✦42. 𝑬𝒓𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒐𝒓𝒈𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐✦

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Dopo circa due settimane...

Narrazione in terza persona (narratore esterno)

Miyon è tornata a casa sua a Gimhae dopo essersi fermata nell'abitazione di suo cugino per una settimana. Fortunatamente Jimin aveva una stanza anche per gli ospiti quindi la ragazza ha avuto anche una sistemazione piuttosto comoda.

Ora Jimin si trova a casa sua e nel mentre parla con Taehyung e Jungkook in videochiamata. Infatti le valigie dei due erano pronte, compresi tutti i pacchi per il trasloco.

Entrambi si sarebbero trasferiti insieme in una casa a Seoul, città dove entrambi avevano trovato lavoro.
Taehyung sarebbe diventato anche lui il dipendente di un'azienda, ma diversa da quella di Jimin e Yoongi.
Jungkook invece è stato assunto in una sala bingo, che in occasioni speciali diventava anche un club notturno, e lì avrebbe svolto il lavoro del controllore di sala.
Lavori entrambi molto rispettabili.

Poi la chiamata finisce e proprio in quel momento Jimin sente il suono di qualcuno che bussa alla sua porta, va ad aprirla e nota dietro ad essa la figura di Yoongi imbestialita.

«Ciao» saluta Yoongi incazzato nero per poi superare Jimin ed entrare in casa. Jimin è altamente confuso, così decide di porre una domanda al ragazzo.

«Yoongi. Che succede?» chiede il biondo altamente confuso, seguendo il corvino che, dopo aver raggiunto il salotto, si siede sul divano e a quel punto sbuffa molto sonoramente.

«Chulmoo» pronuncia, con sguardo molto serio. ~Che c'entra Chulmoo Adesso?~ si chiede in mente. «E Micha» continua mostrando solo disgusto mentre dice il nome di una presunta ragazza. ~Chi cacchio è sta Micha?~ medita. «Sono collegati. È per colpa loro che abbiamo litigato. Io lo avevo già immaginato prima, ma adesso ne ho avuto la conferma, visto che ho appena incontrato quella vipera al caffè vicino all'azienda» conclude.

«Ok. Ora calmati e dimmi prima di tutto chi è Micha» pronuncia Jimin, guardando Yoongi con calma per capire meglio la situazione.

«Hwang Micha è la mia ex promessa sposa» risponde. Jimin è scioccato, si ricorda quello che aveva detto il suo amico Jung-su, migliore amico del cugino del corvino, quando Yoongi era sparito.
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Inizio Flashback di quello che aveva detto Jung-su...

«...Pare che si stia per sposare con una ragazza, figlia del direttore di un'importante azienda che ha la sua principale sede nella capitale Seoul. Questo è tutto quello che so» conclude il ragazzo.

Fine Flashback...
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~Quindi la famosa ragazza è questa misteriosa Hwang Micha~ medita ancora Jimin.
«Ovviamente non l'ho sposata, non avrei mai fatto e mai farei una cosa che avrebbe fatto comodo solo a mio padre. Inoltre non l'amavo per niente quindi ho sabotato tutto il matrimonio. Lei ha deciso di vendicarsi sabotando la nostra relazione» conclude.

«Ok. Ora mi racconti cos'è successo al caffè?» chiede il biondo. Yoongi di rimando sospira per calmarsi per poi annuire e iniziare a raccontare.
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POV Yoongi

Flashback di quello che è successo al caffè...

Oggi è Sabato, non ho lavoro e sono di buon umore. Decido di uscire di casa per andare a casa di Jimin e per passare un po' di tempo con lui.

Mentre cammino noto un caffè, ossia quello nel quale io e Namjoon andiamo molto spesso visto che è quello più vicino all'azienda. Sorrido ed entro per prendere un caffè per me è una cioccolata calda per Jimin.

Dopo un po'...

Le mie ordinazioni sono pronte e quindi mi dirigo alla cassa per pagare. Alla fine prendo entrambi i bicchieri e mi dirigo verso l'uscita, ma senza accorgermi vado a sbattere contro qualcuno e i due bicchieri cadono a terra.

«Oddio, mi scusi!» esclamo, altamente mortificato. Inizio ad inchinarmi più volte ripetutamente senza nemmeno vedere contro chi sono andato a sbattere.

«Ah! Il mio vestito!» stilla, altamente irritata una voce femminile. «Guarda dove metti quei cazzo di piedi!» continua per poi sbattere un piede a terra. ~Questa voce. È talmente irritante, pari a quella di una cornacchia, che la riconoscerei tra mille~ penso, successivamente alzo lo sguardo.

«Micha» sussurro a denti stretti mentre la guardo. Io so che lei non abita Seoul, anche se suo padre ha la principale sede qui, nella capitale. «Perché sei a Seoul?» domando. Non si allontana mai dal suo paparino, essendo una figlia di papà del cazzo. Lo fa solo se deve fare qualcosa di malvagio, conoscendo solo questo lato di lei.

«Non sono cazzi tuoi!» risponde per poi ridacchiare. «Quello che ho dovuto fare, l'ho già fatto» continua. Io stringo i denti e continuo a guardarla non capendo cosa volesse dire.

«Quello che dovevi fare?» domando e lei, dopo essersi guardata le unghie, scoppia a ridere. Io la guardo sempre più allibito dal fatto che non sappia fare altro oltre a ridere, poi finalmente smette.

«Sabotare la relazione che hai con quel frocietto biondo, come tu hai fatto con il matrimonio. Ricordi?!» chiede, per poi tramutare la sua espressione in una arrabbiata. Io la guardo non capendo cosa avesse fatto. «Chulmoo è stato proprio bravo a recitare la sua parte» continua. Io finalmente capisco cosa si riferisce.

«Sei stata tu! Stronza di merda!» esclamo altamente imbestialito. Lei sorridere con una faccia da schiaffi, è talmente irritante tutto quello che fa.

«Esatto. Questa è la mia vendetta per avermi ferita» risponde. ~Lei non è rimasta ferita perché lei non mi amava~ medito. Alla fine sorrido incrociando le braccia.

«Tu non sei rimasta ferita. Ti importa solo del tuo cazzo di orgoglio!» ringhio. Lei si aggiusta i capelli ridacchiando.

«Chiamalo come vuoi. Intanto vi ho allontanati» risponde lei e io quel punto scoppio a ridere. ~Povera illusa~ penso.

«Questo è quello che credi tu. Io e Jimin abbiamo chiarito e questo sai perché?» inizio a dire per poi fare una domanda. Lei mi guarda scioccata e irata allo stesso tempo, rimanendo in totale silenzio. «Perché ciò che è vero e puro, come l'amore che io provo per Jimin, non si distrugge» concludo. Lei batte ancora un piede a terra e io nel mentre mi avvio per uscire definitivamente da quel locale.

«La vostra relazione di merda finirà, se non per mano mia per mano di chiunque altro» pronuncia, anche lei in conclusione per poi ridere peggio di una racchia, superarmi per uscire dal posto e salire su una limousine che si è appena fermata davanti al caffè.

«CAZZO!» pronuncio incazzato nero.

Fine Flashback...
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Narrazione in terza persona (narratore esterno)

«Ah. Capisco» enuncia Jimin alla fine del racconto di Yoongi, per poi prendersi il mento con due dita. Guarda la figura del corvino dinnanzi a sé.

«Ero di buon umore, ma è bastata l'apparizione di quella strega per trasformare questo Sabato in una giornata di merda!» pronuncia l'altro, ancora arrabbiato.
Jimin si avvicina lentamente a lui e alla fine posa un delicato bacio sulle sue labbra.

«Che dici. Sei tornato di buon umore?» domanda il biondo ridendo leggermente. Yoongi sorride perché per lui risulta impossibile restare arrabbiato con Jimin che sorride e, a parer suo, splende più del sole.

«Mmh. Sí, ma potrei stare ancora meglio» ammette per poi buttarsi addosso al minore e baciarlo con più passione. Entrambi sono molto felici.

Spazio Autrice🇰🇷✨

Ciao a tutti, come state?
Spero bene❤
Allora questo è stato un capitolo molto semplice, ma preparatevi perché ne stanno per succedere delle belle.
Se avete gradito la parte lasciate una stellina e noi ci vediamo nella prossima. Love youuuuuuu💕💕💕💕

(parole: 1300)

안녕

❥ 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐁𝐄𝐇𝐈𝐍𝐃 𝐇𝐀𝐓𝐄 || 𝒀𝒐𝒐𝒏𝒎𝒊𝒏 ❥ @𝑡𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘5𝑏𝑡𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora