Derek - 19 *

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《Che sta succedendo?》mia sorella mi guarda, non appena Amalie è uscita, sbattendo decisamente troppo forte la porta.
Non mi ha minimamente calcolato, bene.
《Nulla, Cora. Cosa vuoi mangiare?》
Vado verso il frigo fingendo indifferenza, sotto il suo sguardo attento e perplesso che mi studia.
《Scherzi, Derek, vero? Insomma, stamattina dormivate assieme e ora non vi rivolgete la parola. Scusa ma non so bene cosa pensare, di certo noto che un problema c'è.》
La fulmino immediatamente senza nemmeno risponderle, e fortunatamente capisce anche lei di dover tacere, senza risparmiarmi però di un suo sbuffo.
Le preparo qualcosa da mangiare velocemente, poi vado in bagno a fare una doccia.

Resto a fissarmi per un po' allo specchio, prima di decidermi ad entrare i doccia davvero. Mi sento ancora addosso il suo odore, le sue mani, percepisco i suoi baci sulle labbra e sulla pelle, ma il tutto è accompagnato dal fastidiosissimo suono che fa il mio cuore rompendosi, lo stesso cuore che io stesso ho deciso di frantumare nel momento in cui l'ho allontanata da me.
Ma ho dovuto farlo.
Prima l'odore pungente della sua paura, con Kevin, e poi l'attacco di panico che non riusciva a gestire.
Il fatto che sia riuscita a calmarsi grazie a me, tra le mie braccia, mi ha confortato e ucciso allo stesso tempo, perché anche io avevo paura, in quel momento. Paura che non potesse farcela. Paura di perderla definitivamente prima di averla totalmente, e che magari, quell'attacco, sono stato proprio io a provocarlo.
Mi perdo a pensare dove possa essere andata, da sola.
E se fosse con Scott? Se lui provasse a toccarla ancora? Se la baciasse?!
Stringo così forte i pugni fino ad avere le nocche bianche al solo pensiero che lui possa averla come l'ho avuta io. Poi il telefono vibra, segnalando l'arrivo di un nuovo messaggio.
Sono tentato dal non rispondere, troppo nervoso, ma poi, con la scusa di controllare l'orario - scoprendo così che sono chiuso qui dentro a rimuginare da quasi due ore ormai -, mi ritrovo a ringraziare mentalmente quel cretino di Stiles, per una volte: il messaggio è suo, mi avverte che Amalie è con loro, ad un pub della città.
Non entro nemmeno davvero in doccia, metto dei vestiti puliti ed esco velocemente.

Appena arrivo individuo Stiles in un attimo, come se mi stesse già aspettando, ma è solo.
《Derek, sei venuto》sorride soddisfatto.
《Hai fatto davvero bene. Seguimi》
Lo fulmino con gli occhi, ma gli sto dietro comunque fin quando non arriviamo nella sala più interna, dove la musica è alta e le luci sono fioche.
Chi viene a fare baldoria così presto? Beh, ovviamente Stiles e i suoi amici.
《Eccole lì》 dice lui guardando verso la pista da ballo.
Non ci sono tutte le persone che ci sarebbero se fosse notte, ed è anche semibuio, ma sono sicuro che la rossa chioma della Banshee si noterebbe comunque allo stesso modo, così come quella bionda della ragazza che tanto mi sta facendo impazzire, l'una accanto all'altra.
La osservo mentre si porta un bicchiere alla bocca e lo butta giù tutto d'un fiato, leccandosi alla fine le labbra, poi riprende a ballare con Lydia, ridendo quasi come se non fosse successo niente nel pomeriggio.
Adoro quella risata, sembra così spensierata.. ma non mi piacciono, allo stesso modo, gli sguardi che riceve.
Prima di accorgermene le sono accanto, la prendo per il polso e dico《Andiamo, ti porto a casa.》
Deve aver bevuto parecchio, la puzza di alcool è intensa su di lei, ma lei sembra ancora abbastanza lucida, solo.. più rilassata.
Mi guarda, i suoi occhi sono prima di ghiaccio, poi però sembrano prendere fuoco, e mi ride in faccia.
《Casa? Vuoi riportarmi ad Oslo, per caso? Avanti, lupacchiotto, smettila di fare il piagnone e lasciati un po' andare.》
Mi da' le spalle ricominciando a ballare, spingendo inevitabilmente il sedere contro il mio bacino.
Vorrei lasciarla fare, ma so che devo fermarla.
Porto le mani sul suo bacino per farlo, ma Lydia mi intima e mima con le labbra un "divertiti, per una volta" prima di raggiungere Stiles, e quindi resto fermo, lasciando che Amalie si strusci ballando su di me.
La stringo forte e lei si appoggia completamente a me, senza smettere di muoversi.
《Non voglio trovarmi costretto a farti mia davanti a tutti.. rallenta》 le sussurro all'orecchio, lasciando piccoli baci dietro di esso.
La sento rabbrividire e mugolare, si rigira, mi guarda, ed io la bacio. Non si stacca, si lascia baciare, così la stringo più forte e approfondisco il bacio.
Ma lei si riscuote, come svegliandosi da un sogno, e mi spinge via.
《No... no.》
《Amalie, per favore..》
La vedo mutare ripetutamente, fino a gelarsi del tutto.
《Devi starmi lontano. Dico davvero. Non voglio vederti se non è strettamente necessario. Ed evita di toccarmi d'ora in avanti.》

Barcollando appena esce dal pub, prendendo subito a camminare, lontano da me, ma la seguo veloce e la blocco. Non mi va che giri da sola per la città in queste condizioni.
《Non posso starti lontano..》
Lei mi guarda furente.
《Mi hai usata, Derek. Per dello stupido sesso.》
Ripete le stupide parole che le ho detto oggi, le parole che non pensavo, ma che hanno avuto lo scopo desiderato: allontanarla da me, probabilmente in modo definitivo.
《Sai bene che non dicevo sul serio..》
Si porta le mani sui fianchi, guardandomi.
《Oh, davvero? Perché vorrei ricordarti che è l'unica cosa che hai detto quando ti ho chiesto di parlarne! Mi fai schifo!》 mi urla contro, sfogandosi.
La guardo in silenzio per un po', poi la ribacio, quasi con la forza.
Lei si dimena tra le mie braccia, e quando riesce a liberarsi mi ritrovo le sue cinque dita stampate sul viso.
《Fallo ancora e ti uccido. Dico sul serio.》 mi intima, più minacciosa che mai.

Bene, mi odia. Ed è tutta colpa mia.
Annuisco a testa bassa, senza un motivo ben preciso, e me ne vado verso il bosco, con la coda tra le gambe -quasi letteralmente-, lasciandola da sola in mezzo alla strada, ma con l'odore pungente della tristezza e della delusione che emette a causa mia.

Passo la notte nel bosco, per pensare, e, se posso, provare a capire quel che sento.
Magari pensarci su può essere utile anche per lei.

Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora