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Brooklyn, New York

(Brooklyn baby, Lana del Rey)

Innamorarsi a New York era il sogno di tanti, Jisung aveva letto tanti libri e film ambienti a New York:

Baciami sotto la neve di New York...

C'era una volta a New York....

Ogni notte a New York....

Tutta colpa di New York...

I love shopping a New York...

Innamorarsi a Manhattan...

Harry ti presento sally...

Innamorarsi.

Tantissime storie erano state ambientate nella grande mela, e a quanto pare, anche quella di Minho e Jisung. Incredibile come un piccolo bocciolo di odio e confusione si fosse trasformato in una splendida farfalla di amore e passione.

Troppo sdolcinato? Beh forse un po', ma era vero, Jisung e Minho si amavano davvero. Sempre entrambi sognavano di trovare il vero amore, e il destino ci aveva provato. Aveva fatto in modo che l'agenzia truffasse Minho e Jisung cosicché entrambi furono costretti a condividere l'appartamento.

Ma loro due erano troppo stupidi per capirlo, e poi con una piccola spinta entrambi si erano buttati, e ora finalmente stavano vivendo la loro storia d'amore.

Minho odiava le persone e anche Jisung, forse era per questo che alla fine erano andati d'accordo, magari è proprio grazie a quella complicità che si erano innamorati.

Jisung amava i pettegolezzi e Minho amava ascoltarlo parlare, ecco era il duo perfetto. La tranquillità di Minho si fondeva insieme al carattere vivace di Jisung bilanciando la loro relazione.

Era tutto perfetto. Beh forse, forse non sempre tutto perfetto ma è normale. Tutte le coppie litigavano

"Ti ho messo in imbarazzo?"
"Si Minho, potevi risparmiartelo"

"Oh scusami se ci tengo, la prossima volta vi prenoterò una camera in hotel così potete scopare in pace!" Urlò Minho sarcastico.

"Potevamo andare via, non c'era bisogno di ricordargli che balbettava" Ribatté il brunetto cercando di restare calmo.

"Beh ha funzionato, ha smesso di provarci con te"

"Ma ora hai aumentato le sue insicurezze del 80%" Minho sospirò e alzò gli occhi al cielo

"Credo che sappia che balbetta, probabilmente la sua logopedista ha comprato la sua laurea al supermercato con il 80% di sconto, che se ne trovi una migliore" Disse sarcastico

"Bene allora parliamo di quando hai letteralmente trascinato quella ragazza bionda mentre stavamo ballando"

"Lei si stava letteralmente strusciando contro di te, hai visto il suo vestito?"

"Jisung eravamo ad una festa" Ragionò chiudendo gli occhi dalla frustrazione

"Quindi volevi che continuasse a strusciarsi contro di te? Bene la prossima volta me ne starò in disparte"

"Non stavo dicendo questo"

"L'hai pensato" Borbottò indispettito.

"Okay così non andiamo da nessuna parte" Disse Minho cercando di calmare i nervi.

"Vado a fare un giro" Jisung uscì dall'appartamento chiudendo bruscamente la porta. Minho si lasciò andare sul divano.

In questi casi era meglio starsene in silenzio e pensare in silenzio. Riflettere e poi chiedere scusa come due persone mature. Era così che funzionava oppure risolverlo con il sesso.

Jisung tornò a casa prima di mezzanotte, Minho era ancora sveglio seduto sul divano. Si alzò e Jisung lo raggiunse.

Minho l'abbracciò, Jisung posò la testa sulla sua spalla e lo strinse a se. Minho si staccò di poco e si scusò.

"Mi dispiace"

"Fa niente, dispiace anche a me" Mormorò il brunetto e Minho gli stampò un bacio sulla fronte, e dio quanto Jisung amava i baci sulla fronte.

Quando leggeva storie d'amore pensava sempre che fosse meglio un bacio sulle labbra o sulla guancia. Ma da quando Minho aveva iniziato a baciarlo sulla fronte capì perché gli autori preferivano i baci sulla fronte.

Esprimevano affetto, era un gesto semplice, ma Jisung si sentiva amato, desiderato e voluto. L'amore andava oltre al contatto fisico, ai piccoli tocchi, ai baci e al sesso. E da quando Jisung stava con Minho capì di cosa si trattava.

La loro storia era una fiaba, o almeno era come la chiamava la madre di Minho. Così ogni volta che litigavano e risolvevano la fiaba ricomincia.

Poi c'erano momenti che quando erano coinquilini avevano evitato, ma ora potevano dire e fare certe cose senza vergogna.

"Sai dovresti chiamarmi Hyung, sono più grande di te"

"Ma va, mister ovvio"

"Jisung" Minho lo riprese guardandolo con un'espressione di disappunto. Jisung lo imitò

"Minho" Il moro si avvicinò al suo orecchio

"Per te è daddy" Sussurrò con fare il sexy, Jisung spalancò gli occhi e la bocca dalla sorpresa, e poi scoppiò a ridere.

"Ci vediamo babyboy" Gli diede una pacca sul sedere e uscì dall'appartamento.

A proposito di fiabe, era da quando Jisung aveva iniziato a leggere i romanzi rosa che sognava il suo primo vero appuntamento. Dove le persone si innamoravano ancora di più.

Nei classici appuntamenti nei film e nei romanzi d'amore i protagonisti andavano a cena in ristoranti costosi, passavano una giornata al luna park, oppure facevano passeggiate romantiche a piedi nudi sulla spiaggia.

E Jisung desiderò che Minho facesse altrettanto.

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ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora