Cleveland, Ohio
[Questo capitolo è stato inspirato da una storia di @minsunghaven thank u so much dear.
Quindi ovviamente una parte dei meriti va anche anche a lei]
---"Io non ho più voglia di giocare" Seungmin lasciò il salotto rinchiudendosi nella propria stanza.
"Vado a vedere come sta" Disse Hyunjin alzandosi in piedi. Jeongin strizzò gli occhi.
"Cosa? perché?! Io sono il tuo ragazzo, non lui" Il moro sembrava sul punto di piangere, odiava essere gelosa, ma in quel momento non riusciva a pensare lucidamente.
"Innie, io ti amo ok? Più di qualsiasi altra cosa, ma Seungmin è ancora il mio migliore amico, devo vedere come sta"
"Va bene vai, ma non tornare in camera mia sta sera" Disse Jeongin con voce fredda
Minho lo avvolse in un abbraccio, cercando di calmare le lacrime, e i singhiozzi del più piccolo.
"Sta sera puoi dormire da Seungmin?" Chiese Il maggiore, e Jisung non poteva fare altro, annuì.
"Certo, nessun problema"
"Grazie"
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Seungmin si sentì terribilmente in colpa, era innamorato di Hyunjin da sempre, ma non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi, e Hyunjin non sembrava ricambiare.
Poi era arrivato Jeongin e i due si erano messi insieme. Alla fine Seungmin aveva deciso di mantenere il proprio segreto, pur di vedere i suoi due migliori amici felici.
Ora, voleva solo andare a dormire, e dimenticare quella sera. Come tutti gli altri.
"Seungmin possiamo parlare...ti prego" Chiese Hyunjin piano
"Ti prego Hyunjin, vattene ne riparliamo un altro giorno" La voce di seungmin era sul punto di spezzarsi.
"Va bene" Hyunjin uscì dalla stanza, facendo entrare Jisung.
"Hey, Minho mi ha chiesto di stare qui sta notte, ti dispiace?" Chiese il biondo entrando cautamente nella stanza. Non voleva di certo complicare la situazione, erano tutti un po' scossi.
"È tutta colpa mia, non avrei dovuto proporre quel gioco" Seungmin si mise subito a sedere.
"No, no, è che è complicato da spigare. È una situazione strana"
"Fammi indovinare, ti piaceva Hyunjin e ti piace ancora adesso, e non hai mai avuto il coraggio di dirglielo, ma visto che ora sta con Jeongin non puoi dirglielo oppure rovineresti la vostra amicizia, e anche la loro relazione è così?" Seungmin annuì freneticamente, era esattamente così.
"Wow, come hai fatto a dirlo?"
"Beh, sono una persona che vi conosce da poco, per Hyunjin e Jeongin sarà stato più difficile da capire perché vi conoscete da tanto tempo"
"Quindi non hai intenzione di chiarire?" Domandò il biondo
"Non oggi" Rispose il castano sdraiandosi di nuovo.
"Beh dovresti farlo adesso, perché la tensione è ancora fresca e poi rischieresti di rovinare tutto, fra poco sarà natale, ti conviene farlo adesso" Disse Jisung. Seungmin ci pensò su, e accettò.
Non poteva andare peggio di così, giusto?
---In qualche modo Jisung fece in modo che entrambi; sia Seungmin che Hyunjin si trovassero in giardino per parlare.
"Seungmin mi dici che ti succede? Sono il tuo migliore amico, puoi dirmelo"
"È questo il problema hyunjin, e se io non volessi essere solo tuo amico?! Se non stessi con Jeongin ti bacerei anche adesso, e ti direi che mi piaci" La sua voce iniziò ad alzarsi e a tremare.
"Min sei ubriaco, non stai pensando lucidamente" Disse Hyunjin
"Non riesco mai a pensare lucidamente dannazione, per colpa tua! Perché sei sempre nella mia testa"
"Mi dispiace Min, puoi darmi la colpa, ma non posso darti la risposta che vuoi"
"Allora perché sei qui, perché ti preoccupi tanto di me hm?" Chiese il castano con tono accusatorio. Le lacrime iniziarono ormai a scendere dalle guance rosse del ragazzo.
"Perché dovevo essere sicuro che stessi bene. Ti viglio bene seungmin, davvero tanto, ma ti ho superato un bel po' di tempo fa, anche tu mi piacevi, ma pensavo che non avessimo la possibilità di stare insieme" Hyunjin non riuscì a guardarlo negli occhi, non voleva ferire il suo migliore amico.
"Perché non mi hai mai detto che ti piacevo? Saremmo potuti stare insieme, proprio adesso, se l'avessi fatto!" Il petto di Seungmin si alzava e abbassava a causa dell'agitazione.
Colpì il petto del maggiore più e più volte, cercando di consumare tutta la frustrazione che aveva dentro di se, e Hyunjin lo lasciò fare. Ne aveva tutto il diritto.
Riprese a parlare quando finì di colpirlo.
"Credo che non avessi il coraggio di dirtelo, credevo ti piacesse un certo Chan, ero spaventato"
"E con Jeongin? Non eri spaventato con lui?" Si staccò dal petto del biondo e o guardò negli occhi.
"Con Jeongin era tutto più semplice, avevo inziato a conoscerlo, e non c'era il rischio di perdere un amico così importante, non era imbarazzante, era tutto più naturale"
"Quel giorno, avevo bisogno di qualcosa che mi facesse stare meglio, ma sfortunatamente non mi sono innamorato di te, quindi ho provato a voltare pagina il più velocemente possibile"
"Non volevo illuderti, mi dispiace"
"Mentirei e dicessi che non provavo nulla per te, e magari sarà possibile forse in futuro, ma adesso sono innamorato di Jeongin, e sto bene con lui, non voglio rovinare quello che abbiamo, con te e con Jeongin" Hyunjin si lasciò andare un sospiro, e Seungmin asciugò le lacrime.
"Seungmin?" Jeongin apparve timidamente dal giardino raggiungendo i due ragazzi.
"Jeongin...Io-mi dispiace" Ora sentiva di aver rovinato tutto anche con Jeongin, ammettendo che fosse innamorato del suo ragazzo.
Ora aveva perso entrambi.
"Hey, va tutto bene, non sono arrabbiato okay" Il più piccolo lo avvolse in un abbraccio, accarezzandogli leggermente la schiena.
Sorrise a Hyunjin dicendogli che poteva tornare in camera sua sta notte.
Ora che sapeva che Hyunjin lo amava, non poteva più essere arrabbiato con quest'ultimo. Non poteva dargli la colpa, a nessuno dei due. Sperava solo che le cose andassero diversamene d'ora in poi.
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"Wow hai risolto la cosa in una sera" Disse Minho. Lui e Jisung stavano guardando la scena dal piano di sopra, dalla finestra che dava al giardino.
"Beh è stata colpa mia, non avrei dovuto proporre quel gioco" Disse Jisung grattandosi la testa, ultimamente combinava sempre guai.
"Non direi proprio, era solo un gioco, non sapevi che potesse succedere questo, nessuno lo sapeva" Lo rassicurò Minho con qualche pacca sulla spalla.
-Sul serio, ora le pacche sulla spalla?-
"Certo, bene vado a dormire" Jisung si dileguò.
Anche lui aveva pausa di confessare i suoi sentimenti al moro. Non volva che lo odiasse, e non voleva nemmeno perderlo, era solo spaventato delle conseguenze.
E poi Miho era etero.
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ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjs
Fanfiction𝗥𝗶𝗰𝗵𝗺𝗼𝗻𝗱, 𝗩𝗶𝗿𝗴𝗶𝗻𝗶𝗮; "La tua stanza fa schifo" Commentò Minho senza pensarci due volte. "Non ti ho chiamato per questo" Disse il biondo alzando gli occhi al cielo. "Quindi cosa c'è?" "Il mio computer si è rotto, tu che sei un ingegne...