia pelle, mentre traccio la runa, e quando il taglietto si rimargina completamente, mi guarda stupita e mi tocca la mano.
《Cos'è, questa? Una bacchetta magica?》
I suoi grandi occhi, pieni di meraviglia e stupore, mi fanno ridacchiare.
《No, lupacchiotta, si chiama Stilo. Quelli come me lo usano per differenziarsi dai mondani attraverso abilità soprannaturali, attivate dalle rune fatte appositamente per il nostro sangue angelico.》
Lei mi guarda a lungo, con gli occhietti sgranati, poi sussurra 《Quindi.. tu sei un angelo?》
Scuoto la testa divertita 《Oh, no, gli angeli sono belli e solenni! Io sono solo una Nephilim, umana ma con parte di sangue angelico che mi scorre nelle vene.》
Lei continua a guardarmi e ad assillarmi con domande e teorie divertenti, chiedendomi il significato di tutte le rune che riesce a vedermi sulle braccia, sul petto e sulle gambe.
Mi fa parlare a lungo, dopo che ci siamo stese e lei si è accoccolata a me.
Quando la vedo addormentarsi tra le mie braccia smetto di parlare e sorrido osservandola, coprendola e accarezzandole piano il visino.
Le bacio la fronte e sussurro 《Sogni d'oro piccola lupacchiotta》, per poi stringerla piano a me e addormentarmi a mia volta, stranamente serena nel caos che caratterizza la mia vita.

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora