"Non posso venire oggi, ci vediamo domani"
"Va bene, a domani"
"Ciaoo"
Esmeralda aveva appena finito di parlare al telefono con Ale, lui non poteva andare a casa da lei e lei si annoiava, allora prese il quaderno in cui disegnava e iniziò a sfogliarlo, rose, serpenti, teschi, Draco Malfoy, Ginny e Ron, i gemelli...
I gemelli...Fred e George.
Rimase a guardare la figura di Fred disegnata nel modo in cui se lo immaginava.
"Fred weasley" disse ad alta voce senza nemmeno accorgersene
"Proprio io" rispose qualcuno, sorprendendola.
"Di nuovo"
"Come stai?"
"Immagino non troppo bene visto che continuo a immaginare di parlare con Fred Weasley"
"Ancora questa storia, è 1 mese che ogni volta che ci parliamo dici che sono la tua immagnazione, quando la finirai?"
"Quando smetterò di immaginare queste conversazioni, così vere"
"Verissime."
Fred non le diede più appuntamento ormai, aveva rinunciato ad incontrarla, se lei non voleva non l'avrebbe costretta, il fatto che continuava a dire che era frutto della sua immaginazione un po' lo feriva, non capiva se lei facesse sul serio e quella situazione le era completamente estranea e comunque non avrebbe avuto senso, o se lo faceva per infastidirlo e anche questo non avrebbe avuto senso lo stesso.
Lui gli raccontava di progetti che avevano in mente lui, suo fratello e Lee, mentre lei lo ascoltava e a volte provava a dare qualche idea.
Bocciate tutte tranne una, cioccolatini che appena mangiati facevano venire dei brufoli enormi.
Essere riuscita a far piacere a Fred un'idea, fece felice Esmeralda, che poi però si batte una mano sulla fronte per quanto sembrasse stupida.
"Esmeralda"
"Si?"
"Perchè...perchè non vuoi vedermi?"
"Penso che saresti una delle persone con cui passerei la maggior parte del mio tempo in realtà se tu esistessi davvero, ma non esisti. Vorrei incontrarti, ma non è così."
Fred alzò gli occhi al cielo e smise di ascoltarla per un po', era incredibile quanto quella ragazza fosse testarda, sembrava così convinta, come se credesse davvero a ciò che diceva.
"Senti" la interruppe ad un certo punto mentre lei continuava a parlare.
"Basta, non voglio sentirmi dire ancora che sono frutto della tua immaginazione, sono assolutamente reale, se te non ci credi non importa, ma smetti di ripetermi che non esisto"
Esmeralda non disse niente, annuì e basta.
"Insomma?"
"Cosa?" Chiese lei non capendo.
"Va bene o no?"
"Io...si va bene"
Non era la prima volta che Esmeralda pensava che tutto ciò fosse vero, una prova che non si stesse immaginando tutto era proprio questa, lei aveva annuito, se fosse davvero tutto frutto della sua immaginazione, lui avrebbe dovuto saperlo no? Avrebbe dovuto automaticamente parlare di altro, non chiedergli se aveva capito, avrebbe dovuto saperlo subito.
Poi si ricordava che però effettivamente Fred Weasley era solo un personaggio di un libro e non poteva essere vero.
"Come è andata la giornata?"
"Mh, una noia, ho chiamato Alessandro per farlo venire da me oggi, ma non può, avevo appena preso il mio quaderno per disegnare quando ho detto il tuo nome"
"E perchè hai pensato a me quando hai preso il quaderno?"
Chiese lui curioso della risposta, non poteva sapere che lei lo avesse disegnato, ma Esmeralda questo non lo sapeva.
"Beh secondo te?"
"Non so"
"C'entra qualcosa con dei libri, indovina chi sono alcuni miei personaggi preferiti"
"Beh non lo so, di cosa parlano questi libri?"
Questo giochetto iniziava a sembrare sempre più fastidioso alla ragazza, era la sua mente a farle questo brutto scherzo, non avrebbe tipo dovuto rispondere che era lui uno di loro? Era come se cercasse di fare una conversazione con una persona vera nella sua testa, come parlare al telefono con qualcun'altro, ma senza telefono.
"Beh di questo ragaz-"
"Con chi stai parlando ora?"
Chiese la mamma di Esmeralda sulla soglia della porta.
"Oh con nessuno".
"Sono qui da 5 minuti ormai e parli da sola. Non è la prima volta che succede, ti ho sentito parlare altre volte da sola, cosa ti sta succedendo?"
Disse entrando e sedendosi sul letto.
"Ma niente mamma non so da un po' di tempo sto avendo tipo delle conversazione interne"
La ragazza sentì di nuovo quel brivido per tutto il corpo e riprese a parlare con la madre.
"Con Fred Weasley che dice di essere la mia anima gemella, una sciocchezza insomma, un gioco della mia mente, non ti preoccupare"
"Stai avendo conversazioni con una persona nella tua testa, che dice di essere Fred weasley ed è la tua anima gemella?"
"Si"
"Ed è con lui che parli da sola tutti i giorni"
"Si"
"Per questo mi avevi chiesto dell'anima gemella tempo fa?"
"Si"
La madre la guardò preoccupata e sbalordita, iniziò a pensare che la figlia stesse impazzendo, pensava che per conversazioni interne intendesse tra sé e sé di scelte da prendere o cose così.
Non che si immaginava di parlare con un ragazzo che diceva di essere la sua anima gemella.
"Va bene tesoro, allora io...ti lascio a questo Fred, ero venuta a dirti che vado a fare la spesa"
La donna si alzò dal letto e le diede un bacio sulla fronte per poi allontanarsi e uscire dalla camera.
"Come se io ci credessi a tutto ciò.." sussurrò la ragazza quando la madre uscì.
L'aveva guardata come se fosse pazza, per poi uscire per lasciarla parlare in privato con una persona che non esisteva davvero.
"Non ti voglio più sentire Fred Weasley, non farti più sentire" urlò lei, non ottenne risposta.
In cambio la madre, che stava per aprire la porta di casa si bloccò sentendola, la ragazza stava impazzendo forse? Diceva che non credeva a quelle conversazioni e che sapeva fosse frutto della sua mente, ma sembrava tutt'altro.
Alla fine abbassò la maniglia e uscì di casa preoccupata per tutta quella situazione.
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Weasley, Fred Weasley
FanfictionAl compiere dei 17 anni, i maghi possono sentire la voce della propria anima gemella e comunicare mentalmente. Ma non tutti i maghi sono così fortunati da avere la propria anima gemella in un certo senso...vicina. Tralasciando i personaggi creati d...