Hamptons, Long island
Quando arrivarono alla villa gigantesca in cui avrebbero alloggiato Hassan spalancò gli occhi. C'era una gigantesca piscina, e una sala gigante da ballo Era in realtà la prima volta che Jisung alloggiava in un posto di lusso come quello.
E soprattutto era la sua prima volta negli Hamptons. Hyunjin l'aveva prenotata per le nozze, si sarebbe svolto lì, ormai mancavano solo tre giorni.
"Okay questa è la vostra stanza, dovete condividerla" Spiegò il biondo aprendo la porta della loro stanza.
"Nessun problema, abbiamo già dormito insieme" Disse, ma poi si rese conto di come suonava strano e si corresse.
"C'è non in quel senso, no, in un senso amichevole e poi Hassan è etero" Spiegò velocemente lasciandosi andare ad una risata nervosa.
"Già, preferisco le tette" Rispose con un cenno del capo. Hyunjin ridacchiò.
"Va bene, Jeongin voleva farvi fare una piccola gita di New York domani, quindi state pronti" Jisung fece un cenno con il pollice e Hyunjin uscì dalla stanza.
"Wow amico, che pacchia" Esclamò Hassan buttandosi a peso morto sul letto. Jisung si buttò accanto al ragazzo e poi sospirò.
Non sapeva proprio come comportarsi con Minho. Se non avessero fatto sesso, e se non si fossero baciati forse sarebbe stato molto più facile, perché ora la tensione era troppo da sopportare.
"Perché siamo andati a letto insieme" Gemette di frustrazione stringendo un cuscino.
"Ah credo sia l'astinenza" Jisung annuì e si mise a sedere.
"Senti Kafir dovresti solo dirgli che ti piace, è molto più facile invece di frignare e disperarti. Mi piaci, facile e veloce" Disse Hassan, ma lui non capiva. C'erano tanti motivi per cui non poteva dire a Minho che gli piaceva, o almeno in passato.
1. Vivevano in due città diverse
2. Minho è etero
3. Probabilmente sta pensando a quella Catherine
4. Non si sarebbero più rivisti dopo il matrimonio
5. Erano troppo diversi l'uno dall'altra
"Non so se gli piaccio e poi è etero, non è così facile" Rispose Jisung piano. Hassan alzò gli occhi al cielo e uscì dalla stanza.
"Io vado a farmi una giratina, tu resta pure ad autocommiserarti" Gridò una volta fuori dalla stanza.
"A dopo!" Jisung decise di farsi un pisolino, si sdraiò sul morbidissimo letto e chiuse un'attimo gli occhi.
"Jisss!" Una voce acuta e stridula giunse alle sue orecchie, e senza che riuscisse a realizzare la cosa Phoebe era già balzata sul suo letto saltandogli letteralmente addosso.
"Yaa! Levati sei pesante" Soffocò togliendosi la ragazzina di dosso. Si riprese mettendosi a sedere normalmente sul letto.
"Allora traditrice come ci si sente a tradire le persone?" Sibilò il brunetto mettendo su un piccolo broncio.
"Era per una buona causa, i biglietti per il concerto di Sam Smith, dai ti prometto che ti porto con me" Assicurò sorridendo
"Uhm" Mormorò sdraiandosi di nuovo, Phoebe lo imitò stendendosi accanto.
"Comunque un'uccellino mi ha detto che Catherine e Minho sono rimasti amici, ma niente d serio, bestie hai via libera"
"Chi ti dice che mi piace? Sono passati due anni" Pronunciò con tono stanco e chiuse gli occhi.
"E' a rilassarsi in costume in piscina" Ammiccò con un sorriso furbo. Jisung spalancò gli occhi e si tirò subito a sedere.
"Phoebe andiamo in piscina" Disse. Phoebe sorrise maliziosa e annuì. Phoebe aveva indossato il completo che Jisung gli aveva regalato a natale ben due anni fa, ma lei non era cambiata molto
"Smettila di fare quella faccia" Phoebe smise di sorridere. I due si misero in costume e si avviarono verso la gigantesca piscina.
"Hey comunque mentre venivo in camera tua ho visto un ragazzo super carino" Jisung annuì
"Descrivilo"
"Aveva la pelle molto abbronzata, liscia capelli scuri e leggermente mossi, era alto, beh non altissimo ma molto più alto di me, e anche super magro" In quel momento Jisung si trattenne dallo strozzarsi con la propria saliva. Perché stava ovviamente parlando di Hassan, e sinceramente non credeva fosse il suo tipo.
Certo non che Hassan sia brutto, era piuttosto carino tutto sommato, ma Phoebe aveva sempre preferito i ragazzi americani. I soliti fuck boy del liceo. Tipo quelli come Caleb.
"E' il mio coinquilino, si chiama Hassan è bengalese, un ragazzo, apposto" Disse.
"Davvero?! Allora me lo devi presentare, ti prego dimmi che non è gay anche lui" Chiese con voce supplicante, e Jisung si lasciò andare ad una risata.
"No, non è gay, ma ha 20 anni" Phoebe scollò le spalle
"Io ne ho quasi diciotto, è perfetto" Constatò con un sorriso vittorioso.
"Okay" Jisung non disse più niente. Infondo Hassan era un bravo ragazzo.
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Appena arrivarono in piscina Hassan, Jeongin e Hyunjin stavano giocando a palla in piscina mentre Minho era seduto sulla sdraio ancora vestito, beh non per molto. Prese i lembi della propria maglia e la sfilò rimanendo a petto nudo. Jisung spalancò gli occhi.
"Jesu Cristo" Mormorò a bassa voce rimanendo incantato. Minho mezzo nudo mezzo illuminato dal signore.
"Oh il ragazzo è quello la, me lo devi presentare" Piagnucolò Phoebe trascinandolo in piscina. Posarono le loro cose sulla sdraio.
"Kafir finalmente!" Esclamò Hassan ricevendo una pallonata in faccia da parte di Hyunjin.
"Aia" Disse chiudendo gli occhi. Jisung scoppiò a ridergli in faccia, ma smise appena incontrò lo sguardo profondo di Minho. E dio sembrava che volesse scrutargli pure l'anima.
"Oh ciao Jisung" Disse dopo un po', Jisung si vergognò per la prima volta in vita sua e arrossì non sapendo cosa dire.
"Ciao" Rispose soltanto, cercando di controllare il rossore.
"Yaaa Phoebe Minho mettetevi prima la crema solare anche tu Jisung" La madre di Minho, la signora Lee li raggiunse con un flacone di crema solare. Stampò due bacio sulle guance di Jisung.
"È bello vederti tesoro" Disse dolcemente.
"Ora mettiti la crema" Ordinò subito dopo passandogli il tubetto di crema solare. Jisung sorrise sincero. Era passato troppo tempo da quando qualcuno si era preso veramente cure di lui.
Certo c'erano Felix e Hassan, ma aveva sempre sentito la mancanza di un genitore. Qualunque esso sia.
All'improvviso il brunetto si sentì nudo come se non avesse addosso nemmeno il costume. lo sguardo penetrante e scuro di Minho lo stava scrutando centimetro per centimetro facendolo sentire nudo.
Sentì il suo sguardo che si posava sulle labbra lasciandoci una carezza. Poi sulle spalle e sulle clavicole mentre ci passava la crema solare.
Poi sul petto e sul basso ventre accarezzando la leggera forma a V che il suo corpo aveva acquisito durante le ore in palestra.
Jisung finì si spalmarsi la la crema solare, arrivò ad un punto morto, le spalle.
Minho avanzò paino prendendogli la crema solare dalle mani. Ne prese una qualità abbondante sulle mani e iniziò a sparmarlo piano sulle spalle del brunetto.
"C-che stai facendo?" Domandò deglutendo, e si odiava a per aver balbettato come uno scemo.
"Ti aiuto" Sussurrò il moro nell'orecchio di Jsiung sfiorando forse appposta il lobo dell'orecchio.
Non innamorarsi di Minho sarebbe stato molto più difficile del previsto
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ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjs
Fanfiction𝗥𝗶𝗰𝗵𝗺𝗼𝗻𝗱, 𝗩𝗶𝗿𝗴𝗶𝗻𝗶𝗮; "La tua stanza fa schifo" Commentò Minho senza pensarci due volte. "Non ti ho chiamato per questo" Disse il biondo alzando gli occhi al cielo. "Quindi cosa c'è?" "Il mio computer si è rotto, tu che sei un ingegne...