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Richmond, Virginia

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Richmond, Virginia

"Zio Min! Portaci sulla schiena!" Esclamarono le due bambine aggrappandosi ai piedi di Minho che era già esausto. Gli avevano fatto fare il cavallino, dieci minuti per ciascuno, venti minuti in totale. L'avevano costretto a giocare a nascondino, acchiapparella e ora doveva portarle sulle spalle. Sempre dieci minuti ciascuna. Il moro dubitava che sarebbe riuscito a resistere per altri tre giorni con loro senza infortunarsi qualche arto o perdere addirittura la voglia di vivere.

"Okay bimbe facciamo una pausa, riprenderemo domani va bene" Disse Minho prendendo fiato, aveva corso per tutta la casa e ora era completamente sfinito. Lanciò un'occhiata in giro a vedere dove fosse Jisung, era da quasi tutto il pomeriggio che non lo vedeva e lo stesso vale per Phoebe.

"Noo! Noi vogliamo giocare" Urlarono le due bambine saltando addosso al loro zio preferito, nonché il loro unico.

"Jisung!" Gridò dal salotto alla ricerca di aiuto, la piccola mia gli era saltato addosso e aveva messo KO la sua schiena.

"Jisung!!" Urlò un seconda volta. Jisung invece era impegnato a fare amicizia con Phoebe, che invece aveva zero voglio di socializzare, ed era rimasta in silenzio la maggior parte del tempo. Aveva risposto a tutte le domande che le erano state rivolte dal biondo svogliatamente e a monosillabi, ma comunque Jisung non si era arreso.

Dopo aver sentito le urla del suo "finto ragazzo" aveva abbandonato Phoebe per un attimo per andare ad aiutare il moro.

"Che c'è?"

"Aiutami, ti prego" Aveva supplicato Minho andando ad abbracciarlo, era sfinito e tutto quello di cui aveva bisogno era un po' di meritato riposo.

"Pensaci tu a loro, io vado da Phoebe" Disse Minho prima di congedarsi e dirigersi in camera sua, dove Phoebe era seduta sul letto intenta a smanettare con il telefono.

"Hey" Salutò il moro sedendosi accanto alla ragazza che mise da parte il telefono cedendo l'attenzione allo zio.

"Ciao"

"Allora come va?" Chiese imbarazzato, era da un po' che non la vedeva, e l'ultima volta che ricordava di averci parlato aveva undici anni, sicuramente se la immaginava un po' più piccola.

"Bene, credo" Rispose con tono annoiato

"Di cosa stavi parlando con Jisung?"

"Niente, sai è molto fastidioso il tuo ragazzo"

"Ah, si il mio ragazzo" Ripeté pensando che in effetti non fosse il suo ragazzo, ma ormai non poteva dire la verità, ma avrebbe sicuramente preferito non mentire alla sua famiglia, soprattutto a suo fratello e sua madre, ma ormai doveva continuare fingere sperando di concludere la bugia al più presto.

"Beh, sta solo cercando di fare amicizia, non ha cattive intenzioni" Tentò di convincerla, ma senza successo. Phoebe non era una ragazza molto espansiva né socievole, preferiva starsene per conto suo e non avere a che fare con la gente, Nonostante nutrisse una particolare simpatia per lo zio Minho.

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