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Richmond, Virginia

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Richmond, Virginia

I due erano tornati a casa dopo la cena. Nessuno dei due aveva spicciato parola da quando erano usciti dal ristorante. Il moro aveva aiutato il biondo ad allacciarsi la cintura, dal momento che Jisung era troppo arrabbiato per farlo correttamente.

Jisung sentì un nodo formarsi in gola e gli occhi pizzicare. Minho aveva guidato dritto a casa in silenzio, indeciso se aprire la bocca o meno. L'aria era tesa, e si poteva tagliare con un coltello da burro.

Erano arrivati a casa quando Jisung non riuscì a trattenersi dal piangere, Audrey era riuscita a colpirlo nei punti in cui era più sensibile. La sua famiglia non gli voleva più bene, e non aveva apparentemente non aveva più un obbiettivo. Non era poi così bello, e a differenza di Minho, non era riuscito a far avverare i suoi sogni.

Si rintanò nella sua stanza a piangere. Jisung oltre al carattere acido, e ribelle era super sensibile, e odiava mostrare questo suo lato alle persone. Soprattutto a Minho. Non voleva che pensasse che era non era poi così forte alla fine. Odiava questo suo lato.

Minho non sapeva cosa fare in realtà, decise di cambiarsi e di preparare due cioccolate calde per calmare il biondo. Bussò alla porta con cautela, non ricevette risposta, bussò una seconda volta, ma ancora non uscì nessun suono.

Dopo un paio di ripensamenti decise di entrare lo stesso. Trovò Jisung disteso sul letto con la faccia premuto sul cuscino, mentre piccoli singhiozzi uscivano come suoni ovattati. Minho si appoggiò allo stipite della porta con braccia incrociate.

"Stai bene?" Chiese il moro
"Sì, vattene" Sgridò il biondo tornando con la faccia sul cuscino. Minho si sentì in colpa, non avrebbe dovuto insistere ad andare a quella cena. Si avvicinò al letto del più piccolo sedendosi sul bordo. Iniziò ad accarezzargli la schiena.

"Hey, mi dispiace è stata colpa mia, non avrei dovuto insistere" Disse Minho. Jisung mugugno un "esatto" che uscì ovattato a causa del cuscino sulla sua faccia.

"Ti va se ci guardiamo un film, con delle cioccolate calde hm?" Chiese il moro vicino al suo orecchio.

"Con la panna?" Domandò il più piccolo

"Con la panna" Confermò il maggiore con un sorriso divertito

"Quindi su, alzati e cambiati" Disse Minho tirando su il corpo del biondo mettendolo a sedere. Il trucco si era sbavato sugli occhi e anche un po' sulle guance. Minho prese un fazzoletto e rimosse tutti i residui di trucco, lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte. Il più piccolo arrossì al gesto del maggiore.

Jisung tirò su con il naso alzandosi dal letto. Minho uscì dalla stanza e decise di aggiungere la panna alle loro tazze fumanti di cioccolata. Jisung si mise il pigiama e andò in salotto trovando Minho sdraiato sul divano a guardare la televisione.

Si sedette ad un'angolo del divano prendendo in mano la tazza.

"Se vuoi, possiamo coccolarci un po'" Disse Minho timidamente con un piccolo rossore sulle guance. Jisung sorrise, lasciò la tazza sul tavolino e si sdraiò sul divano accanto al maggiore nascondendo il viso nell'incavo del collo del maggiore.

"Jisung"

"Hm?"

"Cosa farai a natale?" Chiese il maggiore accarezzandogli la schiena.

"Niente, resterò qui, ho un bel po' di libri da finire" Rispose il biondo con nonchalance.

"Non vai dalla tua famiglia?" Chiese Minho. Il viso di Jisung si rabbuiò e scosse la testa.

"Non ho un bel rapporto con la mia famiglia"

"Allora dagli amici?" Propose il moro

"Non ho amici" Rispose Jisung con un'alzata di spalle.

"Beh non puoi stare da solo a natale" Esclamò il maggiore mettendosi a sedere, seguito dal biondo.

"Me ne farò una ragione, devo finire di fare tante cose" Disse Jisung tornando a sdraiarsi sul letto.

"Verrai con me, tornerò a Cleveland a trovare i miei amici"

"Non so quanto di conviene, sono sicuro che ti annoieresti un sacco con me" Disse Jisung chiudendo gli occhi.

"Beh non importa, non sarà poi così male, in questo modo potrai farti dei nuovi amici" Disse Minho sdraiandosi di nuovo accanto al biondo.

Non voleva che Jisung rimanesse da solo durante il periodo natalizio. Si era affezionato a quel ragazzo; era irritante, a volte insopportabile e infantile, ma qualcosa di lui lo rendeva la persona più interessante che avesse mai conosciuto. Era intelligente, carino, e anche premuroso, a volte.

Sapeva che dietro a quel ragazzo acido e ribelle, si nascondeva una persona ferita.

"Bene, come vuoi, ora lasciami dormire" Disse Jisung girandosi dalla parte opposta. Minho alzò gli occhi al cielo al suo comportamento, per una volta poteva anche essere gentile.

"Bene, tu dormi, io vado in camera mia" Disse Minho alzandosi dal divano incamminandosi verso la sua stanza. Jisung ci pensò su due secondi e alla fine decise di fermarlo.

"Aspetta" Minho si fermò senza girarsi.

"Puoi restare qui se vuoi" Disse infine il biondo tornando subito a dormire. Minho sorrise, ma pensò che forse per sta sera era meglio se dormiva in camera sua.

"Buonanotte Jisung" Disse Il moro per poi sparire nella propria stanza.

"Buonanotte" Mormorò il biondo a bassa voce, ma abbastanza alta perché Minho lo sentisse. Si pentì in quel momento di aver parlato in quel modo così indifferente, perché avrebbe veramente voluto dormire con Minho quella sera, ma se ne fece una ragione. L'ultima cosa che voleva era innamorarsi di lui.

Non avrebbe sopportato innamorarsi di Minho, perché a malincuore sapeva che sarebbero stati coinquilini solo temporaneamente, e come tutto il resto della sua vita. Era tutto temporaneo.

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Salveeee, finalmente ho un po' di idee per questa storia, perché non sapevo come continuarla. Anyways ho visto che vi sta piacendo la storia, quindi sentitevi liberi di sclerare nei commenti.

RIPETO: Questa storia prima era una storia etero, ho cambiato i nome ai personaggi trasformandola in una minsung, quindi se Jisung ha qualche pronome femminile è per quello. Grazie dell'attenzione, bye <333

ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora