"Sporca feccia, traditori del proprio sangue, lupi mannari, sanguemarcio..."
"Ciao Kreacher"
I gemelli Weasley, Ron, Hermione, Harry e Ginny si trovavano in una delle sale della casa di Sirius a pulire, buttare e disinfestare tutto ciò che capitava, quando la porta si aprì ed entrò l'elfo domestico dei Black che viveva in quella casa da tempo in onore della sua signora.
"Kreacher non aveva visto il padroncino" esclamò l'elfo inchinandosi a Fred dopo averlo sentito, per poi offenderlo mentre era ancora inchinato, probabilmente pensando non riuscisse a sentirlo
"Piccola perfida canaglia di un traditore del suo sangue, ecco cos'è".
"Come hai detto Kreacher? Non ho sentito l'ultima parte sai"
Aggiunse George.
Kreacher rispose di non aver detto niente, ma quando si inchinò ebbe da ridire anche su George
"Ed ecco il suo gemello, piccoli mostri"
George e Fred si scambiarono occhiate divertite, mentre Kreacher continuava a parlare dei presenti nella stanza, definendo Hermione una sangue marcio e soffermandosi sul fatto che Harry fosse nuovo e di non averlo mai visto.
Hermione, ancora fermamente convinta che gli elfi domestici fossero trattati male, seppur essendo stata appena insultata dall'elfo le presentò Harry.
Kreacher si sbalordì del fatto che Hermione le stesse rispondendo, iniziando a borbottare che non sapeva cosa avrebbe potuto pensare la sua padrona se l'avesse visto in simile compagnia.
Essendo che aveva di nuovo definito Hermione una sanguemarcio, Ginny e Ron scattarono ordinandogli di non chiamarla così, ma Hermione li pregò di non trattarlo così perchè non si rendeva conto di ciò che dicesse, ma fu ammonita subito da Fred.
"Non illuderti Hermione, Kreacher sa esattamente cosa sta dicendo" esclamò guardando l'elfo con disgusto, George sbuffò e parlò dopo il fratello
"Smetti di provare compassione per un elfo che ti insulta, tu a lui non piaci" le consigliò.
Hermione sembrò non far caso all'ultima frase ma lasciò perdere.
Intanto Kreacher brofonchiava qualcosa su Harry, fino a che i gemelli non lo interruppero.
"Cosa vuoi Kreacher?"
"Kreacher pulisce"
I due scoppiarono in una risata amara.
"Questa è bella!" Esclamò la voce di Sirius che entrava nella stanza.
"Ma se siamo noi che puliamo mentre tu giri per casa" finirono i gemelli insieme.
"Cosa vuoi Kreacher?"
Chiese di nuovo Sirius, l'elfo si inchinò ma subito si rialzò dopo essergli stato ordinato da Sirius.
"Kreacher pulisce" ripeté lui
"Kreacher vive per servire la nobile casata dei Black".
"Lo vedo come la pulisci, è sudicia"
Dopo vari inchini di Kreacher in cui insultava Sirius affermando che non valeva nemmeno la metà della sua povera padrona, Kreacher bofonchiò qualcosa sull'arazzo e che non avrebbe permesso che lo portassero via, proprio come desiderava la sua padrona.
Sirius allora capì di cosa stesse parlando e dopo aver ordinato Kreacher di andare via, lo mostrò ai ragazzi.
Ma poco dopo tornò Molly nella sala con il pranzo e tutti smisero di ascoltare, tranne Harry.
I gemelli che sembrava non mangiassero da anni, puntarono anche al panino e al pezzo di torta che erano rimasti per Harry, ma dopo aver ricevuto due schiaffi sulle mani dalla madre, si arresero.
Quando riiniziarono le pulizie, George riuscì ad intascare diversi oggetti magici di nascosto, impresa difficile con Molly che stava alle calcagna dei due, Fred si mise allora vicino alla madre per assicurarsi che lei non sospettasse nulla con uno dei due vicini.
Una volta finito tutto, i due gemelli tornarono in camera a svuotarsi le tasche, trovando grattastinchi che seduto sul letto di uno dei due, guardava un quadro appeso, un signore all'interno del ritratto parlava al gatto mentre lui lo ascoltava attentamente, di soppiatto i due chiusero le tende davanti al ritratto e il ritratto si zittì di nuovo, Grattastinchi non ne sembrava troppo felice, ma se ne andò senza troppi problemi dopo aver ricevuto due carezze.
I ragazzi nascosero tutto dentro un comodino spruzzando un altro po' di spray per i Doxy all'interno e richiudendolo subito.
"Dovremmo scrivere subito a Lee almeno inizia a farsi venire in mente anche lui qualche idea per i Doxy"
"Hai ragione"
E così si misero a scrivere una lettera al migliore amico.
"Fred no"
"Eh?"
"Non possiamo accidenti no" sbottò George frustrato.
"Cosa?"
"Questo è il periodo in cui tutti gli anni o noi andiamo da Lee o lui viene da noi, se gli scriviamo chiederà di venire da noi o se andiamo da lui"
"Quindi?"
"Testa di bolide che non sei altro, non possiamo uscire ci pensi?"
"Hai ragione come ho fatto a non pensarci"
Un silenzio mai sentito prima in camera Weasley iniziò a diffondersi nella camera, nemmeno la persona nel quadro parlava, non c'era.
"Ma non lo sentiamo da tanto"
"Scriviamogli sperando che non ci chieda niente, o mamma questa volta davvero ci ammazza"
"Già, è troppo nervosa ultimamente" Alla fine i gemelli però decisero di non rischiare, non avevano il permesso di far volare troppi gufi o i babbani lo avrebbero trovato sospetto, e quel giorno Hermione aveva già scritto ai genitori, e Lee per quanto fosse un fantastico amico, era molto curioso, non avrebbe lasciato stare senza avere risposte.
I ragazzi si materializzarono un paio di volte nella camera di sotto dove si trovavano Harry e Ron mentre aspettavano che l'ennesima riunione dell'ordine finisse, avevano provato a usare altre orecchie oblunghe ma Ginny spiegò a tutti come riconoscere un incantesimo imperturbabile e allora lasciarono stare.
Dopo la cena tutti si alzarono e tornarono nelle proprie camere, Fred e George stavano ispezionando i Doxy paralizzati quando sentirono dei passi avvicinarsi alla loro camera, in un lampo chiusero i Doxy dentro un cassetto e fecero finta di star parlando della scuola.
"Non sono mica la mamma, continuate a fare ciò che stavate facendo"
Borbottò Ginny entrando nella stanza.
"Non sappiamo di cosa stai parlando sorellina" esclamarono i due contemporaneamente dopo essersi scambiati un piccolo sguardo.
"Voglio sapere" disse lei sedendosi sul letto di Fred
"Cosa?"
"Se è successo altro con la tua anima gemella"
"No Ginny io sono George, non l'ho ancora mai sentita"
Disse Fred cercando di prendere in giro la sorella.
George subito capì e mise il suo carico
"Esatto, sono io Fred, come puoi venire a chiederci qualcosa se non ci distingui nemmeno?"
"Vi ripeto che non sono la mamma, questi giochetti fateli con lei, quindi?"
Fred sbuffò mentre George si stese sul suo letto con gli occhi rivolti al cielo.
"No Ginny, non è successo niente, solo quella cosa che pensavo che parlasse con Hermione, perchè vuoi saperlo?"
"Io voglio sapere di più su come funziona"
"Inizi a diventare ficcanaso come Ron" disse il più piccolo dei gemelli tirando di nuovo fuori un Doxy dal cassetto.
"Cosa fate con quello?" Chiese di nuovo lei curiosa.
"Visto? Ficcanaso come Ron" dissero i due insieme.
"L'importante è che non diventi come Percy o come voi due" disse lei arrabbiata alzandosi dal letto prendendo il Doxy e lanciandolo da una parte a caso per poi voltarsi subito a controllare che non si fosse fatto niente.
"No non volevo fargli male però, si è fatto qualcosa?"
George, che aveva la bacchetta vicino riuscì a impedire che cadesse o si facesse male, scosse poi la testa e rassicurò la sorella che era andata vicino a lui a controllare la creaturina magica.
"Esci Ginny"
Disse Fred fermo.
"Cosa?"
A Ginny non era mai stato detto niente in modo talmente serio da qualche componente della famiglia, era sempre stata trattata meglio essendo anche l'unica figlia femmina, era rimasta sconvolta dalla freddezza di Fred in quel momento.
"Ti ho detto di uscire"
La ragazza dai capelli rossi si alzò con le lacrime agli occhi seguita poco dopo da George.
I due parlarono e George rassicurò la sorella che Fred si innervosiva solo un po' quando gli veniva chiesto della sua anima gemella visto che lei non parlava mai di lui e quando ne parlava non rispondeva, una volta calmata, si mise a letto salutando George.
Lui tornò in camera e discusse con il fratello su come aveva trattato Ginny, ma tutto si risolse quando Fred dichiarò che si sarebbe scusato il giorno dopo.

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Weasley, Fred Weasley
FanfictionAl compiere dei 17 anni, i maghi possono sentire la voce della propria anima gemella e comunicare mentalmente. Ma non tutti i maghi sono così fortunati da avere la propria anima gemella in un certo senso...vicina. Tralasciando i personaggi creati d...