Richmond, Virginia
Jisung e Phoebe erano diventati sempre più amici, andavano d'accordo e soprattutto non si annoiavano.
Phoebe non aveva mai incontrato nessuno in gamba come Jisung, era intelligente e simpatico, ma cosa più importante è che imparava molto da lui
"Allora come hai conosciuto lo zio Min?" chiese curiosa la ragazzina mentre scrollava svogliatamente meme sul proprio telefono.
"Uhm, siamo capitati in questo appartamento insieme" rispose rimanendo sul vago, in fondo non stava mentendo, ma non sapeva quanto poteva resistere. Quella ragazza lo stava mettendo a dura prova.
"E poi, come siete finiti insieme?" domandò ancora una volta. Phoebe era veramente curiosa di sapere come uno come suo zio Minho era finito nel frequentare uno come Jisung.
Insomma erano troppo diversi e apparentemente incompatibili. Certo erano entrambi belli esteticamente; Minho aveva un bel fisico slanciato e soprattutto delle belle gambe e a volte era proprio sexy. Invece Jisung aveva un carattere accattivante e un fisico da modello, tralasciando l'altezza, ma aveva comunque dei capelli fantastici, per non parlare della pelle; bianca come il latte.
Ma comunque i loro caratteri non coincidevano. Jisung aveva un carattere impulsivo, e spontaneo e non aveva paura di dire quello che pensava, mentre Minho era un maniaco del controllo ordinato e poco loquace. Preferiva starsene per conto suo e lavorare tutto il giorno davanti al suo adorato computer.
"Beh è successo, è un bel ragazzo e poi avevamo un po' di cose in comune. Hai fame? Io ho molta fame" Jisung fece di tutto per deviare la conversazione da un'altra parte, cambiano argomento
"Questo non spiega perché state insieme" continuò Phoebe, per niente intenzionata a lasciar perdere
"Senti è successo e basta, non puoi metterci una pietra sopra?" domandò spazientito, stufo di tutte quelle domande scomode. Almeno per lui.
"Come mai sei così nervoso? Di solito la gente ama parlare di come ha conosciuto il proprio ragazzo" lo stuzzicò la ragazzina cercando di fargli sputare il rospo
"Non lo so, non mi va e basta"
"Mi stai nascondendo qualcosa?"
"okay va bene, hai vinto te lo dico" sospirò esausto pronto a sputare finalmente il rospo.
"Io e Minho non stiamo insieme" sputò tutto d'un fiato sentendosi liberare il peso che portava al petto da quando i familiari del moro avevano messo piede in casa.
Che sollievo
"Che sollievo, mi sono tolto un peso" emise un sospiro buttandosi sul letto
"Aha! Lo sapevo!" esclamò Phoebe complimentandosi con se stessa per il suo ottimo sesto senso.
"Ma a te piace?" chiese inarcando un sopracciglio. Avrebbe scoperto pure perché si stavano baciando
"Cosa? No certo che no" rispose Jisung nervosamente
"Okay come siete finiti insieme per finta?"
"Beh Ero al Supermercato con Minho, quando Audrey quella che è venuta l'altro giorno, ha pensato che lui fosse il mio ragazzo e così, si è successo" disse sussurrando le ultime parole, iniziando a bere nervosamente l'acqua dalla bottiglia.
"Interessante, ma comunque a Mio zio piaci" affermò la ragazza sorridente
"Come! C-come fai a saperlo?" Sputò tutta l'acqua
"Vi ho visto limonare sul divano" Rispose tranquillamente la ragazza come se fosse la cosa più normale del mondo. Non stavano nemmeno insieme!
"Quello era un momento privato" Disse Jisung fulminando Phoebe con lo sguardo
"Si si come vuoi, fatto sta che gli piaci" Continuò comunque la ragazza
"Non è vero, è stato solo un momento di debolezza, eravamo entrambi in astinenza" Inventò una scusa
"Certo dai pure la colpa all'astinenza, ma non cambierà la mia teoria, tu piaci a zio Minho e lui piace a te. Il mio sesto senso non inganna mai" Jisung alzò gli occhi al cielo
"Pensa quello che vuoi, ma non c'è nulla" Disse per poi dirigersi in cucina dove Minho stava giocando con le due gemelline a un puzzle. Erano arrivati a buon punto, mancavano solo una trentina di pezzi.
Jisung si unì a loro e cercò di aiutare a finirlo. Mancava solo un giorno alla partenza delle tre sorelle Min, e ai due coinquilini sarebbero mancati, perché nonostante avessero passato insieme solo quattro giorni Jisung si era affezionato a quelle due piccole pesti. E soprattutto gli sarebbe mancata Phoebe, nessuno era mai stato suo amico, invece Phoebe si era aperta con lui e avevano stretto amicizia. Meno male che esistevano i messaggi e le chiamate.
A Minho gli sarebbero mancate certo, ma non gli dispiaceva avere un paio di giorni di riposo, e inoltre in quei quattro giorni non aveva portato avanti il lavoro per la creazione del suo software e quindi doveva recuperare il tempo perso.
"Questo va qui" Disse Jisung cercando di posizionare il pezzetto di carta al suo posto
"No, questo va qui" Ribatté il moro spostando la mano di Jisung e posizionandoci il suo pezzo
"No, questo va qui" Disse in fine Phoebe trovando effettivamente il pezzo corrispondente. Si allontanò con un sorriso vittorioso in volto.
"Questa casa è così noiosa" Commentò Phoebe sdraiandosi sul divano sbuffando per noia
"Andiamo a fare shopping?" Sussurrò Jisung all'orecchio della ragazza senza farsi sentire dalle due sorelline. Tre persone, soprattutto piccole pesti come loro, erano troppo difficili da gestire.
"Shopping?" esclamò Phoebe entusiasta, ma così attirando l'attenzione delle due sorelle su di loro
"Sii! Andiamo a fare shopping" Urlarono le due gemelline all'unisono. Jisung si sbatté la mano contro la fronte fulminando con lo guardo Phoebe, che alzò le spalle.
"Shopping?" chiese Minho guardando Jisung, lui ricambiò lo sguardo alzando le spalle. Si alzò dal tappeto e si diresse in camera sua con tutte e tre le bambine per andare a fare shopping. Ormai si sarebbe sentito in colpa a lasciare Minho da solo con due piccole pesti.
"Mettiti qualcosa di carino, e sbrigati!" gridò il biondo dall'altra stanza prima di chiudersi la porta alle spalle.
Dopo un po' di ripensamenti anche Minho andò a sistemarsi, così si mise un paio di skinny jeans neri che gli fasciavano perfettamente le gambe, e una camicia bianca lasciando sbottonati i primi bottoni. Ovviamente sopra avrebbe messo una giacca, fuori faceva freddissimo, non voleva mica morire congelato.
Jisung si stava preparando insieme alle tre Bambine, le aveva truccate una ad una con pazienza. E ora erano delle perfette bad bitches pronte a conquistare il mondo.
Minho si era stupito di vedere tutte tre le ragazze ben vestite e ben truccare uscire dalla stanza di Jisung come se fossero ad una sfilata di moda.
"Avevi torto" disse Jisung affiancandosi al moro, che l'aveva guardato con occhi confusi
"I miei trucchi, non si sono rovinati, nemmeno un po'" concluse controllandosi le unghie smaltate di nero con aria superiore. Minho ridacchiò al suo comportamento sussurrandogli qualcosa all'orecchio, Jisung arrossì all'istante, mentre Minho si allontanò ghignando.
[Non sapremo mai cosa gli ha detto]
Jisung si scosse dai suoi pensieri, prese una delle due bambine per mano e uscì di casa seguito da Minho e Mia. Una bellissima famigliaola felice.
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ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjs
Fanfiction𝗥𝗶𝗰𝗵𝗺𝗼𝗻𝗱, 𝗩𝗶𝗿𝗴𝗶𝗻𝗶𝗮; "La tua stanza fa schifo" Commentò Minho senza pensarci due volte. "Non ti ho chiamato per questo" Disse il biondo alzando gli occhi al cielo. "Quindi cosa c'è?" "Il mio computer si è rotto, tu che sei un ingegne...