Richmond, Virginia
Minho, dopo vari tentativi di fare pace, si era quasi arreso, invece decise di usare le maniere forti, irruppe nella stanza del biondo, che nel frattempo era sdraiato sul letto.
Minho senza chiedere il permesso si sdraiò accanto a lui, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
"Minho vattene" Disse Jisung aprendo gli occhi
"No vado via, finché non mi perdoni" Mormorò il moro iniziando a lasciare piccoli baci sul collo candido di Jisung.
"Non ci penso proprio" Assicurò Jisung staccandosi da quel contatto. I suoi pantaloni preferiti si era rovinati e non c'era crimine peggiore, era sicuro che sarebbe rimasto arrabbiato a vita.
"Bene, allora mi costringi a fare questo" Disse Minho mettendosi a cavalcioni sul biondo iniziando a fargli il solletico. Jisung iniziò a divincolarsi dalle mani del moro, ma senza successo, Minho era molto più grande e forte.
"Non la smetto finché non mi perdoni" Constatò Minho continuando a muovere le dita sui fianchi del ragazzo.
"Ok-ahahah-Ti-P-pp-perdono-ahah" Cercò di dire tra le varie risate. Appena Minho smise Jisung si lasciò cadere sul letto, ma stava quasi per cadere visto che era estremamente vicino al bordo. Minho lo tirò per le gambe prima che potesse cadere, ritrovandosi faccia a faccia con il più piccolo. Jisung avvicinò il viso a quello del moro premendo le sue labbra contro le sue, in piccolo e dolce bacio a stampo, per poi rotolare giù dal letto.
Minho strabuzzò gli occhi un paio di volte, non aveva ancora realizzato quello che era successo. L'aveva baciato, era stato un bacio carino, pensò il moro sorridendo come un ebete.
I due coinquilini erano rimasti super tranquilli per quasi tutta la serata, quando Jisung ricevette un messaggio da Audrey.
"Minho" Richiamò il ragazza entrando nella camera del maggiore sedendosi al bordo del letto. Il ragazzo era concentrato sul suo lavoro al computer e non si accorse che qualcuno fosse effettivamente entrato nella stanza.
"Minho!" Ripeté il biondo alzando la voce, Minho si girò la sedia verso Jisung
"Che c'è?"
"Audrey chiede se dopo domani andiamo ancora a quella cena a quattro" Spiegò
"Quale cena?" Minho era stato così occupato ultimamente che si era completamente scordato della cena.
"Quella con Audrey, quella a cui hai accettato al supermercato" Jisung gli rinfrescò la memoria, e poi si ricordò di quella ragazza estremamente fastidiosa con un sorriso falso che si poteva intuire da almeno tre miglia di distanza.
"AHH, La cena" Esclamò il moro
"Quindi, ci andiamo o no? Io non voglio andarci""Io sì" Ribatté Minho con un sorriso divertito, voleva fare il finto fidanzato ancora per un po'
"Io no perché, lei è fastidiosa e irritante, e poi ti ha visto, sa che ho effettivamente ho un ragazzo, non c'è bisogno di andare" Si lamentò Jisung. Già doveva sopportarla a lavoro, non voleva anche uscirci, con il suo fidanzato poi. L'avrebbe messo in difficoltà continuamente.
"Sarà divertente, e poi voglio vedere com'è il suo ragazzo, sono sicuro che non è bello come me" Si vantò il moro, Jisung alzò gli occhi al cielo lasciandosi andare a un sospiro.
"Io le dico che non ci veniamo"
"Io dico che ci andiamo, non vuoi mostrarle il tuo bellissimo fidanzato?" Minho sporse il labbro inferiore, per poi ridacchiare. Questa situazione era alquanto divertente per il maggiore
"Se lo fai di nuovo ti picchio" Disse il minore facendo una faccia disgustata.
"Lo so, era cringe" Ammise Minho
"Bene, tu non vuoi andarci, io si. Sò come risolvere la cosa" Disse Minho alzandosi dalla sedia dirigendosi in cucina. Jisung lo seguì confuso, la risposta si trovava in cucina?
"Allora, sono passate più o meno due settimane, hai finito il burro di arachidi?" Chiese il moro aprendo i frigo tirando fuori il barattolo di burro.
"Vedo, che ne è rimasta ancora più della metà" Jisung guardò altrove dondolando sui talloni, non era colpa sua, non aveva avuto tempo per mangiare il burro d'arachidi.
"Non ho avuto tempo, l'avrei finito!...Prima o poi"
"Già, beh ti spetta la penitenza, devi fare quello che ti dico, e io dico che ci andiamo" Minho mise apposto il barattolo e tornò in camera con un sorriso trionfante. Jisung si lasciò andare sul ripiano della cucina.
-Perché la mia vita fa così schifo?-
Neanche il tempo di alzarsi sentì il telefono suonare. Era Audrey, ovviamente. Lo fece squillare per un po' dopo di che rispose, non aveva la minima voglia di parlarci.
"Ciao Audrey!" Esclamò il biondo facendosi sentire da Minho, che lo raggiunse poco dopo.
"Ciao Jisung, quindi tu e il tuo ragazzo venite?" Chiese la ragazza dall'altro capo del telefono, la sua voce era meno fastidiosa al telefono, fortunatamente, ma a Jisung dava sui nervi lo stesso.
"Uhm, aspetta" Jisung coprì il microfono del cellulare con la mano, girandosi per parlare con il moro, supplicando di non accettare.
"Ti prego no" Sussurrò il più piccolo con uno sguardo supplicante.
"Sì, dì di sì" Sussurrò in risposta il moro, invitandolo a dire di sì, alla fine Jisung si arrese.
"Uhm, sì veniamo, mandami la posizione"
"Fantastico!" Esclamò la ragazza, Jisung allontanò istintivamente il telefono dall'orecchio.
"Bene, ci vediamo ciao" Disse Jisung chiudendo la telefonata, senza neanche aspettare una risposta dall'altra parte.
"Ti odio" Disse Jisung rivolgendosi al moro
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Hey, avete visto ho aggiornato, ho un po' di idee per l'appuntamento fortunatamente. Spero che il capitolo vi piaccia e niente ci vediamo alla prossima. Scusate eventuali errori, bye <3333
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ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjs
Fanfiction𝗥𝗶𝗰𝗵𝗺𝗼𝗻𝗱, 𝗩𝗶𝗿𝗴𝗶𝗻𝗶𝗮; "La tua stanza fa schifo" Commentò Minho senza pensarci due volte. "Non ti ho chiamato per questo" Disse il biondo alzando gli occhi al cielo. "Quindi cosa c'è?" "Il mio computer si è rotto, tu che sei un ingegne...