045

939 95 38
                                    

Hamptons, Long island

Finalmente il giorno del matrimonio. Avevano deciso di farlo sulla spiaggia degli Hamptons dietro la villa che avevano affittato, verso il tardo pomeriggio, prima del tramonto del sole per godere del vento fresco che alitava leggero su tutti gli invitati.

Jisung non aveva mai visto nessuno così innamorato come lo erano Hyunjin e Jeongin. Il modo in cui si guardavano al modo in cui si sorridevano parlava da solo.

Ogni piccolo tocco trasmetteva energia elettrica. E Jisung era felice per loro, tutti lo erano.

E poi un brivido di gelosia gli attraversò la mente, non fraintendetemi, Jisung era contentissimo per loro, meritavano di stare insieme. Ma allo stesso tempo si chiedeva perché non era successo la stessa cosa a lui.

La gente trovava la propria anima gemella a scuola, in bar, club, online e persino in vacanza, allora perché trovare l'amore era così difficile?

Jisung guardò gli sposi baciarsi, e una lacrima ribelle sfuggi al suo controllo scivolando velocemente sulla guancia pallida. Se la asciugò velocemente con la mano e sorrise, e poi applaudì.

Appena gli sposi sfilarono davanti a tutti gli ospiti il brunetto incrociò lo sguardo di Minho, e poi distolse immediatamente lo sguardo.

Da quel giorno in piscina aveva sempre deciso di ignorarlo, e di non restare nella stanza da solo con lui, non poteva farcela. Aveva evitato di parlargli, si limitava ad osservalo soltanto.

---

Felix aveva deciso di raggiungerli la sera prima del matrimonio. Hassan l'aveva chiamato dicendo che Jisung si era rammollito un'altra volta e che stava piangendo nel letto della loro stanza. Hassan non era bravo a consolare la gente, tantomeno uno con il cuore spezzato.

Chris l'aveva accompagnato e alla fine era rimasto. Jeongin era più che felice di poter farsi dei nuovi amici.

"Ah ti prego Kafir, sta piangendo così da questo pomeriggio" Disse il ragazzo mulatto con un'espressione disperata.

"Okay ci penso io" Lo rassicurò Felix con un sorriso.

"Ah grazie, io sono in camera di Phoebe se avete bisogno di me" Annunciò uscendo dalla stanza. Jisung era corrucciato nel letto coperto dalle coperte.

Si avvicinò piano, si sedette sul letto e scostò dolcemente le coperte. Jisung alzò lo sguardo e si fiondò ad abbracciarlo.

"Va tutto bene" Lo rassicurò accarezzandogli la schiena.

"Perché è così ingiusto?" Singhiozzò con gli occhi piene di lacrime tiepide

"Oh tesoro, mi dispiace" Jisung si lasciò andare pianse per tutta la sera addormentandosi nelle braccia di Felix.

La mattina del matrimonio Jeongin aveva chiesto a Minho di vedere se Jisung era già pronto. Jisung si trovava nella doccia, dopo aver pianto tutta la notte aveva bisogno di ridarsi una svegliata.

Il moro entrò nella stanza trovando le lenzuola disfatte e il telefono sul letto. Aspettò che uscisse dalla doccia per scambiare due parole, poi venne distratto dallo squillo acuto di un telefono.

Abbassò lo sguardo sul oggetto, era una chiamata da parte di un certo Chris. Ovviamente non rispose, lasciò che partisse la segreteria.

"Hey Sungie spero che tu stia bene, Felix mi ha detto che ieri sera non sei stato tanto bene, quindi se vuoi possiamo parlare" Era il messaggio che gli aveva lasciato in segreteria, e poi Minho capì, che forse Jisung stava frequentando qualcuno. Non riuscì a continuare la sua riflessione perché Jisung uscì dal bagno.

"N-non pensavo di trovarti qui" Chiese il brunetto con disinvoltura.

"J-jeongin mi ha chiesto di vedere se eri pronto" Rispose Minho cercando di non guardare il corpo allenato e magro del più piccolo. Perché visto solo l'asciugamano avvolto in vita l'asciava be poco all'immaginazione.

"Sto per scendere tra poco" Minho annuì, aprì bocca per dire qualcosa ma la richiuse subito dopo.

"Ci vediamo Jisung" Disse prima di lasciare quella stanza.

----

Dopo la cerimonia e il pranzo e i balli tutti si erano rintanati nella grande villa a riposarsi. Minho si stava rilassando sul balcone della sua stanza.

La signora Lee lo raggiuse mettendosi accanto a lui, gli porse un bicchiere di vino, Minho l'afferrò e ne prese un sorso.

"Come stai mamma?" Chiese dopo un po' girando lo sguardo verso la donna.

"Oh io sto bene tesoro, piuttosto tu come stai?" Minho rimase in silenzio per un po'

"Sto bene" Rispose

"Ti conviene non mentire a tua madre, ho visto come sei stati giù questi ultimi giorni" Ribatté brontolando.

"Cos'è che ti turba?"

"Niente sono solo un po' stanco" La madre capì che non avrebbe sputato il rospo

"Perché tu e Jisung vi siete lasciati?"

"Noi in realtà non stavamo insieme, abbiamo finto. Aveva bisogno di una mano e l'ho aiutato tutto qui"

"Eppure sei qui e tutti i pensieri sono dedicati a lui in questo momento, non è vero?" Minho annui piano e sorrise imbarazzato, pensando a come sua mamma riuscisse sempre ad avere ragione.

"Ho visto che è andato a farsi una passeggiata sulla spiaggia, perché non prendi due birre e lo raggiungi?"

"Non credo sia il caso"

"Minho ti sei già fatto sfuggire questa occasione una volta negando i tuoi sentimenti, vuoi farlo ancora? Prima avevi la scusa del trasloco, ma adesso?"

"Dovresti confessargli tutti i tuoi sentimenti, prima che lo faccia qualcun altro"

"E se...e se lui non volesse me?" La sua voce si incrinò per un momento.

"Oh tesoro, soffriresti immensamente, ma almeno non vivrai con dubbio, e sono sicuro che Jisung è un ragazzo abbastanza intelligente da non fare stupidaggini" Minho annui.

"Ora va da lui"

----------------

ROOMMATES PROBLEMS lmh.hjsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora