✦28. 𝑵𝒖𝒐𝒗𝒊 𝒊𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒊✦

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POV Jimin

È un altro giorno e io con molta tranquillità mi dirigo al lavoro, passeggiando.
Prima prendevo sempre la macchina, ma adesso non più. Camminare fa bene e poi quando prendevo la macchina potevo definire il mio cuore morto e sepolto da ormai tanti anni. Ora non più.

La persona che ha ucciso il mio amore e che ha permesso lo spegnimento dei miei sentimenti, è la stessa che in questo momento fa rinascere quest'ultimi. Lui è capace di scaldare il mio cuore senza nemmeno toccarlo.

Oggi è il suo compleanno e se lui pensa anche per un solo secondo che io me ne sia dimenticato, si sbaglia di grosso. Io non dimentico facilmente.

Dopo un po'...

Narrazione in terza persona (narratore esterno)

In questo momento Jimin si sta dirigendo verso l'ufficio del corvino e, nel mentre, tiene tra la mani una tazza di cartone con un caffè caldo al suo interno.

Giunge dinnanzi alla porta dell'ufficio che possiede al suo interno l'oggetto del suo interesse, ossia il ragazzo dai capelli neri e dagli occhi che trasmettono sia inquietudine che un conforto insolito.

«Avanti» pronuncia una voce inconfondibile, subito dopo il bussare del biondo. Quest'ultimo abbassa la maniglia e apre lentamente la porta della stanza. Appena Yoongi nota la figura di Jimin, posa la penna che stava usando per scrivere qualcosa su un documento. Rivolge la sua completa attenzione al biondo, con un sorriso.

Il biondo senza dire una parola si dirige verso la scrivania del nerissimo con un sorriso naturale dipinto sul volto. Quest'azione fa alzare il corvino dalla sedia.
Quando Jimin arriva a destinazione, posa la tazza di cartone sulla scrivania di Yoongi, che d'istinto abbassa lo sguardo.

«Cos-» inizia a dire Yoongi con tono interrogativo, segno del fatto che voleva fare una domanda. Jimin non lo lascia finire e gli parla sopra.

«Fai una pausa ogni tanto e tanti Auguri di buon compleanno» pronuncia l'altro per giustificare la sua azione. Il corvino lo guarda con un sorriso fin troppo pronunciato perché il suo cuore è sul punto di esplodere.

«Jimin, sei l'unico che si è sempre ricordato del mio compleanno. Nemmeno mio padre e mia madre lo avevano mai fatto» enuncia Yoongi prendendo il volto di Jimin tra le mani. Intanto continuano tutte e due a sorridere, la curva sulle loro labbra non si è spenta per nemmeno un secondo.

«Ultimamente sorridi più spesso. Sei bello quando lo fai» fa presente Jimin per poi ridacchiare leggermente.

«Io sorrido se c'è un motivo per farlo. E tu sei una motivazione più che valida» risponde Yoongi spiegando il motivo della sua felicità. «Non ci vede nessuno qua» continua a dire ed è in questo momento che le labbra dei due si scontrano in un bacio casto e puro.

Tuttavia c'è qualcosa che li ferma, ossia il suono della porta dell'ufficio che viene aperta. È Lee Hajoon il fautore di tale azione.

È entrato per parlare con Yoongi e per rivolgergli nuove minacce, ma non farà più nulla di tutto ciò. La sue vene sono colme di rabbia per la scena che gli si è presentata davanti agli occhi.

«Ora lo faccio presente a tutti» minaccia Hajoon, non riuscendo più a rispondere alle sue azioni.

«Che cosa?» chiede Jimin confuso, non capendo quale fosse il problema. Qualunque cosa sia, il rapporto che ha con Yoongi, Hajoon non è tenuto a saperlo. Semplicemente non sono fatti suoi.

«Che state insieme» risponde il moro alla domanda che il biondo ha fatto precedentemente. Nel mentre incrocia le braccia per sottolineare il suo disappunto.

❥ 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐁𝐄𝐇𝐈𝐍𝐃 𝐇𝐀𝐓𝐄 || 𝒀𝒐𝒐𝒏𝒎𝒊𝒏 ❥ @𝑡𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘5𝑏𝑡𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora