✦7. 𝑳𝒂 𝒏𝒆𝒈𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒓𝒆𝒂𝒍𝒕𝒂̀✦

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POV Jimin

È un'altra giornata e io come ogni mattina sono al lavoro. Da quando Yoongi è entrato nel mio ufficio ieri senza permesso, sono di cattivo umore.

Fortunatamente riesco a fare amicizia con tanti colleghi, che mi fanno tornare immediatamente il buon umore. Infatti oggi ho conosciuto Lee Hajoon. Devo dire che anche se l'ho appena conosciuto, mi sta già molto simpatico anche perché abbiamo molte cose in comune.

In questo momento stiamo parlando molto serenamente di un film che abbiamo visto entrambi.

«Sì, hai ragione. Un cast incredibile» concordo, ridacchiando leggermente.

«Io peró, avrei cambiato la scena del treno con un qualcosa di più sorprendente!» esclama con un bellissimo sorriso in volto.

«In effetti è un po' troppo banale, ma il resto del film è stato davvero fantastico» rispondo, prendendo un sorso del mio thè.

«Questo mi pare ovvio!» esclama di nuovo, per poi mettermi una mano sulla spalla. Poi continuiamo a parlare.

POV Yoongi

Dovrei smetterla di spiare Jimin di continuo, ma non posso farci niente. Mi attrae in una maniera assurda e qualcosa mi spinge sempre a mangiarlo con gli occhi.

Ora sta parlando con quel gradasso scassa minchia di Lee Hajoon in caffetteria. Giuro lo odio. Fa gli occhi dolci a tutti per far cadere ai propri piedi chi cazzo vuole.

La voglia di riempirgli la faccia di pugni è tanta, soprattutto da quando ho visto che ha toccato Jimin. ~Perché mi da fastidio?~ penso. Sbuffo ~Con mia grande sfortuna mi devo trattenere, ma con Jimin lo farei più tardi un bel discorsetto~ continuo a pensare per poi tornare nel mio ufficio.

Dopo un po'...

Sto compilando dei documenti con attenzione e sento qualcuno ridacchiare fuori dalla mia porta. Questa risata e inconfondibile. È quella di Jimin.

Mi alzo lentamente dalla sedia e sto in silenzio per ascoltare quello che sta dicendo.

«Ok, va bene. Allora ci vediamo dopo Hajoon» dice. ~Non ci credo sta ancora con lui!~ penso, arrabbiato.

«A dopo Jiminie!» esclama. Batto molto forte un piede per terra per il nomignolo che ha usato. ~Chiamalo ancora una volta Jiminie e ti stacco i denti, uno ad uno~ penso.

Sento il suono di alcuni passi che si allontanano dalla mia porta, ma io devo parlare con un certo Park Jimin, quindi non posso permettere che quest'ultimo se ne vada.

Apro la porta senza fare rumore e gli prendo il polso da dietro.
«C-cos...» lo sento dire, balbettando.
E lo porto velocemente all'interno del mio ufficio.

Narrazione in terza persona (narratore esterno)

Appena i due ragazzi entrano nell'ufficio del corvino, il biondo viene sbattuto con la schiena sulla porta di esso. Jimin alza lo sguardo e iniziando ad alterarsi, parla.

«YOONGI! ADESSO CHE MIN-» inizia ad urlare Jimin, ma viene subito bloccato da Yoongi che gli prende entrambi i polsi, bloccandoli sul muro freddo della stanza.

«ORA PARLO IO!» urla per poi avvicinarsi al viso di Jimin. «CHI MINCHIA È QUELLO?!» continua, anche se sa perfettamente chi è.

Jimin sorride beffardamente e ridendo leggermente «Non sono cazzi tuoi» sussurra. Yoongi non gradisce questa risposta e arrabbiato, prende il viso di Jimin dal mento, alzandolo. Jimin in questo momento è molto serio e accigliato.

❥ 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐁𝐄𝐇𝐈𝐍𝐃 𝐇𝐀𝐓𝐄 || 𝒀𝒐𝒐𝒏𝒎𝒊𝒏 ❥ @𝑡𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘5𝑏𝑡𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora