Faccia da troll

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Il rumore di una caduta seguito da un verso di dolore le fece aprire leggermente gli occhi.
Dalla finestra una luce calda le accarezzava il volto con delicatezza.
Tutta illusione, fuori si moriva di freddo.
"Che è successo?" Chiese con la voce assonnata.
"Nulla, mi hai soltanto fatto cadere giù dal letto con la tua finezza smisurata"
Rispose la persona a terra, le prese la mano e la testa rossa tornò sul letto.
"Buongiorno" dissero in contemporanea.
"Come stai?"
"Meglio dopo aver dormito con te. Scusa Ginny non volevo svegliarti, era da tanto che non avevo incubi, non so come mai è successo stanotte"
"Magari l'ansia per esserti addormentata al buio" ipotizzò la rossa davanti a lei, la cosa che tutti sapevano da quando Esmeralda era arrivata, era che la sua più grande paura era il buio e i clown.
Se si fosse trovata in una stanza buia con un clown sarebbe probabilmente potuta morire.
Annuì pensando che magari fosse così, effettivamente negli ultimi anni non si era mai addormentata nel completo buio, anche nella sua permanenza all'ospedale si addormentava vedendo la luce del corridoio che passava dal vetro sulla porta.
"Buon natale comunque" disse Ginny sorridente.
"Buon natale anche a te" rispose Esmeralda abbracciandola.
Si alzarono ed andarono nella stanza dei gemelli che ancora dormivano.
In fondo al suo letto aveva notato dei regali, ma preferiva scartarli insieme a lui e non da sola.
"Fai piano" sussurrò alla rossa, che prendendo alla lettera ciò che la ragazza le aveva detto, si buttò sul letto urlando un buongiorno.
I due si spaventarono un attimo per poi insultare la sorella.
Quando Fred notò Esmeralda sorrise facendogli cenno di raggiungerlo nel letto. Lei si buttò tra le sue braccia e si mise sotto le coperte.
"È natale" disse lui con la voce roca.
"Già"
"Ti ho preso un regalo" continuò con gli occhi chiusi mentre lei lo guardava.
"Non avresti dovuto, io non ho potuto prenderlo a nessuno"
Lui aprì di scatto gli occhi.
"Come non ci hai preso un regalo?" Chiese sorpreso.
"Non ci hai preso un regalo?" Ripetè George alzandosi di poco.
Lei scosse la testa.
"Ginny...l'hai sentita?"
La rossa annuì.
"Torna quando ci avrai preso dei regali" disse Fred togliendosela di dosso e girandosi verso George.
"Ma io..."
"Non ti vogliamo sentire, vai" continuò george abbracciato al fratello.
Stava per uscire dalla stanza quando sentì delle risate.
"Davvero ci hai creduto?" Chiesero loro ridendo. Esmeralda alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
Dopo essersi alzati, Esmeralda portò i regali nella camera dei gemelli e li aprì insieme a loro e Ginny.
Un maglione stile Weasley con l'iniziale del suo nome e dei pasticcini da parte di Molly e Arthur.
Una tinta per capelli da parte di Tonks. Aveva parlato con lei dicendole che anche lei avrebbe voluto i capelli colorati come lei, avevano provato a farle qualche incantesimo ma dopo pochi minuti tornavano neri.
Un braccialetto da parte di Sirius comprato da Ginny.
Un libro che raccontava di varie creature magiche con tanto di illustrazioni da parte di Remus.
Un sacchetto con dolci di Zonko da Fred, George e Ron.
Sciarpa, giacca e cappello verdi da parte di Hermione e Harry.
"Ho un altro regalo per te, ma te lo do dopo quando saremo soli" le sussurrò all'orecchio Fred.
Andarono anche nella camera di Harry e Ron.
"Grazie ragazzi dei regali, non me l'aspettavo" disse baciando entrambi sulle guance.
Ron arrossì leggermente rispondendo che era stato un piacere.
"Figurati, però ci conosciamo da poco e non sapevamo cosa prenderti, io e Hermione abbiamo pensato alla cosa di cui avresti avuto più bisogno per quando usciremo da questa casa, ci spiace non averti regalato qualcosa di più bello" disse Harry alzando le braccia.
"No è perfetto, li adoro tranquillo" disse lei sedendosi accanto a George che osservava un grande quadro.
"Sembra un mostro" sussurrò lei
"Penso sia Harry"
"Allora non dirgli che ho detto che sembra un mostro"
"L'ha fatto Dobby!" Esclamò lui
"È firmato qua"
Esmeralda inclinò di poco la testa ma comunque non riusciva a distinguere il ragazzo.
Dopo varie risate e facce stranite, Harry tolse di mano il quadro a George.
Una volta che tutti finirono di aprire i propri regali scesero in cucina a fare colazione.
Molly lavava i piatti, mentre Remus e Sirius cantavano.
Hermione era con Harry e Ron davanti alla "stanza" di Kreacher per lasciare il regalo di lei, mentre Ginny, Fred, George e Esmeralda parlavano in salotto.
Dalla porta Esmeralda vide passare Sirius solo, così corse verso di lui e gli saltò addosso abbracciandolo.
"Hey hey sono vecchio"
"Sono più vecchia io di te tra poco smettila" disse ridendo.
"Grazie del regalo è bellissimo" disse accarezzando con le dita il braccialetto d'argento.
"Ti piace davvero?"
Lei annuì felice e una lacrima sfuggì a Sirius.
"No dai non piangere" le disse abbracciandolo.
"Non piango non piango" singhiozzi leggermente smentendosi nuovamente.
"Certo"
"Questo è un ippogrifo, Fierobecco." Disse toccando il ciondolo dell'ippogrifo.
"Questo invece sono io in forma di animagus e questo, beh.."
"James?" Chiese lei cercando di farlo andare avanti.
Sirius la portò in un posto più appartato.
"Non lo sa nessuno Esmeralda, ma il mio patronus è lo stesso di Harry e James.
La sera che sono stato attaccato dai dissenatori 2 anni fa, pensavo fosse James, ma non ho mai voluto dirlo a Harry, prima di quel momento il mio patronus era un cane, non so come sia possibile che sia cambiato perchè non penso di aver avuto un trauma, ma ho comunque preferito non farlo sapere a nessuno.
Non può proteggerti ma mi piace pensare che possa farlo come a me e Harry proteggerebbe se lo evocassimo"
Per tutto il discorso aveva evitato di guardarla, Esmeralda le mise una mano sulla guancia e lo accarezzò, Sirius posò la mano sulla mano di lei, Harry e lei lo rendevano terribilmente felice.
Durante il pranzo tutto filò liscio, l'allegria aleggiava in casa e Malocchio era anche passato per un saluto, burbero ma comunque apprezzato molto.
Durante il pomeriggio tutti andarono nella propria camera.
Esmeralda continuava a guardare il suo braccialetto fino a che non gli venne voglia di andare da Fierobecco.
Prese il libro regalatogli da Remus e andò nella stanza in cui si trovava l'ippogrifo.
Era talmente abituato a vederla entrare e uscire da quella stanza, che ormai Fierobecco si inchinava ancora prima che lo facesse lei.
Si avvicinò alla creatura e si mise a sedere accanto a lui accarezzandogli le ali, aprì il libro e iniziò a leggere di tutte le creature magiche.
"Pensavo che tu fossi un animale strano, invece a quanto pare esistono dei vermi giganti che sputano acido praticamente" disse riferendosi all'ippogrifo.
"Ti dispiace se mi riposo un po' qui con te? Sono stanca"
L'ippogrifo la guardava e lei si chiedeva se capisse cosa stesse dicendo.
"Lo prendo per un si Fierobecco"
Fierobecco emise uno strano suono e si accucciò a terra annusando la paglia davanti a lui.
La mora si sdraiò accanto a lui sotto lo sguardo attento di Fierobecco, che sembrò capire cosa volesse fare la ragazza, e così la coprì con l'ala destra.
Esmeralda sorrise e lo vide abbassare la testa e chiudere gli occhi, lei fece lo stesso e poco dopo si addormentò.

"Dai Fierobecco lasciamela svegliare"
"Pollo troppo cresciuto"
"Così non mi faciliti le cose"
"Beh se non funziona con le buone"
"Ma se ho appena iniziato sta zitto"
Uno strano trillo le perforò le orecchie e lei si svegliò di soprassalto.
"Perchè litigate con Fierobecco?" Chiese Esmeralda ai due gemelli che si trovavano davanti alla porta della stanza.
"Non ha lasciato che ci avvicinassimo a te" spiegò Fred.
"Beh anche io non lo avrei fatto se uno fosse venuto a dirmi 'pennuto alza l'ala'" replicò George.
Esmeralda toccò l'ala dell'ippogrifo e lui la spostò permettendole di alzarsi.
"Non trattate male Fierobecco, è un angelo" disse accarezzando la testa dell'animale.
"È Fred che lo tratta male, io gli ho anche chiesto perfavore"
prese il libro sulle creature magiche e uscì dalla grande stanza con i gemelli.
George fece un cenno a Fred e se ne andò lasciandoli soli.
I due andarono nella camera della ragazza dove lei ripose il libro nella libreria davanti al suo letto, per poi sdraircisi sopra, Fred la raggiunse e l'abbracciò.
"Ti sta bene" disse indicando il maglione.
"Visto? Ora sono una Weasley anche io"
Fred rise fragorosamente per poi accarezzarle il viso.
"Sei buffa"
"Ed è brutto?"
"Assolutamente no" disse Fred lasciandole un bacio in fronte.
"Sono felice che tu sia qui. Ricordo quando qualche giorno fa eri nel letto di Lee, con tutti i capelli sul viso e quella divisa bianca"
"Quell'odiosa divisa bianca"
"Già...con la divisa di grifondoro stai meglio" le sussurrò dandole un buffetto sul naso con il dito.
Esmeralda sorrise. Erano distanti a pochi centimetri dal viso l'uno dell'altro.
"Questo è il regalo che ti ho preso io"
Disse mostrandole una scatolina rossa.
Lei girò di poco il capo e la guardò per poi prenderla titubante, la aprì sotto lo sguardo attento del ragazzo e ne scoprì una collana con la catenina fine e il ciondolo di una bacchetta che riconobbe essere la bacchetta di Fred e il ciondolo di un fuoco d'artificio.
"È bellissima" disse estasiata
"Come te"
"Non sarà una collana con il solito ciondolo a cuore, ma è perchè ha un significato" concluse lui.
"L'ho capito. Per questo mi piace"
Fred sorrise e si misero a sedere mentre lui le metteva la collanina al collo.
"Non so come chiedertelo" disse ancora dietro di lei. Esmeralda sentiva il suo respiro sul collo scoperto
"Chiedermi cosa?"
"Se vuoi essere la mia ragazza" continuò lui, la ragazza girò di poco il capo.
"Chiedimelo semplicemente con questa stessa frase"
Ci furono attimi di silenzio, Esmeralda pensò che se non avesse sentito il suo respiro sul collo e la mano ancora sulla spalla probabilmente avrebbe pensato che fosse andato via.
"Vuoi essere la mia ragazza?"
Esmeralda si girò e sorrise annuendo, il ragazzo le prese subito il viso tra le mani e la baciò, Fred aveva le labbra così morbide che Esmeralda pensò di essere in paradiso, non sentiva più le gambe era come se fosse sospesa nel vuoto e l'unica presenza solida era la mano di Fred posata sulla sua guancia con il pollice che l'accarezzava.
Si divisero solo quando a entrambi mancava il respiro.
Esmeralda si riprese e dopo poco le lasciò un altro bacio a stampo sulle labbra per poi sdraiarsi.
"Vabene George, però non dirlo a Fred" esclamò sorridendo.
Il rosso rimase un attimo sbalordito e poi scoppiò a ridere dandole una piccola spinta che la fece cadere dal letto.
"Testa di bolide" le disse Fred affacciandosi da sopra il letto.
"Cervello di schiopodo"
"Se quel libro ti aiuta a trovare insulti da dire alla gente dirò a Remus di riprenderselo"
La minacciò Fred sorridendo.
Esmeralda sorrise furba e replicò.
"Faccia da troll"

Spazio☀️🌻
Scusate ho il terrore del buio e dei clown. Nel terzo film quando il molliccio di una tipa è diventato quella scatola con il clown sono morta.
🌻☀️

Weasley, Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora