✦25. 𝑴𝒂𝒊 𝒔𝒕𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒖𝒏 𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐✦

108 11 0
                                    

Narrazione in terza persona (narratore esterno)

La condizione di Yoongi non migliora. È da circa due settimane che la situazione volge in questo senso. Sembra che niente sia in grado di tirare su il morale del corvino.

È costantemente convinto di dover essere punito per quello che è stato obbligato a fare a Jimin e la sua punizione se la autoimpartisce.

Pensieri sempre più macabri e oscuri si fanno strada nella sua mente. È così stanco, non vuole più provare dolore. Non vuole più piangere. Non vuole più trascorrere le sue notti in bianco.

«È colpa mia, solo mia. Jimin e soprattutto mio padre starebbero meglio senza di me. Tutti starebbero meglio, senza di me» pronuncia a sé stesso per poi lasciare spazio a un pianto isterico che può solo esprimere un immenso dolore.
_________________________________________

POV Yoongi

Mi sveglio all'improvviso e mi metto seduto sul mio letto nel cuore della notte a causa del troppo caldo che percepisco sulla mia pelle. Sto sudando freddo, come se avessi paura di qualcosa. La domanda che mi posso porre e solo una.

«Di cosa ho paura?» chiedo a me stesso. Mi tolgo le coperte di dosso, sperando in una piacevole sensazione di freschezza. Tutto ciò però non arriva.

Percepisco i miei muscoli irrigidirsi, sento che sta per accadere qualcosa di molto brutto. «Perché ho questa sensazione?» domando ancora alla mia persona.

Non so descrivere bene i miei sentimenti e le mie emozioni. Mi posiziono una mano sopra il cuore e sento il mio battito che è più veloce del normale.

Solo ora mi accorgo che sono affannato, conseguenza del mio battito cardiaco accelerato.

Tutto quello che sto provando mi fa stare male, fin troppo. La mia pelle e bollente e non so cosa fare per sentirmi meglio.

«Ho bisogno di un bel bagno rinfrescante» affermo, offrendomi una soluzione. «Non mi interessa sapere che ore sono. Voglio solo sentirmi meglio» continuo.

Mi alzo velocemente dal letto e varco la porta della mia camera per poi dirigermi nel bagno che si trova affianco, sulla sinistra.

Apro la porta ed entro dentro la stanza. Accendo la luce e vedo davanti ai miei occhi una scena fin troppo strana e raccapricciante.

Noto Jimin nella mia vasca da bagno piena di acqua, ma è vestito. Ha una canottiera bianca e dei pantalonci corti. Tali vestiti sono bagnati come anche i suoi capelli.

Il biondo si gira nella mia direzione e solo ora noto il suo viso rosso, colmo di lacrime salate.
Mi guarda senza dire una parola, come il sottoscritto, e nel mentre inizia a fare leggeri segni di negazione con il capo.

Voglio spezzare tale silenzio, ma non riesco a dire una singola parola. ~È tutto fin troppo strano~ penso. Tuttavia, dopo nemmeno cinque secondi, sento il suono della sua voce.

«L'ho fatto per ferirti, io non ti ho mai amato veramente?!» pronuncia con tono di domanda, con calma cotinuando a guardarmi. «L'HO FATTO PER FERIRTI, IO NON TI HO MAI AMATO VERAMENTE?!» enuncia, strepitando questa volta.

Non conosco per certo il motivo di questo gesto. O l'ha fatto perché vedendo che non rispondevo si è spazientito oppure per imitare il mio di tono di quando ho detto questa maledetta frase falsa.

«PERCHÉ CAZZO?! P-PERCHÉ?!» grida ancora, piangendo. Io apro la bocca per rispondere, per dirgli che tutto quello che ho detto è falso. Per dirgli che io l'ho amato e lo amo tutt'ora, ma il biondo non mi fa nemmeno iniziare la frase che parla ancora. «P-PER TUTTO QUESTO TEMPO? S-SONO STATO UN CAZZO DI GIOCO?!» strepita, balbettando a causa dei singhiozzi che libera.

❥ 𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐁𝐄𝐇𝐈𝐍𝐃 𝐇𝐀𝐓𝐄 || 𝒀𝒐𝒐𝒏𝒎𝒊𝒏 ❥ @𝑡𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘5𝑏𝑡𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora