Richmond, Virginia
Quando tutti e cinque erano tornati a casa Jisung si era disteso sul divano sfinito, lo shopping era stancante, e anche molto.
"Dio mio sono sfinito" Gemette Jisung lasciandosi andare sul divano
"Anche io, fammi spazio" La imitò Minho sedendosi accanto al biondo, sembravano due vecchietti dopo una passeggiata.
"Non abbiamo fatto molto, e già siete così stanchi?" Chiese Phoebe guardando i due coinquilini distrutti.
"Se porti con te tre pesti del genere, è abbastanza difficile" Disse Minho prendendo un sorso d'acqua.
"I miei saranno qui tra poco, vi conviene prepararci gli zaini" Disse Phoebe smanettando con il cellulare. I due ragazzi si alzarono contro voglia e si misero a preparare le due gemelline per i propri genitori, non c'era molto da fare, solo mettere apposto le loro cose nei due piccoli zaini rosa della bambine, ma per loro anche fare solo un passo era diventato impossibile.
Dopo poco sentirono suonare la campanella segno che i genitori delle tre pesti erano arrivati a prenderle. Fu Jisung ad aprire la porta trovandosi i due genitori. Hangul e sua moglie.
"Ciao" Salutò Jisung spostandosi per farli entrare in casa, Hangul si guardò intorno cercando le tre figlie, che gli vennero incontro poco dopo placcandolo.
"Papà! Mamma!" Gridarono saltando in braccio ai propri genitori, Phoebe invece era rimasta neutrale, al contrario delle due bambine a lei non erano mancati per niente, stava mille volte meglio con suo zio Minho e Jisung. Almeno aveva trovato un'amico.
"Anche voi mi siete mancate piccole pesti" Disse il corvino prendendo in braccio le due bambine.
"Spero siano state brave" Chiese il più grande rivolgendosi ai due "finti fidanzati"
"Due angioletti" Ripose Jisung con un sorriso rassicurante, in fondo erano solo bambini avevano il diritto di divertirsi finché ne avevo il tempo.
"Beh noi dobbiamo andare, è stato un piacere conoscerti Jisung, dovresti venirci a trovare qualche volta" Disse la mamma di Phoebe con un caloroso sorriso
"Già dobbiamo andare, finalmente potete darvi alla pazza gioia" Ridacchiò Hangul che ricevette una sgridata da parte della moglie
"Hangul!" Minho e Jisung invece erano arrossiti entrambi. Phoebe si avviò verso Jisung per salutarlo, quei due erano ormai diventati bff e si sarebbero mancati a vicenda.
"Allora per qualsiasi cosa mandami un messaggio o chiamami, non parlare con Caleb e se finisci nei guai chiamami" Raccomandò il biondo senza farsi sentire dagli altri. I due si concessero un lungo abbraccio dopo di che tutta la famiglia uscì dall'appartamento.
"Finalmente!" Esclamò Minho sdraiandosi sul divano, la sua schiena chiedeva pietà, era distrutto.
Minho doveva tornare a lavoro e Jisung voleva finalmente godersi del buon e meritato riposo.
La ragazzo si diresse nella propria stanza buttandosi sul proprio letto, era sfinito. I due coinquilini non fecero niente per un po', erano stanchi e entrambi si erano concessi una bel pisolino.
Minho si era svegliato per primo, aveva messo a lavare i vestiti nella lavatrice ed era tornato dai suoi amati computer, gli erano mancati un sacco. Jisung invece si era concessa una lunga doccia calda, doveva darsi una ripulita; si era fatta una maschera purificante, lo shampoo ai capelli, un nuovo modo di iniziare la settimana, ma tutta la sua tranquillità era sparita quando aveva visto qualcosa che non andava con la lavatrice.
"Lee fottuto Minho!" Gridò il biondo uscendo dal bagno con solo addosso l'accappatoio e i capelli bagnati. Minho si era svogliatamente alzato dalla sedia e aveva raggiunto il ragazzo in salotto.
"Che c'è?" Chiese il moro sbadigliando, era ancora molto stanco
"Che c'è? Guarda cosa hai fatto!" Esclamò il biondo mostrando i suoi pantaloni preferiti completamente rovinati, era una collezione limitata di louis Vuitton, ed era estremamente costoso, non che uno dei suoi pantaloni preferiti. Minho si trattenne dallo scoppiargli a ridere in faccia, ma si trattenne mordendosi il labbro.
"Stai ridendo? Sai quanto costano, questi pantaloni costano più della tua vita, e tu che cosa hai fatto, gli hai rovinati, queste vanno lavati a mano" Spiegò Jisung sull'orlo di una crisi di nervi, Minho non resistette più e scoppiò in una fragorosa risata.
"Mi dispiace" Disse Minho una volta finito di ridere
"Le tue scuse non faranno tornare queste come prima, non parlarmi, non guardarmi, e stai lontano da me" Brontolò il biondo rifugiandosi nella propria stanza. Era sconvolto. Minho scosse la testa pensando a un modo per rimediare al danno.
------------------------
Hey hey, ma sono in crisi tra una storia e un'altra, ma se proprio avete bisogno di un altro capitolo, fatemelo sapere così mi sbrigo. Spero che il capitolo vi piaccia e scusate per eventuali errori. <3333333333333333333333
STAI LEGGENDO
ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjs
Fanfikce𝗥𝗶𝗰𝗵𝗺𝗼𝗻𝗱, 𝗩𝗶𝗿𝗴𝗶𝗻𝗶𝗮; "La tua stanza fa schifo" Commentò Minho senza pensarci due volte. "Non ti ho chiamato per questo" Disse il biondo alzando gli occhi al cielo. "Quindi cosa c'è?" "Il mio computer si è rotto, tu che sei un ingegne...