Il vento gli colpiva il volto con forza mentre teneva lo sguardo sul cancello davanti a lui.
Alessandro si trovava fuori dall'ospedale in cui prima era tenuta chiusa Esmeralda.
Quando vide la donna uscire dai cancelli, buttò la sigaretta a terra e le andò incontro.
"Morgana, giusto?"
Ella si girò sobbalzando per poi annuire una volta riconosciuto il ragazzo.
"È passato quasi 1 anno da quando Esmeralda è scomparsa, e io ti ho visto sorridere quella volta che io e i suoi genitori siamo stati qua. Ho pensato di essere pazzo e che non era il caso di venire a dirti qualcosa, ma a questo punto è l'unica cosa che mi rimane da fare"
"Sorridere?"
"Si sorridere. Non prendermi per il culo perfavore, ho visto la mia migliore amica venire rinchiusa in questo posto, non ho potuto vederla a natale, capodanno e mi sono perso i suoi 18 anni, quindi fammi il favore di dirmi ciò che sai senza troppe moine"
Lei sbuffò un attimo per poi tirare fuori le chiavi di una macchina dalla borsa e fargli cenno di seguirla, che Esmeralda fosse tenuta nascosta da lei? No impossibile.
Salì in macchina con la donna e lei dopo un breve sospiro iniziò a parlare.
"Esmeralda diceva di parlare con la sua anima gemella"
"Lo so" rispose lui chiudendo gli occhi.
"È successo anche a me"
Alessandrò voltò di scatto la testa pensando di aver capito male.
"Cosa?"
"Beh no non proprio a me. A mio fratello. Diceva che era così strano ma passava ore a parlare da solo, sembrava pazzo, lui non lo nascondeva come prova a fare a volte Esmeralda. Raccontava che era una strega e che tra di loro arrivati a una certa età potevano sentire la loro anima gemella. Non ci ho mai creduto, fino a che non ho conosciuto Esmeralda. Possibile che un'altra persona a distanza di anni mi dicesse la stessa identica cosa? La storia del mondo magico, dei 17 anni, molte cose coincidevano con quelle che mi diceva mio fratello"
"E quindi?"
"E quindi credo che in qualche modo lei sia li"
"Lì nel senso...in quel...mondo?"
Lei annuì.
"Non ha senso"
"Non ha senso nemmeno il fatto che delle persone sentano la propria anima gemella. Onestamente credo a ciò che ha detto Mary-"
"Mary?"
"La donna con il pupazzo"
"Intendi il fatto che Esme sia caduta dal tetto?"
"Si. In ospedale non c'è traccia di lei, la porta per arrivare al tetto quando abbiamo scoperto che non ci fosse, era aperta e non c'è ne il suo corpo, né sangue sul prato. Secondo me in qualche modo è arrivata li, è sparita davvero come ha detto Mary"
"Magico" esalò lui non sapendo cosa dire.
Non aveva mai pensato al fatto che tutto ciò potesse essere reale, ma non aveva nemmeno creduto al fatto che Esmeralda fosse pazza. L'unica soluzione era che sia Esmeralda, che Morgana, che il fratello di Morgana fossero pazzi.
Decise alla fine di crederle, per quanto assurdo e bizzarro decise di crederle, l'opzione che qualcuno l'avesse rapita gli sfiorò la mente solo per un secondo, sarebbe stato quasi impossibile rapire qualcuno in un ospedale di pazzi.
Così, salutando Morgana scese dalla macchina e si avviò di nuovo alla moto pensando la sua migliore amica in un mondo dove esisteva la magia, mentre rideva e scherzava con quello che doveva essere la sua anima gemella. Avrebbe voluto trovarsi con lei, la risata della ragazza e le prese in giro onestamente gli mancavano, gli mancava la sua sorellina.Fortunatamente Alessandro non sapeva che la ragazza non si trovava a ridere e scherzare con la sua a mia gemella.
Erano passati 4 mesi e mezzo dalla morte di Sirius, 4 mesi da quando venne colpita da Bellatrix Lestrange.
Si trovava su un letto al San Mungo mentre dormiva.
Fred e George avevano aperto il negozio di scherzi, e appena possibile chiudevano per andare da Esmeralda.
Ora, come tutti i pomeriggi durante la pausa, Fred si trovava nella poltrona accanto al letto mentre George in piedi davanti al letto.
"Non lo sopporto" disse Fred sbuffando.
"Sta solo dormendo"
"Si. E quando si sveglierà rimarrà ad occhi aperti immobile. Almeno prima di essere cruciata si muoveva"
"Stanno facendo il possibile Fred"
"Non è abbastanza."
Si alzò camminando per la stanza.
"Fred...se la rimandassimo nel suo mondo?"
Fred si fermò davanti a George fissandolo.
"Non so farlo, non so nemmeno come sono riuscita a farla venire qua, pensi starebbe meglio la?"
"Non lo so. Ma forse..."
"Siamo maghi, loro no, al San Mungo la cureranno meglio di quanto possano fare i babbani"
George si arrese, Fred non si sarebbe fatto portare via la ragazza dopo aver passato l'inferno prima di incontrarla.
1 ora dopo arrivarono Molly e Fleur.
"Fleur?"
"Oh ciao" disse lei sorridendo e abbracciando calorosamente i gemelli.
"Non sapevamo saresti venuta" dissero in contemporanea i due guardando la madre.
"Oh sul sorio? Bill ha detto a vostra madre che sarei vonuta anche io, pensavo ve lo avesse detto, no Molly?"
"Si certo cara" disse Molly con un sorriso falso sul viso, che non fosse felice della presenza di Fleur era sempre stato lampante, ambiva a un'altra persona per Bill.
"D'accordo noi andiamo, se succede qualcosa avvisateci" disse Fred riprendendo la sua giacca, diede un bacio sulla fronte della ragazza e uscì insieme al fratello dopo un breve saluto alla madre e alla ragazza francese.
"Certo, a più tardi".
Una volta usciti dall'ospedale tornarono al negozio e aprirono.
Avevano aperto solo 3 settimane dopo essere andati via da scuola, eppure il negozio andava una meraviglia già dai primi giorni.
Avevano comprato anche un piccolo appartamento sopra il negozio, così da starci quando avrebbero chiuso tardi.
Non era nei loro piani passare così tanto tempo in quell'appartamento, ma con l'incidente di Esmeralda, Fred non voleva allontanarsi troppo da Diagon Alley, e George ovviamente non lo lasciava solo.
"Al ministero hanno bisogno di altri mantello scudo"
Comunicò Fred che stava aprendo le lettere.
"Saremmo potuti andare anche noi a lavorare al ministero" disse George rifornendo degli scaffali.
Erano rimasti scioccati da quanto fossero incompetenti alcuni lavoratori del ministero.
"Si ma bastano già due Weasley al ministero, non ne servono altri due".
"Ho sonno" continuò Fred dopo essere rimasto a fissare il pavimento per qualche minuto"
"Sarà perché stanotte all'ospedale non hai dormito, vai su" gli disse George
"Me ne occupo io qui, se c'è troppa gente poi ti sveglio"
Fred annuì salendo le scale per arrivare nel loro appartamento.
Ormai non c'erano più i ragazzi a comprare al negozio in quanto tutti avevano iniziato scuola poco meno di un mese prima, avrebbe potuto dormire un bel po', George avrebbe potuto impacchettare gli ordini da spedire anche da solo.
"Fred!"
Fred scese di sotto di corse pensando fosse successo qualcosa.
"Che succede?"
"Niente. Ti volevo dire di iniziare a fare una lista di cosa regalare a mamma, papà, bill e Charlie per natale, mentre aspettavi di prendere sonno sai" disse George indaffarato senza guardarlo.
"Pensavo fosse successo qualcosa di grave" esclamò tornando su nel letto.
Ma pochi secondi dopo sentì la porta spalancarsi, cosa che gli fece fare dietro front di corsa.
Questo era sicuramente importante.
Bill entrò dalla porta con il fiatone.
"Esmeralda"
Fred spalancò gli occhi e sentì il respiro mancargli, George fece cadere un barattolo di pasticche vomitose.
"Cosa?" Chiese il secondo vedendo il fratello senza parole.
"Ha aperto gli occhi"
"E non potevi avvisarci con una strillettera anziché venire fino a qui perdendo tempo?" Urlò Fred esausto per poi smaterializzarsi.
"O smaterializzarti" continuò George per poi imitare il fratello e sparire.
Bill alzò gli occhi al cielo e fece un incantesimo alla porta per richiuderla non avendo la chiave.
"Ho il dito rotto per la barba di Merlino, non posso" disse al vuoto essendo ormai rimasto solo, si avviò al San Mungo questa volta camminando.
I gemelli stavano uscendo da un vicolo nascosto. Con vestiti di colori stravaganti in pelle di drago era difficile non farsi notare, ma il tratto dal vicolo alla vetrina con il manichino era breve.
Entrarono e corsero verso la stanza in cui si trovava Esmeralda.
Molly era ai piedi del letto che guardava male Fleur che si guardava le unghie.
Esmeralda era ancora sdraiata nel letto ma questa volta con gli occhi aperti che fissava il dottore.
"Esmeralda" disse lui senza fiato.
Lei voltò lentamente lo sguardo verso di lui e lo fissò.
Nella stanza si girarono tutti verso i gemelli ancora fermi alla porta.
Fred si avvicinò dopo aver ricevuto una leggera spinta da George.
"Fred è meglio se uscite, vieni con me" disse Molly prendendo il ragazzo per la mano che però ignorò la madre avvicinandosi a Esmeralda.
La ragazza ancora non apriva bocca.
"Come stai?" Gli chiese sorridendo.
"George, portalo fuori" ordinò Molly.
George dopo aver sentito il tono serio della madre e aver visto lo sguardo suo e del dottore cercò di far uscire il fratello.
"Lasciami George" si dimenò Fred continuando a guardare la ragazza.
"Esme dì qualcosa" lei continuò a guardarlo.
"Vi chiedo di uscire, signorina può rimanere un attimo?" Chiese il dottore.
Fleur sembrò risvegliarsi e annuì.
"Si certo"
Tutti uscirono dalla stanza lasciando sole le due ragazze.
"Ritorno subito" disse Fred alla ragazza, lei continuò a guardarlo mentre usciva per poi girarsi verso Fleur che le parlava.
Sembrava persa, come se non sapesse dove si trovasse.
Una volta fuori il dottore parlò.
"L'avete obliviata?" Chiesero i gemelli insieme.
L'uomo in camice bianco li fissò.
"Silente ci ha detto di non farlo e abbiamo dovuto obbedirgli per forza. Quindi no"
"E allora?"
"Si è svegliata" disse lui.
"Accidenti George, si è svegliata te ne eri accorto?"
"No Fred, pensavo dormisse ad occhi aperti"
Dissero loro sarcastici per poi voltarsi di nuovo verso il dottore.
"Ragazzi..." li rimproverò Molly.
"La maledizione Cruciatus ha...trasceso dei segni...forse permanenti" continuò il dottore.
STAI LEGGENDO
Weasley, Fred Weasley
FanfictionAl compiere dei 17 anni, i maghi possono sentire la voce della propria anima gemella e comunicare mentalmente. Ma non tutti i maghi sono così fortunati da avere la propria anima gemella in un certo senso...vicina. Tralasciando i personaggi creati d...