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Richmond, Virginia

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Richmond, Virginia

Minho gli spostò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, Jisung invece si avvicinò ulteriormente alla suo viso azzerando completamente le distanze che c'erano tra di loro.

Poggiò le sue labbra su quelle di Minho in modo lento e dolce. All'inizio era un semplice bacio a stampo. Minho si ritrovò completamente paralizzato dalla mossa del biondo, non se l'aspettava per niente, ma dopo un attimo di esitazione ricambiò quel bacio iniziando a muovere le labbra contro quelle di Jisung. Spostò una mano sulla guancia del ragazzo per avere più contatto facendo insinuare la lingua all'interno della bocca del biondo.

Entrambi si staccarono per la mancanza di ossigeno. Jisung questa volta iniziò a lasciare piccoli baci umidi per tutta la mascella scendendo piano piano sul collo del moro iniziando a mordere e succhiare. Minho dovette mettere a dura resistenza il suo autocontrollo per non fare di peggio.

"Jisung smettila" lo fermò, non voleva approfittarsi di lui, era ubriaco e probabilmente il giorno dopo non si sarebbe ricordato niente, e perciò non era giusto nei suoi confronti.

"Che c'è non ti piace?" chiese il più piccolo sporgendo il labbro inferiore, ancora una volta Minho si trattenne dal succhiare quel labbro fino a farlo sanguinare.

-Cazzo così è difficile-

"Jisung spostati" prese il bicchiere e si scolò un po' di alcol. Intanto Jisung era quasi sull'orlo delle lacrime. Non era stata una idea farlo bere così tanto.

"Io non ci vado a dormire! Sei stato cattivo!" rispose il minore con voce infantile, quando Jisung si ubriacava troppo diventava peggio di una bambina capricciosa a cui era stato tolto il suo giocattolo preferito.

"Niente capricci principessa andiamo a dormire!" disse prendendogli le mani, che in confronto alle sue erano piccole e paffute. Cercò di alzarlo e ma per come si era piantata al terreno era quasi impossibile. "Dai Jisung alzati!" si lamentò cercando con tutta la sua forza di sollevarlo.
"Non mi alzo finché non mi dai un altro bacio" asserì con sicurezza il biondo. Minho provò a controbattere un paio di volte, senza successo, alla fine si ritrovò di nuovo a pochi centimetri dalla faccia di Jisung.

"Se ora io ti bacio dopo tu andai a dormire va bene?" disse piano a pochi centimetri dalle sue labbra. Jisung annui solamente, ogni traccia della bambina capricciosa era sparita quasi del tutto e ora era diventata il ragazzo più serio del mondo.

Minho si avvicinò pian piano alla faccia del ragazzo unendo una volta per tutte le loro labbra, in un soffice bacio, e che Jisung approfondì più ardentemente, ma comunque era stato meno spinto del precedente.

Quando entrambi si staccarono per riprendere fiato, prima che Jisung potesse dire qualsiasi cosa Minho lo prese in braccio a mo' di sposa, Jisung prontamente allacciò le braccia attorno al suo collo. Prima di portarlo in camera sua, Minho fece toccare le loro labbra un ultima volta. Era un bacio a stampo che durò più del previsto. Si sarebbe pentito dopo.

Alla fine quando si staccarono ancora una volta, Jisung era tutto rosso, era stato un gesto così inaspettato e allo stesso tempo adorabile. Han Jisung il ragazzo che mai e poi mai sarebbe arrossito a una cosa del genere aveva ceduto a Lee Minho, fu un bene che fosse ubriaco in quel momento, almeno si sarebbe dimenticato tutto. Minho ridacchiò alla vista di un Jisung in così imbarazzo, infondo era solo un piccolo bacio a stampo.

-Adorabile-

"Sei adorabile quando arrossisci principessa" gli sussurrò all'orecchio, il biondo arrossì una seconda volta. Infine lo portò in camera sua rimboccandogli le coperte, altrimenti si sarebbe preso un grande raffreddore.

"Resta con me" disse Jisung assonnato, stinse tra e sue mani la trapunta portandosela fino alla testa.

"Non posso, tutto questo non doveva succedere"

"Ti pregoo!" esclamò il più piccolo afferrandogli la mano

"Mi dispiace, ma è meglio di no" concluse per poi uscire dalla stanza del biondo. Si diresse in camera sua e si sdraio sotto le coperte, passarono pochi minuti quando si sentì stingere da dietro; Il suo battito iniziò ad aumentare. Si girò dall'altra parte scoprendo il viso di Jisung quasi mezzo addormentato stretto al suo petto.

"Ti avevo detto di restare in camera" si lamentò con voce assonnata stingendolo di più a sé, ormai non c'era niente da fare, ed era troppo stanco per ribattere.

-Ahh, cosa devo fare con te?-

Entrambi assonati e stanchi si addormentarono insieme abbracciati l'un altro.

Il mattino seguente la luce filtrava candida dalle finestre illuminando il volto di Jisung che piano piano si svegliò aprendo gli occhi. Aveva un fortissimo mal di testa e ora si sentiva in colpa ad essersi ubriacato così tanto la scorsa notte. Sicuramente non sarebbe andato all'università con tutti i postumi della sbornia.

-Ahh che mal di testa!-

-Non dovevo ubriacarmi così tanto-

-Stupido, stupido, stupido-

-aspetta ma io non ho delle finestre-

Ma quando si accorse che non si trovava in camera sua, e non era nel suo letto, ma ben sì in quello di Minho, piano piano i ricordi della sera precedente riaffiorarono nella sua mente, se pur sfocati a causa dell'alcol erano ben distinguibili tra di loro. Si ricordò che si erano baciati.

-Merda!-

ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora